Capitolo 64

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"Capitano Wilson, è sicuro di volere due abeti?" chiese scettica la signora Smith, alzando un sopracciglio e portandosi le mani sui fianchi.

"Sicurissimo" rispose Dave senza esitare.

Aveva deciso che quello doveva essere un Natale speciale. Dopo aver fatto rivivere a Emily la magia del loro matrimonio, desiderava regalarle anche quella del Natale precedente che, a causa di Andrew Castillo, non avevano potuto trascorrere insieme. Perciò aveva bisogno di due alberi: uno per il passato e l'altro per il presente.

Di fronte alla sua risolutezza la signora Smith si arrese e l'aiutò a caricare gli abeti sul pick-up.

A casa lo aspettava il generale Carter, insieme a Tommy, mentre Emily era andata in città a fare acquisti.

Avrebbe approfittato della sua assenza per decorare gli alberi, e già si pregustava la sua espressione incredula: era così facile renderla felice!

Aveva anche "rispolverato" i maglioni con le renne e se lei avesse opposto resistenza nell'indossare il suo, non aveva dubbi che sarebbe riuscito a farle cambiare idea, anzi, quasi quasi, ci sperava ricordando com'era finita l'altra volta...

---°---

Emily era al settimo cielo: non poteva sperare in un regalo migliore da fare a Dave per Natale!

Gli aveva detto di voler andare in città per delle compere, ma, in realtà, voleva avere conferma del test di gravidanza che aveva fatto alcuni giorni prima. Così aveva preso appuntamento con il suo medico, si era sottoposta a tutte le analisi e i controlli di routine e ora, con il referto positivo tra le mani, stava tornando a casa.

Quando aprì la porta d'ingresso rimase un attimo sulla soglia ad ascoltare quei suoni che per lei erano diventati sinonimi di famiglia: la risata baritonale del generale Carter, i gridolini di protesta di Tommy e i finti rimproveri di Dave. In quei momenti si sentiva grata alla vita!

"Sono tornata" gridò, mentre si toglieva le scarpe.

"Chiudi gli occhi e rimani dove sei" le ordinò Dave.

Ubbidì e rimase in attesa, finché lui la raggiunse e, dopo averle lasciato un delicato bacio sulle labbra, la condusse in soggiorno.

"Ecco, adesso puoi aprirli."

Ubbidì di nuovo, soffocando un grido di stupore alla vista dei due alberi di Natale perfettamente decorati e illuminati da una miriade di piccole luci colorate.

"Sono bellissimi... Ma perché due?" chiese.

"Perché abbiamo un Natale da recuperare" rispose Dave guardandola sorridente.

"Tu sei pazzo!"

"Sì, pazzo di te!"

---°---

Arrivò la vigilia di Natale e Dave ed Emily, dopo aver trascorso tutta la giornata con gli amici e la famiglia, finalmente si ritrovarono soli, esattamente come due anni prima.

"Come ti senti?" le chiese premuroso Dave.

"Sto bene e sono felice... E tutto questo grazie a te!"

"Ottimo! Però per rendere questo Natale davvero perfetto manca ancora una cosa..."

"Cosa?"

"Devi mettere questo..." e le mostrò il maglione con la renna ricamata.

Lei sgranò gli occhi: "Non dirmi che due anni fa ho avuto il coraggio d'indossarlo, perché non ci credo!"

"Beh in effetti ho dovuto faticare non poco per convincerti, ma alla fine ci sono riuscito" le rispose sornione.

"Ah sì?! E quali argomenti avresti usato?"

Lui le lanciò uno sguardo malizioso che diceva tutto. "Il mio fascino, ad esempio e poi questo..." sussurrò attirandola verso di sé e baciandola sensualmente nell'incavo del collo, dove lei era particolarmente sensibile.

Sentì che il suo respiro si faceva più ansante, tuttavia opponeva ancora una certa resistenza, così cominciò ad accarezzarle la schiena.

"Non vuoi prima sapere qual è il mio regalo per te?" la sentì dire.

"Mi hai fatto un regalo?!"

"Certo!" poi si scostò leggermente da lui e, guardandolo negli occhi, concluse "ma per scartarlo dovrai aspettare nove mesi..."

"Come nov __!" si interruppe bruscamente quando capì il significato intrinseco di quelle parole. Aggrottò la fronte, ma durò un attimo perché subito uno splendido sorriso comparve sul suo viso.

"Mi stai dicendo che sei incinta?!"

Emily fece cenno di sì con la testa, troppo emozionata per parlare. Lui allora la sollevò tra le braccia, facendola volteggiare attorno a sé, ripetendole che l'amava. Poi la rimise a terra e poggiando la fronte alla sua le disse: "Sai cosa credo? Che questo bambino rappresenti un nuovo inizio per te, per noi, per la nostra famiglia e non vedo l'ora di creare con lui dei nuovi ricordi da conservare per sempre nel cuore!"

IDENTITA' NEGATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora