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Il mattino seguente nonostante la notte turbolenta che avevo passato mi ero dovuta recare al distretto.

Mi avevano convocata per avere la mia deposizione, dato che la sera precedente non ero riuscita a darla e per ascoltare quello che avrebbe detto Marco.

Cosi dopo essermi preparata scendo in cucina per preparare una colazione veloce che avremmo mangiato con i ragazzi e poi sarei uscita.

Rafa e Alice dormono ancora beati e sorrido al ricordo, Brahim e Denise stanno dormendo abbracciati sul divano bellissimi come sempre cosi come Lucas e Selene, lei era con la testa sul petto di Lucas e il viso nascosto nell'incavo lui le circondava con il braccio le spalle una vera meraviglia per gli occhi.

Preparo dei pancake proteici per tutti noi, visto che seguiamo una dieta tutti quanti, ma mentre sto per togliere i primi dal fuoco una voce alle mie spalle mi fa saltare in aria

"Buenos dia Violetta.. che buon profumo che stai preparando?"domanda con voce roca Lucas per poi sedersi al tavolo

"Buongiorno a te Lu, sono felice l'odore sia di tuo gradimento, comunque sto preparando i pancake proteici e li sul tavolo c'è quello che possiamo mettere sopra o in mezzo come si vuole" dico per girare gli altri pancake nella padella

"Uuh che buoni! Non vedo l'ora di mangiarli ho già fame"sorride per poi farmi l'occhiolino e io scuoto la testa ridendo

"Sei incorreggibile ahah. Se non ti chiedo troppo puoi svegliare tu gli altri? Io devo muovermi che alle dieci e mezza devo andare in commissariato ad esporre la mia versione" mi giro per guardare il francese in faccia e annuisce con la testa, infatti poco dopo si alza dalla sedia e va a chiamare prima la sua ragazza con gli altri due innamorati per poi salire su.

La colazione l'avevamo fatta tutti insieme, avevamo mangiato come detto prima i pancake, con la spremuta d'arancia e qualche altra cosa come del latte o un succo di frutta.

Adesso eravamo fuori di casa, io con Rafa e Lucas avevano insistito per forza di volermi accompagnare dopo tutto quello che mi era successo e cosi avevo accettato ormai rassegnata.

Adoravo il fatto che i ragazzi fossero cosi protettivi con me e capivo pure la loro preoccupazione dopo la nottata di ieri e per questo avevo accettato la loro proposta.

Stavamo aspettando nella sala d'attesa diciamo, quando esce un agente che viene verso di noi

"Viola Calabria é lei? Piacere Tenente Caprirossi"domanda squadrandomi da capo a piedi per poi allungare la mano verso di me

"Si sono io, piacere di conoscerla" sorrido e stringo la sua mano

"Prego mi segua di la. Ragazzi un attimo e ve la riporto"rassicura Lucas e Rafa che annuiscono e poi mi dirigo di la con lui

"Prego si sieda e mi racconti tutto nei minimi dettagli" conclude prima di prendere alcune cose per scrivere penso la mia deposizione

"Tutto é iniziato in Sicilia, i miei zii mi hanno fatto da genitori dopo la morte di mia mamma, quindi ogni fine settimana o comunque quando potevo con gli impegni di lavoro ci vedevamo. Un sera mi hanno portato a cena fuori e li mi hanno fatto conoscere Marco o meglio quello che io ho conosciuto con questo nome. Da li cioè da quella sera ci siamo scambiati i numeri e abbiamo iniziato a parlare quasi tutti i giorni, mi trattava inizialmente bene con dolcezza e calma, ma man mano che andava avanti la nostra "relazione" si faceva sempre più strano e mi offendeva in modo velato sia sul mio fisico che non, mi faceva sentire sempre in difetto quasi come se fossi sbagliata o altro. Una sera poi dopo una normalissima discussione che a lui era sembrata tutt'altro sono iniziate le percosse, le minacce che se ne avessi parlato con qualcuno lui non solo avrebbe ammazzato me ma pure loro, anzi avrebbe fatto del male a loro cosi che io potessi soffrire il doppio. Andavo a lavoro tutta dolorante e dovevo prendere delle medicine per stare bene e in piedi tutto il giorno, mi faceva coprire i segni con il fondotinta e ogni santa mattina mi minacciava. Poi un giorno mi sono stancata cosi ho iniziato a lasciare dei segnali, dei bigliettini con scritte delle frasi velate e non di aiuto, ho iniziato a non coprire tutti i lividi e qualche giorno fa ero andata a lavoro con la zip del vestito aperto di proposito, poi ho chiesto alla mia collega Alice di chiudermela e li lei ha visto i lividi, e glielo giuro che pregavo ogni giorno che qualcuno, chiunque trovasse quei segnali di aiuto, mi aiutasse ma sembrava tutto invano. Non sapevo ovviamente che i miei amici alle mie spalle stessero pianificando di aiutarmi, cosa che sarebbe stata messa in atto ieri sera ma lui mi ha minacciata come al solito per poi picchiarmi fortemente fino a farmi svenire. Li ha approfittato della cosa per legarmi e farmi le peggio angherie ed era quasi arrivato a farmi violenza sessuale quando poi é arrivato Lucas, che è il mio amico che si trova di la, questo è tutto" concludo buttando fuori tutta l'aria che avevo trattenuto fino a quel momento

Tryin' not to love you|| Theo HernándezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora