Capitolo Ventiquattro

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"C'è stata sicuramente una grande cattiva gestione nell'educazione di quei due giovani. Uno ne ha tutta la bontà, e l'altro tutta l'apparenza."

(Orgoglio e Pregiudizio- J. Austen)

LE (DIS)AVVENTURE DI Y/N ROWENA MCLAIRD firmato Missbug Greenwigs.

L'ambizione è senz'altro una peculiarità di famiglia. Forse non sempre la più gratificante, dati i patetici tentativi della signorina McLaird di attirare l'attenzione. Il Signorino Gregory Goyle, il quale credeva di aver trovato conforto tra le braccia (e la sicurezza economica) che l'erede McLaird aveva da offrire, ha dovuto ritirarsi con la coda tra le gambe. Non poteva immaginare che ben presto avrebbe dovuto gareggiare con un nuovo, astuto rivale, pronto a conquistare il cuore del partito più ambito della stagione. Caratteristica che, molto probabilmente, la signorina McLaird non ha riscontrato nel nobile purosangue.

Comunque, potrebbero non essere state le certe attrattive economiche di Y/n Rowena McLaird a catturare l'interesse di questi sventurati ragazzi.

"McLaird è molto ricca e prepotente. Non mi stupirei se avesse usato il suo potere di Prefetto e quello di suo padre per manipolare quel povero tonto." Ci racconta una studentessa di Corvonero, "A Gregory Goyle piace fare il bullo, ma non è mai stato il più sveglio."

Una trovata pubblicitaria ben architettata o vero amore? Certo, forse il Ministro McLaird avrebbe dovuto scegliere con più cautela i suoi alleati, dati i volubili (poco credibili) sentimenti di sua figlia e la pessima fama antiministeriale del quindicenne Harry Potter.

"Spera di prendere il posto di suo padre, lasciata la scuola." Riporta ancora la ragazza.

E mentre l'attuale Ministro sembra lasciare il testimone alla figlia inesperta per risanare i problemi della struttura, la giovane Mclaird spera di mettere a tacere le insinuazioni di Harry Potter con un bacio, o due...

Lo aveva fatto di nuovo. Il tentativo vigliacco di depistare i sospetti su di lui per quella scappatella, si era trasformato in un vero e proprio affronto a mio padre. Malfoy aveva voluto colpire me, per affondare la tenacia e il Ministero che papà stava facendo di tutto per rendere migliore.

Dal momento che il Veritaserum non era più un'opzione, dovevo entrare in quella stanza. Ero sicura che le macchie di inchiostro impiastrassero ancora le sue dita diafane e che la carta sulla sua scrivania era abbellita dalle lettere stampate con la Remington.

"Mi ha dato dell'idiota!" Gregory gettò la mano sul Settimanale per indicare ancora una volta l'articolo. "Quella saputella, sputasentenze..."

"Devi scoprire quella password." Lo interruppi. "Io devo entrare nella stanza di Malfoy." Gli strappai il giornale e lo guardai severa.

"Scordatelo, io non lo faccio." Incrociò le braccia, scuotendo la testa. "Non cercherò di persuadere Draco quando Zabini potrebbe già avergli detto della nostra, anzi tua, bravata."

"Hai visto che cosa sta facendo a me e mio padre? Pensi ancora che sia qualche parente di Scrimgeour?" Mi tremavano le mani. La frustrazione agevolò qualche passo verso il portico.

"Se proprio vuoi saperlo, mi sembra l'opzione più sensata."

"Va bene. Se non vuoi aiutarmi, lo farò da sola!"

Sistemai la borsa sulla spalla con uno scatto e mi avviai verso l'entrata. Sentire le pagine del giornale sgualcirsi tra le dita donava uno strano senso di sollievo.

Blood Traitor- Orgoglio e Pregiudizio || Draco X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora