Tryin' not to love you|| Theo Hernández

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Per tutta la settimana mi ero spappolata il cervello per cercare sia di capire chi potesse essere il numero anonimo che mi scriveva sia di capire chi era la ragazza che si trovava in tutte le foto con Theo, ma più ci pensavo più non mi veniva nulla in mente, era come se la mia mente più pensasse più andasse in tilt cosi avevo deciso di pensarci e buttarmi sul prossimo articolo che il capo mi aveva dato, dovevo parlare di mala sanità e li ne avrei avuto un sacco di lavoro da fare quindi avevo cercato di mettermi subito all'opera per mettermi avanti.

In più ero appena arrivata in ufficio e dei colleghi mi avevano parlato del fattore che volessero organizzare per Halloween visto che non era molto lontano, i mesi erano passati da quando ero andata via da Milano e devo ammettere che mi mancavano un sacco sia la mia famiglia che anche i ragazzi, mi ero subito trovata bene con la maggior parte di loro e stavo pensando di salire su a Milano proprio in quei giorni che sarebbe stata chiusa la redazione ma appunto stavano già organizzando qualcosa

"Allora io avevo pensato di vestirci tutti a tema, magari alcuni tipo i fidanzati oppure che ne so migliori amici possono vestirsi matchati invece gli altri possono vestirsi come meglio credono e da cosa gli piace di più" esclama Lorena guardando il gruppo

"Si mi sembra una buona idea, invece per il cibo e le bevande allora per il cibo avevo pensato a vari stuzzichini tipo tramezzini, olive all'ascolana, pizzette e molto altro, invece per le bevande avevo due idee ovvero per una parte della serata bere coca cola, aranciata e qualsiasi birra gassata nella seconda parte della serata tipo da mezzanotte in poi bere alcolici e super alcolici magari quando bambini e gli adolescenti, perché si inviteremo anche loro, se ne vanno e possiamo bere qualcosa di più forte" dice Pilar mentre guarda gli altri e la maggior parte annuisce

"Mi sembra un ottima idea, cosi siamo sia responsabili verso di loro, sia possiamo divertirci tra di noi ad un orario giusto, quindi si io ci sto e se posso aiutarvi a portare qualcosa che sia di alcolici, bevande o cibo ditemelo che sono super disponibile" concludo davvero contenta della bella serata che stanno organizzando e si capisce anche il bene che si ci vuole tra noi colleghi

"Perfetto allora facciamo cosi, domani buttiamo giù una lista di chi deve portare qualcosa, cosi ognuno di noi porta qualcosa e possiamo addobbare, preparare i tavoli e tutto l'occorrente insieme, quindi ci aggiorniamo domani" concludo Marco e tutti siamo d'accordo, poi ci dividiamo e ognuno va alla sua postazione dove iniziamo a lavorare.. sento il mio telefono trillare in continuazione e stranita lo prendo per vedere chi è, penso che sia l'anonimo ma invece è mia cugina che mi ha mandato un sacco di messaggi

Lila

Vio ti prego aiutami

Mi sento male, ma non posso chiamare ne mamma ne papà

Riesci a venirmi a prendere? Vio ti prego..

Vio.. non respiro..

Appena leggo i messaggi mi preoccupo immediatamente, cosi subito la chiamo e mi risponde con una voce tremante, la sento che respira affannosamente e mi ricordo benissimo la sensazione che si prova ad avere un attacco di panico, poi la sento singhiozzare

"Lila amore, che succede? Parlami e dimmi qualcosa.." esclamo sentendo dall'altra parte un pianto

"L-l-loro mi mi h-han..no presa di mira.. e ti p-p-prego vie..ni" riesce a dire poco per volta mentre la sento seriamente stare molto male

"Arrivo subito, dieci minuti e sono da te" concludo e chiudo il telefono, mi alzo subito e prendendo la borsa vado nell'ufficio del mio capo ma purtroppo non c'è, sto per ritornare indietro ma incontro Lorena

"Ascolta Lori io devo scappare mia cugina non sta bene, dillo tu al capo" dico molto frettolosamente mentre mi avvio alla porta

"Si si certo vai pure, anzi se ti serve il giorno libero prendilo, ti copro io" urla la ragazza prima io possa scomparire dalla sua vista e io le faccio grazie con le mani, esco velocemente dalla redazione e poi salgo in macchina partendo a tutto gas per arrivare in fretta da Lila.