Il mattino dopo era arrivato come un pugno in faccia, il sole era assente nel cielo e il mio umore non era dei migliori.
Mi alzo come se un treno mi avesse travolto, la serata di ieri è ancora impressa nella mia memoria.
Il panico che si è scatenato in due minuti, i pugni, i calci, le urla e quel sangue che avevo visto erano il peggiore degli scenari che potessi immaginare.
Poi Marco.. non mi sarei mai aspettata una cosa del genere da lui.. lui che è, per quel poco che conosco, un bravo ragazzo, educato, posato e rispettoso ieri sera sembrava totalmente un'altra persona, quella che negli ultimi giorni e periodi mi faceva sentire inadeguata con i brividi addosso.
Non l'ho più sentito da ieri sera e devo dire che ci mancherebbe solo lui a rovinare questa giornata già storta.
Dopo un abbondante colazione, oggi avevo deciso di farla salata con un paio di toast, avevo messo dentro del prosciutto e una fetta di formaggio successivamente li avevo scaldati, da bere ho preso un succo alla pera e una spremuta di arancia.
Finisco di mangiare e metto tutto nella lavastoviglie, nel mentre che mi alzo e mi sto dirigendo verso il bagno, dove successivamente avrei fatto una doccia calda veloce, sento suonare il campanello e mi stranisco.
Mi avvio verso la porta e quando guardo dallo spioncino vedo che la persona al di la era proprio Marco, alzo gli occhi al cielo e sbuffo prima di aprire
"Salve principessa, come stai questa mattina?" esclama con fare gioioso
"Ciao, tutto bene e tu?" mento spudoratamente ma non ho voglia di parlare con lui
"Come siamo fredde.. sei ancora arrabbiata per ieri sera? Tutto bene comunque grazie, colazione insieme?" dice con un sorriso splendente che sinceramente mi disturba e parecchio anche
"Non sono fredda e no, non sono arrabbiata. Mi dispiace ma ho già fatto colazione, è già una certa ora e tra poco devo andare a lavoro" sputo in modo distaccato e spero che non mi faccia più nessuna domanda
"Boh sarà come dici tu.. ah se lo sapevo prima potevo venire da te, cosi la facevamo insieme, vabbè sarà per la prossima! Ma non avevi detto che dovevi andare al pomeriggio?" domanda con aria interrogativa e dubbiosa
"Si è vero, ma mi hanno chiamata poco fa per dirmi se andavo prima, quindi scusami ma adesso avrei fretta" mi avvio verso la porta e la apro, sperando che recepisca il messaggio di andarsene ma vedo che non è cosi
"Puoi andare tranquillamente a fare la doccia, io ti aspetto qui dai" sorride dolcemente e io roteo gli occhi
"Fai come ti pare" borbotto mentre dopo aver chiuso la porta mi avvio in bagno dove mi vado a lavare.
Ero stata il più possibile sotto la doccia per non sentire Marco ne vederlo, infatti speravo che se ne fosse andato non sentendo più nessun suono provenire dal salone.
Vado in camera e metto dell'intimo in pizzo rosso, poi metto un jeans chiaro a vita alta con qualche strappo qua e la, una felpa oversize color panna che avevo preso a Davide e infine le Nike Jordan rosse e nere.
Il trucco era stato come sempre molto semplice, i capelli li avevo lasciati naturali tutti ricci, avevo messo solo della schiuma per renderli ancora più voluminosi, una marea di profumo ed ero pronta.
Prendo il telefono che avevo lasciato in bagno e nel mentre rispondo a dei messaggi che mi erano arrivati durante la mattinata, rispondo soprattutto a quello di Olivier dove c'era una foto di Theo con il labbro, lo zigomo e la mascella messi male.. gli dico di mettere del ghiaccio e poi mi dirigo di nuovo di la.
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Tryin' not to love you|| Theo Hernández
FanfictionViola ha 22 anni, è di origine siciliane e vive nella sua amata Sicilia con lei, non ha mai saputo nulla del padre, la madre non gliene parlava molto spesso e lei la rispettava, immaginava solo quanto dolore potesse aver provato la madre e a lei sta...