Talbott stava osservando in silenzio l'officina di Lois. Sentiva le mani affondate nelle tasche cominciare a sudare.
Perché era lì?
Per ritirare la macchina, ovvio.
Volevo invitarti a bere qualcosa, sempre se ti va e sempre se non ho frainteso certi segnali
Talbott non la smetteva più di ripetersi quelle parole in testa.
Si era fatto sorprendere a guardarlo in modo inopportuno? E quella frase su Erroll, il suo pappagallino?
Ho visto il tuo uccello, carino.
Si riferiva ad altro, vero? Vero?
Talbott ormai ci stava perdendo la testa dietro quel giovane. Ma come diavolo aveva fatto a non notare che lavorava in officina?
Quando aveva lasciato la macchina non lo aveva proprio visto... oppure si?
"Talbott che diavolo fai?" Si disse passandosi le mani sulle tempie.
Dopo aver trovato un po' di coraggio raggiunse l'officina, la serranda era aperta per metà e vedeva provenire una luce tenue.
Lois gli aveva detto che aveva finito il turno e che lo avrebbe aspettato alle dieci in officina.
E lui era li. Di lunedì sera, con un turno doppio il giorno dopo, che aspettava.
Bussò alla serranda, ma non ottenne risposta.
Talbott chiuse gli occhi, molleggiandosi prima su un piede poi sull'altro.
Hai ventitré anni, Talbott, non comportarti come un bambino!
"C'è nessuno?" Chiese abbassandosi e sorpassando la serranda.
"Hey, ciao!" Disse Lois quando lo vide.
Stava ascoltando della musica.
Gli si avvicinò e gli sorrise e Talbott sentì il cuore battere impazzito nel petto.
Si ritrovò a fissarlo, pregando di non avere alcuno sguardo da pesce lesso. Si sarebbe maledetto in tal caso. Ok piacersi, ma fargli capire palesemente di essere innamorato perso di lui anche no. Doveva darsi un contegno!
Lois lo guardò incuriosito.
"Tutto bene?"
"Cosa? Sisi" disse Talbott guardandolo.
"Sicuro? Ti ho appena salutato e mi hai fissato e basta!"
"Oddio, davvero? Scusa. Ciao a te" disse il poliziotto passandosi una mano tra i capelli.
Lois lo guardò intensamente.
"Non c'è bisogno di essere così tesi. Procediamo con calma, ok?" Disse il meccanico dirigendosi verso un paio di macchine, tra cui la sua.
Eccola lì la sua jeep decapottabile rossa.
Ogni volta che la guardava Talbott si chiedeva come avesse fatto a comprarla. Poi si ricordò che in quella macchina c'erano soldi provenienti da tre mesi di stipendio, più i soldi dell'eredità dei genitori e un aiuto da parte dei nonni.
Si sentiva uno schifo ad aver usato i soldi dell'eredità dei genitori per un'auto. Ma Talbott non era sicuro mai di nulla nella vita, tranne che dopo il diploma sarebbe entrato in Accademia di Polizia e che si sarebbe comprato una Jeep. In realtà la Jeep gli ricordava suo padre. Talbott aveva desiderato ardentemente la macchina, ma per pagare delle spese i nonni l'avevano venduta.
"Eccola qui" disse Lois indicando la macchina con un sorriso.
Talbott sorrise e accarezzò la carrozzeria con la mano.
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~Drarry~ Lifeguard
Fanfiction⭐COMPLETA⭐ TRAMA: Harry Potter è un padre single di trentaquattro anni. Draco Malfoy è un ragazzo di ventitre, che si ritrova dalla sera alla mattina a lavorare come bagnino per la spiaggia di Paradise come punizione dopo aver sfasciato la macchina...