Cloe' s pov.
Mi svegliai e mi ritrovai in un letto che aveva un aspetto orribile.
Dove mi trovavo?
Ero preoccupata.
Tanto.
Mi mancava la mia mammina, cosa stava facendo senza di me?
Mi accorsi subito di molte donne di colore che dormivano in altri letti.
Erano tutte di colore tranne una che era, però, incatenata.
Quel posto sembrava una sorta di dormitorio.
-Dove sono?-
Urlai lamentandomi.
Avevo un mal di testa orribile.
Una donna di colore si avvicinò a me e sorridendomi mi disse:
-Non ti preoccupare piccola, se ti hanno portata qui è perché devi darci una mano a lavorare.-
-Voglio andare a casa del mio papino.-
Dissi piangendo.
Lei mi guardò dispiaciuta.
-Come ti chiami?-
Chiese
-Cloe, tu?-
-Anastasia.-
-Senti Cloe, sono l'unica qui che sa parlare l'italiano, oltre a quella donna bianca che sta ancora dormendo. Non andare mai da lei, è pazza e non si ricorda nulla della sua vita passata. Ha tentato molte volte di uccidere le persone e di suicidarsi, per questo è ammanettata.-
-Ho paura!-
Stavo piangendo.
Avevo paura davvero.
Dove caspiterina ero finita?
-Vieni a mangiare, poi mi aiuterai a lavorare nei campi. Va bene piccola?-
Annuii
-Rivedrò la mia mammina un giorno?-
Chiesi
-Non lo so, forse se mi aiuti a lavorare vedono che hai fatto la brava bambina e ti riportano a casa.-
Mi accarezzò le guance paffute.
Non me lo feci ripetere due volte che mi alzai dal letto.
-Tieni.-
Disse porgendomi una tazza di tè caldo.
-Tu non mangi?-
-Quella era la mia colazione, ma non ho fame.-
Disse indicando la tazza di tè tra le mie mani.
-Andiamo?-
Mi chiese dopo che ebbi finito.
Le sorrisi e le diedi la mia piccola manina.
-Quanti anni hai?-
Le chiesi
-16.-
Disse passandomi delle pinze enormi.
-Come la mia mammina.-
Dissi sorpresa.
-Io anche ho una figlia, bellissima come te. Ha un anno è piccola e ha appena imparato a camminare.-
-Tu quanti anni hai?-
Con la mano feci 4 dita.
-Wow tua madre ti ha fatta quando era davvero giovane.-
Disse sorpresa.
Sinceramente non mi sono mai soffermata sull'età di mia mamma.
-Come si usano queste?-
Chiesi riferendomi alle pinze.
-Ho paura di farmi male.-
-Così piccola, devi salire su questa scala e togliere le foglie rovinare dagli alberi.-
-Di chi sono questi alberi?-
Chiesi
-Del nostro padrone, quello che ci fa dormire qui.-
Annuii e salii sulla scala.
Avevo le vertigini
-Anastasia ho paura di cadere.-
-Stai tranquilla ci sono io qui con te, tu farai solo quell'albero. Gli altri li faccio io.-
-Okay grazie.-
Dissi sorridendo iniziando a tagliare le foglie.Nunzia's pov.
In macchina stavo sorridendo come un ebete e Ciro se ne rese conto.
-Cre Nunzietta te piaciut a chiavà-
Chiese con un sorriso da coglione.
-Smettila Ciro.-
Dissi imbarazzata.
-At risolt?-
-Si, ma ho paura che scopra del figlio.-
Ero veramente preoccupata.
Cosa avrei fatto se l'avesse scoperto ?
-T conv a parlà ca famigl e Kekk.-
-Ho paura Ci, se non mi credono.-
-Ti credrn, altrimet t fann fa o test ra paternità.-
Cercai di tranquillizzarmi e mi addormentai.Claudia's pov.
Ero annoiata e triste perciò chiamai Carmine.
-Oii cugina che mi dici di bello?-
Era sempre sorridente.
Lo adoravo.
-Nulla sto quasi per cadere in depressione.-
Dissi ridendo amaramente.
-Che è successo, ti ha trattata male? Io lo ammazzo.-
-No macché, Ciro mi tratta come una regina. Il problema è che Cloe è scomparsa da tre giorni. Carmine non so che fare, se le fosse capitato qualcosa di brutto? Il solo pensiero mi uccide cazzo.-
-Ti va di andare a prendere un gelato insieme?-
-Non lo so se Ciro vuole, mi ha proibito di uscire senza il suo permesso.-
-Daii ci parlerò io con il mio cognatino, preparati.-
Mi misi un paio di jeans e una maglietta rosa e, senza disturbare Don Salvatore, uscii di casa.
