45. 𝐼𝑙 𝑟𝑖𝑓𝑖𝑢𝑡𝑜 è 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑎

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"𝓢𝓮 𝓽𝓾 𝓼𝓪𝓹𝓮𝓼𝓼𝓲 𝓬𝓲ò 𝓬𝓱𝓮 𝓵𝓪 𝓽𝓾𝓪 𝓻𝓪𝓫𝓫𝓲𝓪 𝓽𝓲 𝓼𝓽𝓪 𝓯𝓪𝓬𝓮𝓷𝓭𝓸, 𝓯𝓾𝓰𝓰𝓲𝓻𝓮𝓼𝓽𝓲 𝓭𝓪 𝓵𝓮𝓲 𝓬𝓸𝓶𝓮 𝓭𝓪𝓵 𝓹𝓮𝓰𝓰𝓲𝓸𝓻 𝓿𝓮𝓵𝓮𝓷𝓸

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"𝓢𝓮 𝓽𝓾 𝓼𝓪𝓹𝓮𝓼𝓼𝓲 𝓬𝓲ò 𝓬𝓱𝓮 𝓵𝓪 𝓽𝓾𝓪 𝓻𝓪𝓫𝓫𝓲𝓪 𝓽𝓲 𝓼𝓽𝓪 𝓯𝓪𝓬𝓮𝓷𝓭𝓸, 𝓯𝓾𝓰𝓰𝓲𝓻𝓮𝓼𝓽𝓲 𝓭𝓪 𝓵𝓮𝓲 𝓬𝓸𝓶𝓮 𝓭𝓪𝓵 𝓹𝓮𝓰𝓰𝓲𝓸𝓻 𝓿𝓮𝓵𝓮𝓷𝓸 ."
𝓑𝓾𝓭𝓭𝓱𝓪

𝓙𝓸𝓻𝓭𝓪𝓷

Quando Arya, la ragazza della duecento undici aveva lasciato la mia stanza quella notte, dopo aver parlato con il dottore e aver provato a riposare, aveva lasciato in me la curiosità inverosimile di capire chi fosse

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Quando Arya, la ragazza della duecento undici aveva lasciato la mia stanza quella notte, dopo aver parlato con il dottore e aver provato a riposare, aveva lasciato in me la curiosità inverosimile di capire chi fosse. La seguii vedendola nel corridoio.

Era ignara del fatto che avessi sentito la sua presenza nel sonno e per questo motivo ero rimasto immobile senza muovere un muscolo per capire cosa ci facesse lì accanto al mio letto.

Mi aveva tenuto per mano per un lungo tempo.

Aveva canticchiato, aveva sospirato,ma non aveva mai aperto bocca.

Rimanendo muta fra il silenzio del piano e il rumore dei macchinari alla quale ancora ero attaccato.

Facendomi sentire solo il suo tocco.

Avevo assaporato la sensazione di calore del suo palmo dentro al mio.

Avrei dovuto svegliarmi e urlarle di andare via, ma mi scoprii a desiderare che continuasse a rimanere lì, vicino.

La guardai camminare lentamente appoggiata al muro, trascinando la spalla per tutta la sua superficie.

Quando l'avevo seguita lo avevo fatto principalmente per assicurarmi che arrivasse alla sua stanza senza strane deviazioni, e in parte perché ero scosso da tutto quello che mi era precedentemente stato detto nella sala riunioni dei medici.

Volevo trovare un appiglio per tornare in possesso della mia mente.

Lei era forse la chiave di tutto.
Ero quasi certo che fosse così.

𝐺𝑜𝑜𝑑 𝑡h𝑖𝑛𝑔𝑠 𝑁𝑒𝑣𝑒𝑟 𝐻𝑎𝑝𝑝𝑒𝑛- 𝐽𝑜𝑟𝑑𝑎𝑛 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora