Capitolo Uno

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🍏 Se sei qui e non hai letto il Prologo fai un passo indietro, é importante ♥️

Questo capitolo, come anche il prossimo, fungono da introduzione della vicenda e alla trama di HP. So che possono sembrare un po' pesanti, ma sono essenziali quanto tutti gli altri perché gettano le basi per la costruzione della storia e tessono i rapporti con i personaggi. La protagonista sta affrontando un lutto che non ha ancora metabolizzato e sento che sia giusto mostrare come ha passato l'estate.

In questo capitolo la vedrete un po' spenta, quindi leggete il capitolo quando siete certi di potervi ritagliare un momento vostro. Fatemi sapere cosa ne pensate. ♥️

Buona lettura,

Miss Slytherin 🐍

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"Ricordate del passato solo ciò che vi fa piacere."

(Orgoglio e Pregiudizio- J. Austen)


 
 

McLaird Mansion, Linlithgow

19 luglio 1994- un mese dopo la morte di Cedric

 
 

La luce si insinuò attraverso le palpebre, provocando un dolore bruciante che si rifletté nella smorfia sul mio volto. I residui di lacrime della sera scorsa, ormai secchi, rendevano il viso appiccicoso e mi faceva sentire uno schifo.

"Sveglia, Ranocchietta!" proruppe mia mamma con la sua solita voce squillante. Si chinò verso di me per lasciare un bacio sulla fronte e uno dei suoi riccioli scuri mi solleticò il viso. "è arrivata una lettera per te!"

Mugugnai qualcosa di incomprensibile, ma non mi scomodai a sollevare la guancia dalla superficie. Gli occhi si erano abituati alla luce briosa proveniente dagli alti finestroni, permettendo di scorgere l'erba verde dei giardini di McLaird Mansion.

Spostai le braccia, che si trascinarono dietro la carta stropicciata delle lettere; l'inchiostro era scolorito o colato a causa delle lacrime. Ci avevo provato, ma ogni volta che avevo preso in mano la penna mi era sembrato stupido e inutile. Le lettere di Rose e Herbert risalivano a un mese fa.

Mi ero addormentata sulla scrivania, di nuovo. Le foto animate di Cedric, sparse sulla superficie, furono traditrici nel darmi il buongiorno.

"Sono settimane che non esci da questa stanza. Settimane, per essere generosa..." riprese mia madre. "è più di un mese che non esci dalla tua stanza."

Il suo monologo di prima mattina era snervante, specie se l'argomento era lo stesso ogni giorno. Girai la testa, sperai che se non avessi risposto se ne sarebbe andata. Ma lei rimase lì. Potei immaginarla nei suoi pantaloni beige alla caviglia, la camicia a maniche corte bianca infilata nella cinta. I mocassini Gucci entrarono nella visuale quando aggirò l'enorme scrivania per posizionarsi di fronte a me.

Sapevo che lo facesse per il mio bene; non era sano crogiolarsi nel dolore e nel persistente ricordo di Cedric, ma era impossibile dimenticare il suo corpo freddo stretto tra le mie braccia. Mi tormentava ogni volta che chiudevo gli occhi, tanto che alla fine avevo rinunciato a concedermi delle ore di sonno rigeneranti. Per un po' aveva sopperito al problema, ma dopo tre giorni il mio corpo era allo stremo e addormentarmi alle quattro del mattino per risvegliarmi a mezzogiorno mi aveva trascinata in una routine disfunzionale.

"Hai di nuovo saltato la colazione."

"Non ho fame."

"Y/n Rowena McLaird, adesso andrai a farti un bagno; ti vestirai e scenderai a pranzare con me e tuo padre." Mise le mani sui fianchi, il volto ingrugnato. "Tesoro non puoi continuare così." Quando notò che le parole non avevano avuto effetto, lasciò perdere la sua posizione impettita e si accucciò accanto la scrivania.

Blood Traitor- Orgoglio e Pregiudizio || Draco X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora