𝓛𝓪 𝓵𝓲𝓫𝓮𝓻𝓽𝓪' 𝓷𝓸𝓷 𝓹𝓾𝓸' 𝓮𝓼𝓼𝓮𝓻𝓮 𝓭𝓪𝓽𝓪; 𝓬𝓱𝓲 𝓿𝓾𝓸𝓵𝓮 𝓵𝓪 𝓵𝓲𝓫𝓮𝓻𝓽𝓪' 𝓭𝓮𝓿𝓮 𝓹𝓻𝓮𝓷𝓭𝓮𝓻𝓵𝓪, 𝓮𝓭 𝓸𝓰𝓷𝓾𝓷𝓸 𝓭𝓲 𝓷𝓸𝓲 𝓭𝓲𝓿𝓮𝓷𝓽𝓪 𝓵𝓲𝓫𝓮𝓻𝓸 𝓷𝓮𝓵 𝓶𝓸𝓶𝓮𝓷𝓽𝓸 𝓲𝓷 𝓬𝓾𝓲 𝓿𝓾𝓸𝓵𝓮 𝓮𝓼𝓼𝓮𝓻𝓵𝓸.
𝓙𝓪𝓶𝓮𝓼 𝓜𝓪𝓻𝓴 𝓑𝓪𝓵𝓭𝔀𝓲𝓷𝓐𝓻𝔂𝓪
Il giorno dopo la festa alla quale ero scappata inciampando fra dubbi e domande, tornai a scuola.
L'aula di francese era piena delle facce stanche e stressate dei suoi studenti.
Tiffany e Brenna continuavano a chiacchierare indisturbate.Le sentivo con il loro vociare, lamentarsi di non essere state invitate al party degli Hale, non si spiegavano il motivo dato che provenivano da famiglie influenti. Provai a dare una spiegazione logica al loro vociare. Jordan a detta di Hayden, aveva messo delle regole, non avrebbe avuto problemi. Nessuno della scuola doveva partecipare.
Lamentavano la falsità del matrimonio di Jordan con una straniera. Così la chiamavano, Evelyn.
Sghignazzavano al solo voltarsi dalla mia parte.
Era una cosa inopportuna, ma facevo finta di non sentire. Avevo ben altro a cui pensare.
Mi era stata data un'alternativa al dramma che mi affliggeva.
«Io, te e il mare che ne dici? Concediti un po' di normalità.» Hayden era stato chiaro. Era ora di andare avanti.
Erano state poche settimane, ma era stato tutto così travolgente.Un ragazzo dai colori cupi aveva stravolto la mia quiete.
«Tre giorni dici?» chiesi sedendomi su di una delle panchine fuori dalla serra.
«Si, ti farà bene. Te lo assicuro»
Hayden mi si sedette accanto, con la mano mi trattenne la gamba che non smetteva di fare su e giù dall'agitazione.«Vorrei solo poter dire di non essermi innamorata follemente di uno sconosciuto. Credimi. Stento a credere anche solo che sto pronunciando queste parole» tirai su un po' il vestito dando modo alle gambe di salire verso il mio petto.
Mi rannicchiai cercando un po' di conforto.Mi sentivo così piccola.
«Fallo» non capii il senso di quell'unica parola.
Però aveva sortito un effetto a comando.
Le spalle iniziarono a tremare, sentivo gli occhi gonfi di lacrime e dunque scoppiai.
Rimasimo lì per un lungo tempo,
Soli, con la consapevolezza che il mondo stava comunque scorrendo incessante fra la felicità e la tristezza e io non sapevo ancora qual era il posto che mi spettava, se in una o nell'altra.«Mi sento sfortunata. Potevo avere una vita normale e invece, ho incontrato Jordan senza neanche desiderare nessuno nella mia vita» dissi sentendomi picchiettare ripetutamente con le dita sulla schiena, con un tocco che dava conforto.
«Dicono che chi ha tanta sfortuna si possa aspettare di ricevere altrettanta fortuna.»
«Dubito possa accadere in un lasso di tempo così breve.»
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𝐺𝑜𝑜𝑑 𝑡h𝑖𝑛𝑔𝑠 𝑁𝑒𝑣𝑒𝑟 𝐻𝑎𝑝𝑝𝑒𝑛- 𝐽𝑜𝑟𝑑𝑎𝑛
Romance[COMPLETA] Gli Hale hanno il dominio su tutta New Orleans. Jordan Hale, il Quarterback della famosa Every High school ha un obbiettivo, distruggere le regole del cerchio nero che ha, due anni prima, creato per sfuggire al dolore di una ferita profo...