Silvia's pov.
•Ooo Viola, Claudia sta partorendo.•
Dissi avvisando la mia migliore amica
•CHELLA ZOCCL STORT•
Sbraitò Viola
•NON POTEVA ASPETTÀ I 9 MIS E C CAZZ?•
Chiese urlando istericamente
•Hai imparato a parla in napoletano?•
Chiesi un po' sbalordita
Lei era di Torino, non sapeva il nostro dialetto.
•Aggia addeventà a futura moglie del boss di Napoli, p forz.•
•Dobbiamo mettere in atto il piano, sennò non tornerai con Ciro•
La avvisai
•Si amo ci piens io a t cos, grazie mille di avermi avvisato, per qualunque cosa, sappi che ci sarò sempre•Attaccò al telefono
Nel frattempo piombò Ciro nel mio ufficio.
Mi toccai il petto spaventandomi
-Calmt so ij! Claudia sta aven e contrazion, ricuordt chell c tagg ritt, Lei è tutto per me, so che le probabilità che lei sopravviva sono quasi pari a zero, ma ij c crer ancor, Fai di tutto pur di salvarla ti prego Silvia.-
Un senso di colpa stava cominciando a soffocarmi
-Sei cambiato.-
Dissi con gli occhi lucidi
-Grazie a lei.-
Disse tremante
-Ora muoviamoci-Claudia's pov
Silvia si posizionò tra le mie gambe e mi ordinò:
-Spingi fortissimo.-
-AAAAAAAAAA-
Urlai mentre sentivo le ossa dilatarsi.
Un dolore atroce.
Non l'avevo mai provato prima.
Mi sentivo lacerare, mi stavo letteralmente aprendo in due
-Spingi un po' di più, ci sei quasi. Un'altra spinta forte e avrai fatto, riesco già ad intravedere la testa di uno dei due gemellini.-
Disse sorridendo.
-Vai forza. Ce la puoi fare!-
Silvia mi incoraggiava e mi dava forza anche se il dolore era allucinante.
Dopo la fine di quella tortura cinese però, il pianto di mio figlio/a mi fece dimenticare tutto il dolore provato e mi sciolse il cuore.
Incominciai a piangere di gioia.Silvia passò la piccola neonata a Ciro che per l'emozione, incominciò a riempirla di baci nonostante non le avessero ancora fatto il bagno.
-Ce l'hai fatta! Bravissima! Ora manca l'altro È VUTTA FORT. (Devi spingere forte)
Disse Silvia aiutandomi.
Dopo un paio di minuti, sentii un altro pianto che mi sciolse il cuore
Era il mio piccolo bambino.-Noi andiamo a fare un bel bagnetto, tu riposati, stai perdendo molto sangue, è pericoloso in questo caso.-
Il mio respiro diventò irregolare
Secondo quello che avevano detto i medici, tra un momento all'altro potevo morire
-Posso stare per cinque minuti con i miei figli, almeno per allattarli ora che posso?-
Chiesi quasi in supplica.
Lei annuii, prese i gemellini dal braccio di Ciro che, dalla sua faccia, si vedeva che si era perdutamente innamorato di loro, e mi aiutò ad attaccarli ai seni.
Era una sensazione bellissima.
Erano bellissimi i miei figli
Il maschietto era identico a Ciro, la femminuccia era uguale a me
Non sembravano gemelli, erano uguali come il giorno e la notte, come me e Ciro
Non si assomigliavano per nulla, l'unica cosa in comune che avevano era il sangue che scorreva nelle loro vene.Silvia's pov.
Audio di Viola
•Tra due minuti sono lì insieme a Luca, distrai Ciro e porta via i marmocchi. Per colpa della nascita prematura di quei pezzi di merda, non posso dare a Claudia quella pozione che la fa sembrare morta, ma la rapirò con l'aiuto di Luca•
Non volevo farlo, ma avevo paura di Viola
Me l'avrebbe fatta pagare in un modo o nell'altro.
Andai da Claudia e presi i gemellini con la scusa di dover fare a loro il bagno
-Ciro vieni un attimo di la, ti devo parlare urgentemente-
Dissi
-No, vogl passa nu poc e tiemp cu Claudia-
Mi rispose
-Riguarda lei.-
Insistetti
-No, t'agg ritt ca rimang ca punt e bast
Ribettè estremamente incazzato
-Non mi lasci altra scelta.-
Presi un aggeggio di ferro trovato nella sala parto, per caso, e colpì violentemente Ciro sulla testa facendolo svenire-CHE CAZZO FAI?-
Urlò Claudia
-Spero che tu un giorno mi perdonerai per tutti questo.-
Dissi uscendo con i suoi figli dalla sala
-NO torna indietro, RIDAMMI I MIEI FIGLI, TORNA QUI, SUBITO-
Le urla di Claudia erano strazianti
Quello che stavo facendo era pura follia, ma non avevo altra sceltaClaudia's pov.
-Chi si rivede!-
Piombò Viola nella sala
-Che cazzo vuoi? SPARISCI-
Urlai
-Non ti è ancora chiaro? Voglio quello che tu mi hai rubato, sarò io la moglie di Ciro, sarò io la madre di quei marmocchi, sarò io ciò che tu sei ora, tu invece andrai dal tuo vecchio amico, pronto a riaverti nonostante tu l'abbia l'andato in coma.-
Entrò nella sala anche Luca.-NO LASCIAMI, NON TOCCARMI MAIALE SCHIFOSO, NON TOCCARMIII, CIRO AIUTO CIROOO-
Urlavo e piangevo nella speranza di svegliarlo, ma Ciro non lo faceva.
La botta di Silvia era stata forte.
Era tutto chiaro
La manipolatrice, pazza e psicopatica di Viola era riuscita a corrompere un intero ospedale e far credere a me e Ciro che io sarei morta dopo il parto.Luca mi avvicinò alla bocca un pezza bagnato con uno strano liquido che annusandolo mi fece perdere conoscenza
Ciro's pov
Ripresi conoscenza
Claudia non era più nella sala.
Era chiaro
Era tutto un tranello
Silvia e Viola erano migliori amiche
Viola era ossessionata da me, avrebbe fatto di tutto per allontanarmi da Claudia.Silvia's pov.
Mentre scrivevo con Viola che mi diceva che tutto era filato liscio come l'olio, mi sentì afferrare per la gola.
-ARO CAZZ STA MUGLIERM?-
Chiese Ciro incazzato stringendo i denti.
-Al- Al cimitero.-
Risposi sorridendo nonostante stavo per soffocare
-Sij nun m ric a verità c vai pur tù, PARL-
Urlò ad un centimetro dal mio viso.
Sembrava come se fosse impazzito.
-Non lo so, chiedilo a Viola magari mentre non ti fa un bocchino, sai è difficile rispondere e fare i bocchini allo stesso tempo.-Ciro strinse ancora più forte la presa
Io graffiavo le sue grandi e possenti mani, ma era tutto inutile
La mancanza d'aria mi stava facendo morire pian piano.Ciro's pov.
-To giur nguoll e figl mij ca cumpagna toij ma pav car , nu teng pac finchè nun trov muglierm.-
Dissi lasciando cadere a terra, il corpo privo di coscienza di Silvia.Fine
Siamo giunti al termine della storia
Non so ancora se farò un sequel più in là (probabile)
Vi piace come idea?
Vi è piaciuto il libro?
Vi adoro
Scusate il ritardo, ma tra vacanza e recupero dei debiti stavo letteralmente impazzendo
Vi amo
La vostra Ribelle!❤️
nunzia123_ ti amoooo❤️
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C&C (Ciro Ricci)
RomantikClaudia Esposito, una ragazza di 16 anni, vive a Napoli con la sorellina Cloe e con il padre Enzo. Subisce maltrattamenti dal padre alcolizzato da ormai 4 anni, ovvero, dal giorno in cui sua madre morì. Claudia abbandona gli studi per lavorare come...