-Carminee.-
Lo abbracciai.
Non perché è mio cugino, ma ogni volta diventa sempre più figo.
-Come stai Cla.-
Chiese
-Insomma, tu come stai. Nina?-
Chiesi
-Benissimo, è un maschietto.-
Disse riferendosi al feto che si trovava nel grembo di Nina.
-Che bello, sono diventata zia per la terza volta.-
-Terza?-
Chiesi
-Si, anche Nunzia è incinta.-
Dissi sorridendo
-Wow.-
-E tu quando mi farai diventare zio?-
Chiese lasciandomi senza parole.
-Non lo so Ca, vorrei prima pensare a Cloe, e poi adesso sono molto stressata, se dovessi rimanere incinta, con tutto questo stress rischierei l'aborto. -
Dissi malinconica.
Lui mi accarezzò le guance.
-Dove andiamo?-
Chiesi cercando di cambiare argomento.
-Andiamo a Toledo, facciamo un po' di shopping. Che ne dici?-
-Con i soldi del signor Ricci, ovviamente.-
Dissi mostrando il portafoglio gucci che mi aveva regalato Ciro con diecimila euro dentro.
-Si vede che è proprio innamorato. Quando lo conoscevo io, non spendeva nulla per nessuno.-
Disse Carmine
-Sei riuscita a cambiarlo.-
-Lo scopriremo solo dopo che avrà scoperto che sono uscita senza permesso, secondo me si arrabbierà molto, ho un po' di paura.-
-Rilassati Cla.-
Disse Carmine partendo per le strade di Napoli.
__________
-Ca, io entro qui.-
Dissi indicando Victoria's Secret.
-Io ti aspetto fuori, sennò mi scambiano per ricchione.-
Disse facendomi sghignazzare.
Carmine era sempre stato molto simpatico.
Ogni volta faceva sghignazzare le persone con le sue battutine.
Era il suo potere.
_____
Comprai questo intimo con Swarovski che avrei indossato quando io e Ciro avremmo potuto riprendere a fare sesso.
Volevo sembrare una donna a tutti gli effetti, non una ragazzina.
Mi costò un rene, ma i soldi di Ciro erano infiniti.
Sorrisi al solo pensiero di lui che mi osservava con questo intimo con il suo solito sorriso.
Mi stavo eccitando solo all'idea.
Sentii le mie mutande bagnarsi, ma non ci feci caso.
Non potevo masturbarmi lì, e poi non l'avevo mai fatto.
Erano solo le mani di Ciro che mi avevano toccato lì, e vorrei che fossero le uniche e le ultime.
Ricevetti una chiamata da Nunzia.
•Amo, l'ho visto.•
•Cosa è successo?•
•Amo ci siamo scusati a vicenda, lui per avermi trattato male e picchiata, io per averlo denunciato e fatto finire in galera.•
•Tu sei tutta scema, lo capisci che quello che ha fatto lui è più grave. Poi?•
•Poi em noi due...•
•Nunzia sei scema? Ma cosa ti salta in mente?•
•Amo ma io lo amo, non saprei che fare senza di lui. Mi stava per scoprire, ha detto che ho le tette più grosse.•
Disse ridendo a crepapelle.
•Gli ho detto che ho solo 16 anni, è normale che crescono, mica crescono solo quando sei incinta. E lui ci ha creduto amo.•
Mi disse sempre sghignazzando, per poi continuare a parlare del più e del meno.Ciro's pov.
-Pa aro cazz sta Claudia?-
Chiesi lanciando una sedia per terra.
-Nun o sacc vir ind a stanzett.-
-Nun c sta-
-Chiamml.-
-È occupat.-
Uscii di casa e dato che Claudia aveva la posizione sul telefono attivata, scoprii che stava a Toledo.
Cosa cazzo ci faceva lì?Heyy scusate il ritardo, ma ero molto occupata con la scuola❤️.
Vi è piaciuto il capitolo?
Secondo voi cosa accadrà?
Perché Cloe si trova lì?
Cosa farà Ciro a Claudia?
Ci tengo sempre a precisare che questa storia è una collaborazione con nunzia123_
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C&C (Ciro Ricci)
RomanceClaudia Esposito, una ragazza di 16 anni, vive a Napoli con la sorellina Cloe e con il padre Enzo. Subisce maltrattamenti dal padre alcolizzato da ormai 4 anni, ovvero, dal giorno in cui sua madre morì. Claudia abbandona gli studi per lavorare come...