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Le lezioni dopo sono passate tranquille tra un'interrogazione e l'altra.

Torno a casa per pranzare e avvisare mamma che starò via per tutto il pomeriggio.

-come mai?- domanda mentre serve la pasta.

- perché devo fare una ricerca con un mio compagno di classe- dico la prima cosa che mi è venuta in mente.

-ah ok, miraccimabda continua a impegnarti-

-sì, mamma-

Dopo pranzo vado a cambiarmi  mi metto una tuta della Nike e mentre esco chiamo Mia, per raccontargli gli avvenimenti visto che oggi non è venuta perché aveva la febbre.

-Come ? Di nuovo?- dice stringendomi un timpano - chi è stato?-

- Non lo so, non ha fatto nomi- dico

- ma hai visto qualcuno della scuola?-

- no, non mi sembra- dico andando indietro mentre eravamo alle giostre per ricordarmi il viso delle persone.

- Allora... è stato lui- dice con voce ovvia.

- si è andato da suo padre e gli ha detto che è stato con me male giostre e al mc.- dico scoppiando a ridere.

- in effetti non sembra realistico- afferma.

-già-

-adesso vado sono arrivato ciauu- dico   attaccando.

Mentre entro, trovo Daniel con un sorriso enorme davanti alla palestra.

Entriamo nello sgabuzzino e ci dirigiamo nella prima classe a prendere i secchi con la cazzuola.

Dopo 1 ora siamo già in un'altra classe, finisco di scontrare questo banco e nel frattempo lui si siede.

-ho bisogno di una pausa- dice mettendo i peidi sul banco.

-ok- dico continuando a lavorare

-tu non la fai?- domanda guardandomi dal basso verso l'alto.

-no- dico cercando di non sembrare in imbarazzo.

-e perché?- chiede, ma cos'è un interrogatorio??

- prima finisco prima me vado a casa.- dico

- Non ti piace la mia compagnia?- dice avvicinandosi a me.

- Non... non... non è questo...- dico balbettando in imbarazzo.

- Allora ..cosa è Stefano- dice avvicinando le sue labbra alle mie.

- niente- indiettreggio.

- sicuro?- adesso sono bloccato tar lui è un banco.

Annuisce tremando.

- mhh..- dice sfiorando le use labbra sulle mie.

Improvvisamente mi ritrovo le sue labbra sulle mie, ma è una bacio diverso dall'altro.

Il bacio dura un po' poi si stacca, mi guarda, si lecca le labbra e parla.

-adesso basta, rimettiamoci al lavoro- dice rimettendosi all'opera.

Finiamo di accostare e con in mezzo piccoli baci rubati pieni di amore.

Torno a casa r racconto tutta la mia giornata a Leo e Mia, che mi guardano  e se la ridono.

-perché ridete?- chiedo.

-perché questa faccenda sembra uscita da  un film o storia di quando il bullo si innamora della vittima, soprattutto se omofobo.

Dopo aver parlato di matrimoni Mia se ne va, Leo va in doccia e io finisco di guardare un manga.

Mentre sono nel punto in cui Ren e Haru si stanno per baciare sento dei rumori provenire dalla finestra, mi avvicino e mi vengono due brividi, Daniel è alla finestra.

IL MIO LUIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora