La bionda continua ad avanzare verso di noi, anzi verso il moro nonostante quest'ultimo non fosse solo
"Zoe.. cosa ci fai qui?" domanda stupito Theo
"come cosa ci faccio qua.. mi hai dato tu appuntamento per oggi, per divertirci" esclama guardandolo e ridacchiando poi guardando me
"Ehm non mi ricordavo..comunque non possiamo, come vedi ho gente e poi dobbiamo cenare tutti insieme, quindi.." conclude lui liquidandola e avviandosi verso la porta aprendola succesivamente
"Uh ma tranquillo posso restare lo stesso tanto dovete solo cenare no?" sorride lei e si siede su uno sgabello li in cucina
"In realtà doveva essere di famiglia ma vabbè tanto" esclamo sottovoce ma forse non tanto perché vedo lei scendere dallo sgabello ed avvicinarsi a me
"Senti carina, punto primo tu non sei la sua famiglia, non credo che sei sua sorella, sua cugina o qualcosa di simile, poi punto secondo la casa non è tua e di conseguenza non decidi tu chi deve restare e chi no, quindi se non ti sta bene fatti tuoi" ghigna con aria da stronza
"Punto primo mio fratello Davide è un suo compagno di squadra e per lui la squadra è la sua famiglia, Brahim è suo fratello anche se non di sangue, poi c'è suo fratello quindi per la maggioranza è famiglia, ma poi punto secondo come hai detto il padrone di casa è lui quindi lo stesso discorso che valeva per me, vale per te carina!" calco di più l'ultima parola e lo faccio apposta, lei si mette a pochi centimetri dal mio viso
"TU NON SEI NESSUNO! Non sei la sua ragazza.. io invece.." si pavoneggia portandosi dei capelli dietro l'orecchio, allorché io ridacchio e sfidandola mi faccio avanti, sento la mano di mio fratello che mi contorna il braccio, mi giro verso di lui e guardandolo negli occhi lo tranquillizzo che non avrei fatto nulla
"Bhe sai non penso proprio, se fossi stata la sua ragazza non si sarebbe sorpreso cosi tanto ad averti trovata qua, anzi sarebbe stato felicissimo e di sicuro.. si sarebbe ricordato di te se gli piaci davvero ed invece.." dico mentre mi giro a guardare lei e faccio un sorrisetto provocante; infatti vedo lei che si innervosisce e sta per alzare la mano
"BASTA! Zoe se vuoi restare qua stai calma, ha ragione lei, non sei la mia fidanzata e la casa è mia e posso decidere di cacciarti anche ora, loro sono i miei ospiti se ti va bene resti altrimenti ripeto quella è la porta e puoi andartene" conclude il francese molto arrabbiato, a quel punto lei indietreggia e si rimette al suo posto
"Bene, andiamo pure fuori in giardino, poi fuori decidiamo cosa prendere per cena, perché vi avviso non sono un ottimo cuoco"dice grattandosi la nuca e noi a quel punto scoppiamo a ridere coinvolgendo pure lui, mentre ci dirigiamo in giardino.
Siamo ancora in giardino, alla fine abbiamo ordinato del sushi, abbiamo cenato in giardino al fresco che dopo il tramontar del sole ci ha regalato, si sta parlando del più e del meno quando all'improvviso esce fuori il discorso genitori
"Ma a voi un giorno piacerebbe essere genitori?" domanda Denise
"Si a me molto, specialmente perché darei ai miei figli quello che nostro padre non ha dato a me e Theo, ci sarei sempre per loro e non li lascerei per nessun motivo al mondo, ne loro ne la donna che amo" dice Lucas con occhi leggermente lucidi ricordando un argomento di cui la ferita non è ancora guarita
"Anche a me piacerebbe molto, sono d'accordo con mio fratello Lucas, quindi si mi piacerebbe molto, magari non ora perché sono ancora giovane ma si" esclama l'altro francese
"A noi anche piacerebbe e ci stiamo pensando da un po', non ci stiamo solo pensando anzi ci stiamo già provando da parecchio tempo" concludono Brahim e Denise, ci giriamo tutti a guardarli iniziamo a schiaffeggiarli per gioco, prenderli in giro ma anche congratulandoci con loro, anche Davide poco dopo dice con la sua fidanzata stanno provando anche loro e che essere padre sarebbe la cosa più bella e gratificante del mondo
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Tryin' not to love you|| Theo Hernández
FanfictionViola ha 22 anni, è di origine siciliane e vive nella sua amata Sicilia con lei, non ha mai saputo nulla del padre, la madre non gliene parlava molto spesso e lei la rispettava, immaginava solo quanto dolore potesse aver provato la madre e a lei sta...