10. 𝐼𝑛 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑡𝑢𝑚𝑖

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𝓐𝓻𝔂𝓪

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𝓐𝓻𝔂𝓪

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Osservai, incredula la scena che mi si presentava davanti

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Osservai, incredula la scena che mi si presentava davanti. Un ragazzo mangiato dall'odio e dalla vendetta. Brutale digrignava i denti. Non volevo guardare. Cose brutte sarebbero successe se qualcuno non lo fermava. Ma chi poteva?

Attendeva i suoi bersagli come un cecchino.

Li guardava e sorrideva, mentre all'interno si era scatenato il caos.
Eravamo bloccati dietro alla vettura che ci nascondeva. Anche se avessimo voluto andare via, non avremmo potuto.

L'auto di Jordan bloccava l'uscita che era a senso unico.

Ci limitammo a nasconderci e ad aspettare che quell' assurdità finisse.
D'un tratto uno di quelli che sembrava più grande, uscì fuori. Deciso ad affrontare Jordan.
«Amico siamo in quattro. Cosa vorresti fare?»
"Andiamo ma sono seri?"

Si fece forza, ma si vedeva che era terrorizzato. Avevano come noi visto le cazzottiere e la mazza da baseball. Sapevano in cuor proprio di essere nella merda più totale.

«Andiamo, non ci credi neanche tu. Riuscirei a fracassarvi tutti e quattro solo e senza ausilio di nessuno» fece un passo avanti «sento già il frangersi delle vostre ossa contro la mia adorata mazza e già godo sapendo che poi non mi romperete più i ciglioni» Aveva determinazione nel suo sguardo. Uno sguardo che metteva i brividi. Sembrava essere veramente un'altra persona.
«Ragazzini. Basta mettersi due cose alle mani e portare in mezzo alle gambe un bastone per sentirsi uomini» Lo stava sfidando quello grosso che era uscito pochi istanti dopo.
«Hai anche il coraggio di chiamarmi ragazzino.»

𝐺𝑜𝑜𝑑 𝑡h𝑖𝑛𝑔𝑠 𝑁𝑒𝑣𝑒𝑟 𝐻𝑎𝑝𝑝𝑒𝑛- 𝐽𝑜𝑟𝑑𝑎𝑛 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora