Il mattino seguente era arrivato abbastanza in fretta, Theo si era lamentato parecchio durante la notte e io lo avevo tranquillizzato passandogli le mani tra i capelli, accarezzandogli la schiena e magari sussurrargli qualcosa all'orecchio per farsi si che si calmasse appunto e mi ero addormentata dopo le 4 del mattino.
Sento qualcosa o meglio qualcuno muoversi anzi per meglio dire svegliarsi visto che il suo respiro caldo solletica il mio collo, ma non riesco a spiccicare gli occhi, ho ancora sonno e sinceramente dormirei per tutto il giorno se non per tutto il weekend, però inizio a sentire un qualcosa di umido che si deposita in varie parti del mio collo e li apro piano gli occhi.. è lui che mi sta baciando il collo, cerco di restare immobile ma il respiro ormai non più di tanto regola mi frega
"Buenos dia nena, dormito bene?" conclude staccandosi dal mio collo ma guardandomi fisso negli occhi e li arrossisco guardando davanti a me
"S-si si grazie molto, tu? Come stai? Mal di testa?" domanda cercando di restare concentrata a parlare
"Si tutto bien, ho preso un'aspirina poco fa e fortunatamente ha già iniziato a fare effetto.. senti grazie per essere rimasta qui con me stanotte" esclama mezzo impacciato e allora li sorrido e lo mi giro a guardarlo. è messo di lato con un braccio sotto la testa e l'altro che gioca con il lenzuolo
"Figurati non devi ringraziarmi, l'ho fatto con moltissimo piacere e poi non potevo lasciarti da solo cosi in quelle condizioni" concludo girandomi meglio con la testa e quando lui alza lo sguardo verso il mio arrossisco di nuovo, abbassando immediatamente lo sguardo sul lenzuolo blu però sento due dita sotto al mento tirarmi su il viso e mi ritrovo nei suoi occhi
"Lo so ma sai non è da tutti, non mi conosci neanche cosi bene potevi permettertelo di lasciarmi qua.." lascia la frase in sospeso e si avvicina al mio orecchio "Ma sono felice di essermi svegliato stamattina con questa bella visione davanti gli occhi" sussurra e devo trattenere il respiro per non morire, poi ricomincia con la sua dolce tortura baciandomi il collo e istintivamente glielo porgo di più dandogli miglior accesso, lo sento passarmi una mano sul fianco e poi sulla pancia cosi serro d'istinto le gambe coi forte da fare male e li lo sento ridacchiare sul mio collo.. ma subito mi rendo conto che i sto lasciando andare troppo e mi allontano tirandomi su
"Dobbiamo alzarci, tu devi farti una doccia cosi da riprenderti del tutto e poi devi vestirti che devi andare agli allenamenti e io devo vestirmi che Davide poi mi verrà a prendere, su forza" esclamo alzandomi per recuperare i miei vestiti e vestirmi ma non arrivo molto lontano, sento la sua mano stringersi intorno al mio polso e farmi risedere sul letto, poi lo sento avvicinarsi dietro la mia schiena, poi mi sposta i capelli dietro il collo e alcune ciocche le mette dietro l'orecchio e si avvicina ad esso
"Dove corri tesoro.. non c'è bisogno di correre, oggi non abbiamo allenamenti e poi è ancora presto por farsi la doccia non pensi?" conclude passando la sua mano sulla mia pancia prima sopra la maglietta e poi inizia ad alzare la maglietta ma lo blocco
"Theo.. theo fermo, okay va bene non vi allenate e sono contenta cosi tu puoi benissimo riposarti e metterti in forma, ma sono seria quando dico che Davide mi verrà a prendere e lo sai com'è con me da quando ha coperto di avermi nella sua vita" dico girandomi un po con il viso e guardandolo negli occhi velocemente
"Si certo che lo so, ma io adesso lui qui non lo vedo, rilassati sei troppo tesa.. fidati di me" conclude per poi continuare a muovere la mano che ha appena infilato sotto la sua maglietta che ho addosso e trattengo ancora una volta il fiato e lo vedo sorridere, chiudo gli occhi quando sento la sua mano vaga sul mio ventre e senza rendermene conto mi appoggio al suo petto buttando la testa leggermente sulla sua spalla, man mano lo sento andare su sul seno e li sbarro gli occhi e mi tiro avanti alzandomi
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Tryin' not to love you|| Theo Hernández
FanfictionViola ha 22 anni, è di origine siciliane e vive nella sua amata Sicilia con lei, non ha mai saputo nulla del padre, la madre non gliene parlava molto spesso e lei la rispettava, immaginava solo quanto dolore potesse aver provato la madre e a lei sta...