Capitolo Nove

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"La capacità di fare tutto velocemente è sempre molto apprezzata da chi la possiede, spesso non badando affatto all'imperfezione del risultato"

(Orgoglio e Pregiudizio- J. Austen)

 

 

Draco

Il giudizio di Caramell era stato rimandato a nuova udienza. Non c'era un solo studente che non parlasse delle dimissioni del Primo Ministro. Non era stato giudicato colpevole, eppure per l'immagine della struttura si era visto costretto a nominare un sostituto.

E poi quel bastardo di McLaird si era candidato.

Per il parassita non ci sarebbe stata occasione migliore. Lo attendeva da anni; lì, a sbavare sulle scarpe lustrate del Ministro. I McLaird erano arrampicatori sociali, non facevano altro che quello. Avevano colto l'occasione con la mia famiglia per mostrarsi onorevoli davanti il Wizengamot e adesso la storia si ripeteva.

Non mi sarei stupito se avessi scoperto che ci fosse proprio Stewart Mclaird dietro l'incarcerazione del Ministro. Quell'Auror era senza scrupoli quando si trattava di colpevolizzare maghi innocenti.

Era stata la rovina del ministero, il mago peggiore di cui il mondo magico avesse mai dovuto vergognarsi. L'unica cosa che sapeva fare quel bastardo era puntare il dito contro la mia famiglia. Eppure, sua figlia era senza macchia ai suoi occhi; anche se nata con il sangue sporco che scorreva tra la sua purezza.

Strinsi i pugni.

"Perché stai con McLaird?" Persino quando non era nei paraggi dovevano parlare di lei. "Non dirmi che ti piace la mezzosangue?" Crabbe corrugò la fronte, sempre ricoperta da un inconfondibile strato di grasso. I foruncoli che punteggiavano le guance paffute non permettevano alla pelle di rigenerare le cicatrici lasciate da quelli precedenti. Mi toccai la guancia per assicurarmi che la sua acne non avesse contagiato anche me.

"Perché dovete sempre pensare che se sto con lei è perché mi piaccia?" è così evidente. "Non posso... semplicemente apprezzare la sua compagnia?"

Goyle sollevò le spalle larghe. Sul golfino c'erano i resti di una di quelle brioche che prendeva sempre a colazione e stringeva un album dalle grandi dimensioni sotto il braccio. Strano. Goyle non aveva mai portato alcun quaderno dall'inizio del suo primo anno a Hogwarts. La mezzosangue lo aveva fatto diventare più studioso?

"Come puoi apprezzare la compagnia di una mezzosangue?" Crabbe storse le labbra e i brufoli scomparvero nella piega tra il naso e la bocca. Bleah.

"Non capisco perché siete così ostili... anche Bulstrode è come McLaird. Eppure, è con noi dal primo anno." Mezzosangue. Avanti, dillo. McLaird è una mezzosangue.

"I miei genitori sono entrambi maghi, nessuno di loro si è macchiato del disonore di essere un traditore." Quella volta fu Millicent a parlare. Aveva incrociato le braccia e il viso paffuto, quasi quanto quello di Crabbe, era indispettito. "Mi stupisco anche di come il Ministero abbia accettato che sua madre sanguesporco viva nel nostro mondo." Con il movimento della testa si spostò la ciocca corvina ricadutale davanti agli occhi piccoli e vicini.

"Suo marito lavora al Ministero da anni... è ovvio che ha dei privilegi." Sputai.

"Che importa?" Goyle strinse di più l'album nella presa e si sistemò la borsa sulla spalla a disagio. "Perché non provate a conoscerla? È intelligente e per di più è il nostro Prefetto..."

"Il giudizio di un segaiolo come te non conta. Ti tiene al guinzaglio ora che sa che può puntare un po' più in alto, vero?"

Risi, ma cercai di nascondere le labbra con la mano quando Zabini sbucò dal corridoio, poco prima che Gregory terminasse la lista di motivazioni per le quali avrebbe dovuto piacerci McLaird.

Blood Traitor- Orgoglio e Pregiudizio || Draco X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora