Ciro' s pov.
Improvvisamente Claudia urlò:
-CIROOOO-
Mi spinse e andò davanti a me.
Dopo un nano secondo , sentii il suono di uno sparo e vidi Claudia cascare per terra.
-VITA MIJJ!
Urlai preoccupato.
L'ansia cominciò a salirmi e io incominciai a tremare fino a cadere vicino al corpo di Claudia.
Vidi lei che si sforzava a parlare, ma non ci riusciva.
Sorrideva perché sapeva di avermi salvato, sapeva che quella pallottola era indirizzata a me e non a lei, sapeva di aver salvato l'amore della sua vita.
-PERCHÈ L'HAI FATTO? PERCHÈ CAZZO!-
Urlavo e piangevo, mentre cercavo di tenere chiusa la ferita sul fianco per non farle perdere troppo sangue.
Stavo morendo di paura, non riuscivo a crederci.
Volevo tanto sperare che era tutto un brutto sogno e che presto mi sarei svegliato, ma non era così.
Era la fottuta verità.
In lontananza vidi se non sbaglio Enzo Esposito che corse anche lui preoccupato verso di noi.
Aveva la pistola in mano.
Era stato lui a sparare, BASTARDO!
-C Sfaccim agg fatt? C sfaccim agg fatt?-
Continuava a ripetere piangendo anche lui mentre si metteva le mani nei capelli
- OMM E MERD VATTEN!.-
dissi afferrandolo per il collo.
Lui non si mosse e allora presi un coltellino dalla tasca dei miei pantaloni e urlai:
-VATTEN PRIM CA T'ACCIR-
Lui se ne andò via piangendo.
Che cazzo piangeva a fare, l'ha semrpe trattata di schifo e l'ha addirittura sparata.
-PIPINO MAMMA È DIVENTATA TUTTA BIANCA!-
Cloe urlò piangendo.
-NO! CAZZO NO !NO! NO! AMOR IJ DEVI RESISTERE .-
Dissi urlando contro il corpo di Claudia privo di sensi.
-CLA NUN M LASCIÀ IJ VIV P TE!-
Urlai a tutti di chiamare un'ambulanza che arrivò in pochi minuti.Entrai con Claudia dentro l'ambulanza.
Stavo piangendo come un bambino.
Il solo pensiero di perderla mi terrorizza.
-Signore dobbiamo portarla in sala operatoria, non può entrare-
Mi disse il medico all'ospedale.
-Nun m n fott nu cazz , famm trasì!-
Dissi prendendolo per il collo.
-Si calmi, se non mi togli le mani di dosso o chiamo la polizia. Indisciplinato.-
Cazzo voleva quel coglione.
Io stavo per perdere l'amore della mia vita e questo mi dava dell' indisciplinato.
Un po' mi fa ridere, ma non è il caso di ridere quando Claudia è in fin di vita.
-A polizij a me m fa nu bellu bukkin! Mo muovt altriment t'accir strunz!-
Ringhiai.
Cloe sembrava traumatizzata.
Presi il telefono di Claudia e preoccupato chiamai Carmine
•pronto Cla?•
•Piecr ann sparat a Claudia stamm o spital•
•C sfaccim ric?•
L'avrei tanto voluto insultare, ma non ero in vena.
• SMNUT nun sto pazzian almen vien a piglià a Cloe accussi sij distràe•Dopo un paio di minuti venne il piecuro.
-C cazz e fatt a cuginm!?-
Urlò contro me.
-Carmine ij nag fatt nu cazz! Nag fatt nu cazz! È tutta colpa mij! -
Dissi disperato.Carmine pov.
Non dissi nulla.
Sapevo cosa significasse vedere la persona che ami morire per te.
L'avevo provato sulla mia pelle con Nina, e non è affatto divertente neanche se sta capitando al tuo peggior nemico.
Inoltre Claudia è mia cugina e questo mi fa stare ancora più male.
-andrà tutto bene Ricci, calmati.-
Dissi abbracciando il mio nemico.
Lui pure mi abbracciò e incominciò a piangere come un bambino.
-Grazie Carmn-
Sorrisi per non piangere.
Volevo farli forza.
Lo faccio sopratutto per Claudia, Ciro non se lo merita poi così tanto.
Ma sono certo che Claudia vuole solo il bene di Ciro, perciò io devo darmi forza nonostante la fatica che sto provando nel farlo.
Vidi Cloe che non diceva nulla ed era immobile.
-Cloe, vu mangià coccos?-
Non rispose.
-Cloe nun t sient bonn a papà?-
Chiese Ciro.
Ma nulla.
Cloe era impalata mentre osservava il vuoto.
Sarà stato il trauma che ha passato osservando sua sorella in fin di vita.
-Carmine purtal o parc!-
Disse Ciro asciugandosi le lacrime.
Annuii, la presi in braccio e mi diressi verso il parco.AL PARCO.
-Dai Cloe mang coccos-
Dissi dandole lo zucchero filato.
Lei lo prese illudendomi che lo avrebbe mangiato, ma poi lo buttò per terra e lo calpestò.
-Dai non fare così, mangia o dì qualcosa ti prego. Fallo per tuo cugino Carmine daiii.-
Nulla.
Le feci il solletico e la vidi sorridere, non sapeva proprio resistere al solletico.
-Se non parli continuo.-
Dissi.
-HO DECISO DI NON PARLARE FINCHÈ LA MIA MAMMINA NON STA BENE!-
Urlò incominciando a piangere.
-Se tu mangi lo zucchero filato, mamma si sveglia tra un po' di giorni, se non lo mangi, mamma non si sveglia più.-
Lei lo mangiò.
Almeno ha mangiato qualcosa
Pensai.
Chiamai Ciro
•Novità?•
•Nient Ca, sij mor ess morr pur ij•
•Ci, si scet chell è fort!•
•Spramm Ca! Spramm!•Ciro's pov
Passai la nottata sveglio, senza alcuna novità.
Avevo troppa paura.
In quel preciso istante mi venne un messaggio da Viola.
•Girano voci che ti sei innamorato, vero?•
•C sfaccim vuò?•
•Scopare. Comunque fattelo dire, sei più fallito della cameriera•
•Parli tu ca fai a zoccl•
La bloccai e uscì dall'ospedale dirigendomi nel cimitero mentre tutti mi guardavano scioccati.
Andai sulla tomba della mamma e scoppiai a piangere, forse aveva ragione Viola.. ero un fallito! Avevo lasciato uccidere la donna della mia vita come un cretino!.
All'improvviso una mano tocco la mia schiena, mi girai e vidi....Hey raga come state?❤️
Scusate l'assenza, ma non ho avuto tanto tempo.
Siamo a 3000 visualizzazioni!!! 🥳
Vi vogliamo bene.
Ci tengo sempre a precisare che questa storia è una collaborazione con nunzia123_
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C&C (Ciro Ricci)
RomanceClaudia Esposito, una ragazza di 16 anni, vive a Napoli con la sorellina Cloe e con il padre Enzo. Subisce maltrattamenti dal padre alcolizzato da ormai 4 anni, ovvero, dal giorno in cui sua madre morì. Claudia abbandona gli studi per lavorare come...