"È un piacere rivederti", disse l'agente Donovan stringendo la mano di Dave ed entrando in casa.
"Anche per me, ma avrei preferito che le circostanze fossero diverse."
Jane si guardò attorno. Non conosceva bene Dave, avendo lavorato con lui solo in occasione del processo Foster, quando lo aveva aiutato a portare in salvo Emily, ma lo stimava e si fidava ciecamente del giudizio del generale Carter. Per questo non aveva esitato un attimo quando lui le aveva chiesto il suo aiuto. Le aveva spiegato sommariamente quello che era accaduto, ma ora voleva avere tutti i dettagli.
"Non ti nascondo di essere rimasta molto sorpresa nell'apprendere che hai sposato la figlia di Aaron..."
Dave alzò un sopracciglio e lei si spiegò meglio.
"Be' non puoi negare che sia professionale..."
"Io ed Emily ci siamo semplicemente innamorati, non c'è stato nulla di premeditato, se è questo a cui alludi... E in ogni caso non ci siamo mai visti mentre lei era sotto protezione. Ci siamo ritrovati molto tempo dopo, in maniera del tutto casuale..."
"E avete capito che vi amavate ancora, non è così?"
"Esattamente..."
"Molto romantico!" commentò sprezzante Jane, rammentando che l'esperienza che aveva lei dell'amore era tutt'altro che romantica. Non che non ci avesse creduto, ma poi aveva sorpreso il suo compagno a letto con la sua migliore amica e allora tutte le sue fantasie, i suoi sogni era svaniti e lei si era gettata anima e corpo nel lavoro, concentrandosi su un solo obiettivo: la realizzazione di se stessa.
"Scusami, non avrei dovuto" disse, rendendosi conto di essere stata scortese.
"Non fa niente" la rassicurò Dave "tutto sommato un fondo di verità nelle tue parole c'è."
"D'accordo, ricominciamo... Perché pensi che dietro a tutto questo ci sia Andrew Castillo?"
Dave invitò Jane a guardare le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza.
"Come puoi vedere, Emily è in compagnia di un uomo e io sono sicurissimo che si tratti di Castillo" disse.
Jane avvicinò il volto allo schermo del PC per vedere meglio.
"Se non hai nulla in contrario porterò la registrazione in laboratorio per vedere cosa riusciamo a tirarne fuori... Ma sei certo che non si sia allontanata di sua spontanea volontà?"
Dave scosse la testa: "Assolutamente! In primo luogo non avrebbe mai lasciato solo Tommy. Lo avrebbe portato con sé o lasciato ai vicini... E mi avrebbe avvertito, su questo non ho alcun dubbio!"
"Ti credo!... Ma perché? Cosa spera di ottenere Castillo dal rapimento di Emily?"
Dave si strinse nelle spalle: "Non lo so... Ma potrebbe trattarsi anche di semplice vendetta. Sai occhio per occhio, dente per dente..."
Jane lo guardò pensierosa: "Può darsi... Ma c'è un'altra cosa che non mi spiego: come ha fatto a trovarla? Chi sapeva, oltre a te e al generale Carter, che Ruth Gordon è in realtà Emily Foster? Come ha fatto Andrew ad arrivare fin qui?"
"Anche in questo caso non ho una risposta da darti. Abbiamo sempre fatto molta attenzione a non rivelare nessun particolare che potesse far sorgere dei sospetti..."
Le loro riflessioni furono interrotte da suono del campanello.
"Deve essere il generale Carter" disse Jane.
Dave andò ad aprire e il generale, scuro in volto, fece il suo ingresso.
"Forza, aggiornatemi su ciò che è accaduto" li esortò.
Fu Dave a parlare e a riassumere brevemente i fatti.
"E il bambino dov'è?" chiese ancora.
"Lui sta bene. E' a casa di Julie in questo momento. I suoi genitori si sono offerti di occuparsene per questa notte."
"Bene! Domani ci raggiungerà tua madre..." disse ancora il generale che senza neppure accorgersene era passato a dargli del tu.
"Mia madre?!" esclamò sorpreso Dave.
"Sì! L'ho avvertita io, pensando che tu non l'avresti fatto."
Dave avvertì distintamente una nota di rimprovero nella voce di Carter, ma preferì non ribattere e l'altro continuò. "Hai bisogno di qualcuno che stia vicino a Tommy, che lo accudisca finché non ritroviamo Emily... e che si occupi anche di te. Non puoi pensare di fare tutto da solo."
Dave guardò Jane che fece un cenno di assenso con la testa a significare che era pienamente d'accordo con quello che era stato appena detto.
"D'accordo, se questo può aiutare a riportare prima a casa Emily, va bene."
Ormai si era fatto tardi e per quanto fosse difficile ammetterlo non c'era più nulla che potessero fare.
Jane si congedò, portando con sé una copia della registrazione che l'indomani avrebbe fatto analizzare per vedere se potevano ricavarne qualche indizio utile.
Il generale, invece, decise di passare lì il resto della notte. Non voleva lasciare solo Dave, che sapeva si stava torturando e incolpando, senza una valida ragione, per quello che era accaduto.
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IDENTITA' NEGATA
RomancePossiamo cambiare nome, città, lavoro, ma il passato ci seguirà ovunque e nel caso di Emily i ricordi saranno la sua ancora di salvezza, quando dovrà abbandonare tutto e rinunciare a lui, a Dave... Disponibile come audio libro al seguente link: ht...