[COMPLETA] Gli Hale hanno il dominio su tutta New Orleans.
Jordan Hale, il Quarterback della famosa Every High school ha un obbiettivo, distruggere le regole del cerchio nero che ha, due anni prima, creato per sfuggire al dolore di una ferita profo...
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𝓙𝓸𝓻𝓭𝓪𝓷
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«Se non fosse una cosa seria stai pur certo che non ti avrei chiamato» il mio migliore amico sembrava freddo come il ghiaccio «puoi arrabbiarti quanto cazzo ti pare quando sarai qui, ma ti chiedo solo questo. Aiutami.Stanno arrivando a Londra anche gli altri.»
«Come posso aiutarti?» finalmente uno spiraglio di luce nella sua voce dura. «Ti spiegherò tutto appena arriverai qui da me» ero nervoso. Non riuscivo più a controllare nessun muscolo del corpo. Da ore ormai andavo avanti e indietro senza sosta.
Erano passati giorni da quando avevo acconsentito a tenere lontano la mia gente, la mia famiglia, ora che lo ascoltavo con un tono così deluso sapevo di certo che era difficile concepire un concetto di giusto o sbagliato. Lo facevo per tutti, mi ero detto, ma no. Sapevo che era solo un pensiero egoistico quello di escluderli dalla mia vita senza neanche provare a liberarmi. Potevo fare molto, ma avevo fatto poco. Avevo accettato le regole senza cambiarne nemmeno una virgola e questo non mi sarebbe stato perdonato facilmente, ne ero certo.
Mi avrebbe mai perdonato per averlo abbandonato senza dire nulla? Una domanda alla quale non c'era risposta sicura.
Era troppo forte il desiderio di vederli tutti, ma con tacito accordo avevo promesso di dedicarmi solo alla riuscita di questo nuovo obbiettivo, dando modo a Hellen di rasserenarsi, così facendo li avevo obbligati a pensare male e a dubitare della nostra amicizia. «Parto oggi» disse infine. Sentii quasi per caso una voce. Non mi ero soffermato a pensare se fosse impegnato o meno. Di certo quella vicino a lui era lei. Erano insieme. Potevo immaginarlo, eppure quella fitta penetrate al petto non era scomparsa, sentirla la faceva sentire solo più forte nel petto.
"Tanto vicina quanto lontana"
Attaccai cercando di mantenere la calma, quella che mi era rimasta almeno. Era successo tutto in fretta. Ormai, la pace nella mia vita non sembrava potermi appartenere. Nel mondo, se avessi lasciato una traccia indelebile e qualcuno avesse chiesto quale fosse l'origine di quel solco, avrei risposto l'infelicità nell'essere nato in gabbia. Tutto sembrava essermi stato negato fin da piccolo.
