Capitolo Sei

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"Mi capita spesso di pensare [...] che non ci sia nulla di più doloroso che separarsi dalle persone care. Ci si sente così desolati senza di loro."

(Orgoglio e Pregiudizio- J. Austen)








Chiusi il libro e sollevai il polso. Le 8.30. La lezione di Piton sembrava arrivare sempre troppo presto. Riposi Orgoglio e Pregiudizio e sollevai la borsa.

Il marmo della panchina aveva smesso di essere freddo e l'aria frizzante fece correre un brivido lungo la schiena.

Sistemai una ciocca dietro l'orecchio e prima di entrare tastai il fermaglio che raccoglieva i capelli in una crocchia bassa. L'aria dei sotterranei era stantia e l'aula di Pozioni già gremita di studenti. Mi guardai intorno; Malfoy era già in classe, seduto al terzo banco più a destra.

Il mio posto.

Roteai gli occhi quando ghignò; doveva essere uno dei suoi noiosi scherzetti per farmi innervosire. Le ore passate a lucidare trofei non erano bastate per renderlo meno irritante. Lo ignorai.

Più in là, seduto a un tavolo parzialmente più nascosto, Goyle sventolava allegramente la sua mano facendomi cenno di raggiungerlo. Decisi di dargli una possibilità. Non mostrare vergogna nei miei riguardi è già una dimostrazione delle sue parole, giusto?

Mi diressi verso di lui, ma l'avanzata venne bloccata da una bacchetta che urtò orizzontalmente il mio stomaco. Seguii le decorazioni minimali, il legno di biancospino era incastonato in un manico elegante e un anello con stemma adornava le dita del suo proprietario.

"Malfoy." Sollevai un sopracciglio. "Che cosa stai facendo, di grazia?"

Lui mi rivolse un sorriso tirato. "McLaird... Dove avevi intenzione di sederti, di grazia?"

Repressi l'impulso di schiaffeggiarlo e strinsi nella presa la cinghia della borsa. "Non mi pare di averti dato il permesso di immischiarti nei miei affari." Scansai la sua bacchetta per proseguire, ma lui mi fermò ancora una volta.

"I Prefetti si siedono insieme," ghignò. "È la regola."

"E da quando ti interessa seguirle? O meglio... inventarle?" Non c'era nessuna regola che obbligava due Prefetti che si detestavano a sedersi l'uno accanto all'altro. "Va bene. Se proprio non vuoi toglierla, farò il giro."

La sedia stridette appena gli diedi le spalle. Sentii il polso venir afferrato e mi voltai per contrattaccare. La bacchetta già nella mano.

"Non vorrai passare l'intero anno a lucidare trofei..." Storse le labbra, poi lasciò la presa. "Sto solo cercando di rimediare al casino che tu hai combinato..."

"Che ho combinato?"

Sospirò, poi agitò la mano come per allontanare la disputa imminente. "Senti, a Piton non piace sapere che i suoi prefetti non vadano d'accordo. Quindi, perché non dargli ciò che vuole?"

"E credi che sederci allo stesso tavolo gli farà cambiare idea sulla detenzione? Non vorrei sfatare i tuoi sogni, Malfoy, ma personalmente ne dubito."

La classe aveva iniziato a riempirsi e il brusio degli studenti che prendevano posto ai loro banchi ci avvolse. Sollevai lo sguardo, Goyle mi guardava interrogativo mentre faceva rimbalzare gli occhi da me al biondo.

"Basterà fargli credere che abbiamo chiarito, che non ti detesto più così tanto e la punizione si concluderà ancor prima che tu abbia il tempo di dire 'trofeo'." Sorrise compiaciuto. Ritirò la bacchetta sul tavolo e se la rigirò tra le mani. "Allora, ci stai?"

Blood Traitor- Orgoglio e Pregiudizio || Draco X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora