Capitolo 10 - La tempesta

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Punto di vista di Hermione

È l'alba. Il cielo è grigio. L'erba sotto i piedi nudi punge un po'. Sono fuori a passeggiare nervosamente, ancora in pigiama, da diversi minuti! Lui dorme tranquillo nella sua stanza, ignaro del mio cupo stato d'animo. L' incubo è stato orribile! Il professor Piton stava facendo l'amore con me, ma poi il suo volto è diventato quello di Lucius Malfoy! Le lacrime ridiscendono. Mi prenderò una pausa dalla terapia. Ci stiamo avvicinando troppo al momento cruciale, e io non sono pronta! Avvolgo le braccia intorno a me. Sento freddo. Sicuramente pioverà. Meglio rientrare. Mi incammino. Apro la porta di casa. Ma ... il professore è qui, in piedi davanti al camino! Fissa le fiamme in silenzio. Indossa il pigiama come me. Cosa accade?!

"Tutto bene professore?"

"No."

Risponde con voce roca. Continua a guardare il fuoco.

"Cos'è successo?!"

Chiedo allarmata andando accanto a lui. Volta la testa e mi osserva. Ha le lacrime agli occhi.

"Ho sentito una voce chiamarmi dal camino. Ma non era Albus. Sono subito sceso. Alastor Moody doveva informarmi."

"Informarla di cosa?"

"Albus ... ."

La sua voce si strozza. Dio. È successo qualcosa a Silente?!

"Albus è in coma Granger. È stato avvelenato."

Oh no.

"Avvelenato da chi?!"

"Un nuovo membro si è unito all'ordine della fenice, circa una settimana fa. In realtà quel bastardo è fedele al signore oscuro. Ricevette l'ordine di eliminare Albus."

"Che canaglia, ma il preside e sopravvissuto!"

"Sì, grazie alla sua vasta conoscenza, ha riconosciuto subito il sapore del veleno nel vino. Ma la piccola quantità ingerita, è stata sufficiente per mandarlo in coma."

"Gli hanno somministrato l' antitodo?"

"No. È un veleno per cui non esiste antitodo. Dobbiamo sperare che un giorno si svegli."

Piango senza sosta.

"Non ti ho detto una cosa importante Granger ... quel figlio di puttana, è l' auror che ti tradì consegnandoti a Lucius."

Sono sbalordita.

"Lo ha confessato sotto veritaserum."

"Vorrei poterlo uccidere! Lo odio con tutte le mie forze in questo momento, per ciò che ha fatto a me e Silente!"

Ghigna.

"Beh Granger, ho paura che dovrai metterti in fila. Molti vogliono la sua pelle."

Si volta e va a sedersi sul divano piegandosi su se stesso. Porta entrambe le mani alla testa. Mi siedo accanto a lui. Poggio una mano sulla sua spalla.

"Non si disperi così. Il preside si sveglierà presto. Ne sono certa."

Alza la testa e mi guarda con ... odio?
Perchè?

"Va via Granger, lasciami solo."

"Ma professor ... ."

Si alza subito in piedi.

"Non voglio nessuno intorno! È chiedere troppo?! Sparisci per un paio d'ore!"

Non dovrebbe urlarmi contro, ma capisco che è un momento difficile. Farò come vuole.

"Va bene. La lascio solo."

Mi dirigo verso le scale. Le salgo ma mi fermo al terzo gradino. Si è risieduto sul divano. Di nuovo la testa tra le mani. Sta piangendo. Con la tristezza nel cuore, mi dirigo verso la mia camera.

Rinascere [Snamione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora