L'indomani mattina quando mi ero svegliata Rafa non c'era più e infatti sul tavolino vicino al divano giaceva un bigliettino con scritto
"Non ti preoccupare se al tuo risveglio non mi trovi, sono andato a casa mia, in questi due giorni che ci ha dato il mister di riposo vado in Portogallo dai miei. Eri cosi bella mentre dormivi, um beijo meu coração"
Sorrido a quelle parole e mi alzo, vado in bagno dove mi faccio una doccia veloce, dopo avrei scelto cosa mettere e soprattutto cosa fare.
Mi ero vestita con un semplice jeans a vita alta e una felpa visto che quel giorno di metà gennaio era particolarmente freddo e grigio.
Finisco di mettere le scarpe quando sento la porta di casa chiudersi, di Marco non c'era stata più nessuna traccia e quindi avevo pensato felicemente che fosse andato via.
Tutta sorridente mi alzo e vado verso il salone pesando di trovare li mio fratello e mia cognata, ma la vista di Marco mi fa gelare il sangue nelle vene
"Ma ciao tesoro, pensavi di esserti liberata finalmente di me?"ghigna maliziosamente
"Ci speravamo credimi.. cosa vuoi e perché sei tornato?"domando mentre inizio ad indietreggiare
"Sono il tuo ragazzo fino a prova contraria e poi pensavi davvero di esserti liberata di me? Pensavi davvero che io non sapevo cosa stessi facendo o meno? Io so tutto quello che fai e con chi lo fai! Cosa é venuto a fare Rafa ieri sera qui?"chiede iniziando a togliersi il cappotto che aveva ancora messo e delle altre cose per mettersi comodo
"É venuto perché aveva comprato del cibo in più e voleva che lo dividessimo, poi siccome stavo poco bene mi é stato accanto nulla di che" rispondo sicura ma allo stesso tempo ho paura
"Mh e come mai non é andato via dopo? É rimasto invece a dormire qua e persino entrambi sul divano? Come me lo giustifichi questo?" si fa avanti verso me ed io sono costretta ad arretrare sempre di più
"É scoppiato un temporale Marco! Cosa facevo lo mandavo a casa con il rischio che potesse farsi male? Ho preferito evitare!" alzo la voce un po' seriamente scocciata da tutte queste domande e accuse infondate che sta facendo nei miei confronti
"Non ti azzardare ad alzare la voce con me brutta troia! Cosa ci hai fatto dopo che la tv si è spenta almeno che non l'hai spenta tu eh?" urla lui stavolta ed in un attimo si avvicina prendendomi per il braccio e strattonandomi
"Ma cosa vuoi che abbiamo fatto eh? Abbiamo dormito Marco, conosci la parola dormire oppure devi sempre e solo pensare male?" dico esasperata cercando di liberarmi dalla sua stretta che si fa sempre più insistente
"Io non ci credo assolutamente che tu e lui avete dormito soltanto, quindi ti conviene dirmi la verità perché se poi la vengo a scoprire da solo te ne farò pentire amaramente, ti ricordi cosa ti ho detto vero?" rinfresca la mia memoria con le sue solite minacce che mi fanno alzare gli occhi al cielo
"Ti ho detto che non abbiamo fatto assolutamente niente! E smettila con queste minacce, mi hai stancato sul serio Marco.. ma perché fai cosi?" chiedo provando ad essere più dolce e calma riuscendo a liberarmi dalla sua presa
"Ed io ti ho detto che non ti credo! Quindi evita di prendermi per il culo davvero, non ci credo che in quella posizione e dopo il bigliettino che ti ha lasciato, quindi chi vuoi prendere per scemo?" urla ancora più forte e a quel punto lo supero e cerco di andare a prendere la borsa dall'attacca panni
"Non ti prendo per scemo te lo ripeto.. però tu non vuoi mai credermi! Guarda non so che dirti.. credi quello che vuoi" prendo la borsa quando mi sento sbattere prepotentemente per terra
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Tryin' not to love you|| Theo Hernández
FanfictionViola ha 22 anni, è di origine siciliane e vive nella sua amata Sicilia con lei, non ha mai saputo nulla del padre, la madre non gliene parlava molto spesso e lei la rispettava, immaginava solo quanto dolore potesse aver provato la madre e a lei sta...