𝓙𝓸𝓻𝓭𝓪𝓷Ero stufo della mia vita, stufo marcio di tutte quelle facce idiote che mi circondavano.
Il potere di un cognome condizionava qualsiasi rapporto umano che intraprendevo.
Hale.
Una condanna eterna.
Sinonimo di potere per noi, sventura, rabbia e dolore per gli altri.
Negli anni precedenti avevo dato spettacolo di me stesso.
Avevo portato a letto molte ragazze, avevo giocato con le vite degli altri, avevo distrutto sogni solo per il mio compiacimento personale e avevo afferrato occasioni imperdibili senza farmi alcuno scrupolo.
Nella Every High school ero conosciuto come il Quarterback, il ribelle, il figlio di Hellen e William Hale, l'erede multimilionario...il diavolo.
I sedici anni erano stati gli anni peggiori. Dove avevo creato la mia supremazia.
Le mie regole.
Ero sprofondato, per poi ritrovare me stesso solo adesso, dopo due anni. Gli anni del demone d'oro, li chiamavano. Qui, a scuola, la regola era semplice.
Se eri povero venivi maltrattato e bullizzato, perseguitato con comune accordo dai figli delle famiglie più ricche. Le cinque famiglie.
Se eri ricco invece, venivi visto come una nuova opportunità. Un nuovo spiragli di luce per evadere dalla monotonia.
E io, dal mio canto, non reggevo più a questa cattiveria gratuita.
Avrei fatto di tutto per cambiare le regole da me imposte, dovevo solo trovare il modo.
Jordan, il ragazzo dai mille volti.
Non ero affatto il classico ragazzo per bene. Ero quello che chiamereste impostore, complicazione e anche figlio degenere.
Quella mattina mi ero svegliato energico. Sapere che per me era l'ultimo anno rendeva tutto più sopportabile.
«Livia, chiedi a Jeremy se mi porta all'ingresso la moto?» dissi vedendola passare.
Livia era la mia domestica personale, in realtà era il surrogato di madre che mi aveva accompagnato negli anni peggiori. Denominarla domestica personale era il modo di classificarla di mia madre, ma per me era l'unica a meritarsi il meglio dalla vita.
«Jordan, ti prenderai un accidente! Ancora in moto a Dicembre?» Comparve con la giacca nelle mani e con il viso preoccupato.
«Liv, tranquilla ho la pelle dura e poi siamo a New Orleans, non esiste il freddo qui» gli feci un sorrisetto furbo. Era abituata al fatto che io non le dessi ascolto. Mi guardai la rosa sul braccio e per un istante mi persi fra i miei pensieri.
Quella ragazza aveva continuato a fissarla così insistentemente che quando ero arrivato a casa ero rimasto ore a cercarne un motivo, perdendomi completamente in vani ragionamenti.
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𝐺𝑜𝑜𝑑 𝑡h𝑖𝑛𝑔𝑠 𝑁𝑒𝑣𝑒𝑟 𝐻𝑎𝑝𝑝𝑒𝑛- 𝐽𝑜𝑟𝑑𝑎𝑛
Romance[COMPLETA] Gli Hale hanno il dominio su tutta New Orleans. Jordan Hale, il Quarterback della famosa Every High school ha un obbiettivo, distruggere le regole del cerchio nero che ha, due anni prima, creato per sfuggire al dolore di una ferita profo...