27. RESTARE

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LUNEDÌ 17 OTTOBRE


Draco era sul treno da un'ora e mezza. Guardava fuori dal finestrino il paesaggio ancora buio. Voleva arrivare a Paradise il più presto possibile, voleva chiedere scusa ad Harry, pregando che l'uomo lo ascoltasse prima di cacciarlo via una volta per tutte.

Draco sollevò la testa, fissando preoccupato le valige che si era portato dietro. Aveva messo dentro tutta la sua vita, pronto a viverne una del tutto nuova a Paradise, accanto ad Harry e James.

Stava tornando per restare. Stava tornando per vivere una nuova vita, con nuovi amici e nuove avventure.

Avventure delle quali era terrorizzato completamente. Aveva finalmente letto  il programma elettorale preparato dai ragazzi e anche se ci capiva poco, gli piaceva. Quindi oltre a riprendersi Harry e James, Draco voleva provarci e candidarsi a sindaco contro sua nonna Drusilla.

Sperava che la gente potesse davvero apprezzare le sue proposte. Magari non era bravo con la politica, non si era mai interessato prima, ma sapeva che quello che voleva proporre si poteva realizzare. Voleva migliorare quel posto, renderlo più bello e permettere agli abitanti di avere dello svago.

Grazie a suo padre, stava per mettersi in contatto con una ditta di costruzioni a cui avrebbe esposto il suo progetto per creare un centro commerciale e zone verdi e parchi dove passare il tempo, con giochi per bambini.

Il programma era davvero ben fatto e Draco stava cominciando a crederci veramente. Doveva solo sperare di trovare Harry disponibile ad ascoltarlo.

Prese le cuffie dalla tasca della giacca e se le portò alle orecchie, fissando il paesaggio che scorreva davanti ai suoi occhi. Il pensiero di rivedere i ragazzi lo rallegrava, sapeva che loro lo avevano già perdonato, ma Harry restava sempre il problema numero uno.

Aveva paura di Harry, aveva paura di provare quei sentimenti così nuovi e così totalmente spaventosi.

L'amore faceva paura?

Harry gli faceva paura fino a quel punto?

Draco prese il cellulare e fissò il blocco schermo. Alla fine aveva deciso di mettere la foto che gli aveva mandato Wally, quella che li vedeva passeggiare sulla spiaggia uno accanto all'altro, con Harry che lo fissava intensamente.

Tutti gli avevano detto che Harry stava male da quando Draco se n'era andato, tutti gli avevano assicurato che era innamorato. Draco si era fidato di Lois e di quello che aveva detto anche ai suoi genitori. Sicuramente Talbott sapeva qualcosa in più e se il meccanico aveva confermato che Harry era innamorato, significava che quella era la verità.

Draco ne era in parte felice, ma il fatto che Harry lo amasse non era la prova che lo avrebbe perdonato una volta visto.

Un quarto d'ora prima dell'arrivo in stazione, ricevette una chiamata da parte di Talbott.

"Sono già in stazione, sul binario. Ti sto aspettando" gli aveva detto il poliziotto e Draco prese un respiro profondo.

"Grazie per tutto quello che stai facendo, forse non lo merito..."

"Stai per rendere felicissimo il mio migliore amico. Non potevo non aiutarvi..." Disse il poliziotto mentre Draco sentiva la voce automatica annunciare l'arrivo del suo treno entro pochi minuti.

Draco prese un respiro profondo.

"Spero serva a qualcosa tutto questo..."

"Hey, non è che ci stai ripensando?"

Draco sorrise.

"Assolutamente. Ormai ho deciso. Voglio vivere a Paradise. Sto arrivando per restarci. Ma tu... Mi confermi che Harry mi ama? Che non mi sono inventato tutto? Magari arrivo e lui mi dice che non mi ama e che non serviva che tornassi.." Draco si portò una mano tra i capelli, preoccupato.

~Drarry~ LifeguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora