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Le lezioni sono finite stavo per andare con Mia a pranzo al Mc, ma ci venne incontro quello schianto e stupido di Daniel.

-Forza che prima aiutiamo e prima me ne vado- dice, all'inizio lo guardo confusa poi mi ricordo che ho da fare la punizione.

-Scusa Mia, me lo ero dimenticato- dico guardandola

-Tranquillo, facciamo così stasera vengo a dormire da te-

-Ci sto. A dopo- e se ne va mentre io vado dai bidelli.

Non so se piangere o essere felice di stare con lui.

-Allora boys- ci dice il bidello Marco- iniziamo col pulire l'aula di chimica, qui ci sono gli stracci e le scope- annuisco mentre Daniel inizia a lamentarsi.

Prendo uno straccio e inizio a pulire i banchi, mentre Il bidello se ne è andato a pulire un'altra classe anche se doveva rimanere con noi e Daniel pulisce la lavagna.

-Ti piace il mio disegno?- mi dice Daniel, ha disegnato un cazzo..

-O lo vuoi più piccolo?- mi dice continuando a stuzzicarmi

-No aspetta con o senza peli?- dice disegnandone alcuni.

Resisti resisti Stefano, c'è la puoi fare.... lo odio quando lo fa.

- Come ci si sente a non avere amici maschi? ahahah- dice disegnando altri cazzi sulla lavagna.

-Basta! Smettila- dico urlando e serrando i pugni

-Perché se no cosa mi fai? Eh?- dice avvicinandosi a me, troppo forse, siamo a un centimetro di distanza e ho il mio sguardo puntato sui sui occhi ghiaccio che mi fissano, con le mani appoggiate al tavolo.

Smetto di guardare i suoi occhi e per la prima volta, mi sento a disagio con lui ma non quel disagio tra il bullo e la vittima ma di un altro tipo, come se fossi innamorato di lui.

-Cosa sta succedendo qua?- dice entrando il bidello - e... tutti questi disegni?- dice urlando

-Sono stato io... non lo dica a mio padre- dice Daniel, come li è satato in mente non sembra più lui da un momento all'altro.

-Solo per sta volta.. dai continuate- dice e se ne va.

Continuiamo a lavorare in silenzio fino a quando ritorniamo a casa.

IL MIO LUIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora