34. 𝑁𝑜𝑛 𝑚𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎

124 14 1
                                    

𝓙𝓸𝓻𝓭𝓪𝓷

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.



𝓙𝓸𝓻𝓭𝓪𝓷

Versai il caffè fumante nella tazza e cominciai a camminai senza fretta fino al tavolo di cristallo, che guardava verso il giardino sul retro immaginando quanto fosse vasta la capitale

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Versai il caffè fumante nella tazza e cominciai a camminai senza fretta fino al tavolo di cristallo, che guardava verso il giardino sul retro immaginando quanto fosse vasta la capitale.

Avevamo cambiato posizione, non ero più chiuso in quella camera d'Hotel, ero in un'altra prigione, una più personale, più famigliare.

La camera d'hotel era una sistemazione momentanea. Questa villa a Londra invece era appartenuta a mio nonno e successivamente ottenuta da mia madre. Era enorme anche per me che amavo sentire gli spazi circondarmi.

Era situata su una strada ambita nel cuore di Highgate. Una casa di famiglia su misura con alloggi disposti prevalentemente su tre piani.

Il lussuoso ingresso di questa splendida casa, disponeva anche di un ascensore in vetro, così da facilitare la mia pigrizia.

Dall'imponente ingresso, si accedeva al soggiorno e sala da pranzo che si affacciava sul magnifico parco.

Al primo piano si trovava la mia camera con bagno, altre quattro camere, ciascuna con bagno privato, mentre all'ultimo piano si trovava un magnifico ufficio con vista panoramica, sui giardini e oltre Hampstead Heath.

Avevo anche la piscina che affacciava sul giardino, mentre dietro c'erano le strutture termali complete, alla quale mia madre teneva particolarmente.

C'era anche una palestra ben fornita con anche una sala da biliardo.

La casetta del personale che stava accanto al Villa si estendeva per circa 4.400 piedi.

La sala era stata addobbata, per indire una riunione straordinaria quella giornata. Avrebbero spiegato la situazione della Hale e i tentativi che sarebbero stati presi in mano dal sottoscritto.

C'era un pianoforte sul lato di destra scendendo dalle scale.

Mi ero diretto proprio lì.

𝐺𝑜𝑜𝑑 𝑡h𝑖𝑛𝑔𝑠 𝑁𝑒𝑣𝑒𝑟 𝐻𝑎𝑝𝑝𝑒𝑛- 𝐽𝑜𝑟𝑑𝑎𝑛 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora