" Vendette ed edizioni straordinarie"(Avvertenze)

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ATTENZIONE: IL CAPITOLO CONTIENE SCENE DI VIOLENZA ED UN LINGUAGGIO INAPPROPRIATO"


"Come l'hai chiamato?" Mitsui, attento e sospettoso, portandosi appresso l'attenzione degli altri due commensali, non aveva dato tregua al rossino, tartassandolo fino allo sfinimento e, costringendolo così ad arrovellarsi il cervello per poter fornire una scusa valida e credibile.

"C...cosa? Come?" si era maledetto Hanamichi, insultando la sua ingenuità e l'incapacità di riflettere prima di parlare.

"Kaede! Kaede! E da quando, sentiamo.... Mister polo nord sarebbe diventato pucci pucci Kaede?" lo aveva preso in giro bonariamente Hisashi scoppiando in una sonora risata.

"Hai appena scoperto di avere una cotta per Rukawa e già... guardati come corri con la fantasia" si era aggiunto Ryota, rincarando la dose spalleggiato dall'ex compagno di squadra.

"Bastardi!" era scoppiato Hanamichi cercando di mantenere un certo controllo ma, parlando ancora una volta a sproposito. 

"Io non sono mica come voi! Le pippe mentali non me le faccio..."

"E questo che significa?" era stata la risposta in coro dei due ragazzi a quell'affermazione così criptica.

In quel momento Hanamichi avrebbe voluto solo scappare, lasciare lì tutti e tre a seguire i loro pensieri, ricamare sulle congetture più assurde e, lasciarsi alle spalle quella dannata situazione scomoda ed imbarazzante.

"Adesso piantatela imbecilli" il tono autoritario di Kogure li aveva zittiti tutti e tre permettendo così il numero dieci di riprendere fiato e ragionare un attimo sul da farsi. "Vi ricordo che siamo venuti qui con l'intento di sostenere Hanamichi, non di prenderlo in giro e metterlo in difficoltà" continuò il ragazzo gelando all'istante con il solo potere dello sguardo il fidanzato ed il playmaker.

"Hanamichi è libero di chiamare Rukawa in qualsiasi modo ritiene più opportuno. Basta solo che..." addolcì il tono rivolgendo tutta l'attenzione al numero dieci "Stia attento solo a non soffrire troppo..."

Kogure, con quell'affermazione, si mantenne piuttosto vago. A differenza degli altri due ragazzi presenti era stato più attento e vigile sulle risposte fornite dal numero dieci e, qualcosa dentro di lui gli aveva fatto sospettare che il rossino nascondesse un segreto. Forse, come già ipotizzato da Ayako, con la quale il giovane si era confrontato quel pomeriggio, all'insaputa del suo ragazzo e del capitano della squadra, Hanamichi non era destinato a trovare un muro invalicabile d'innanzi al cuore del volpino.

Il rossino, stanco di essere l'unica attrazione di quella serata, aveva cercato di sviare il discorso, accentando di confessare di provare un piccolo interesse per il numero undici, ma negando fortemente che, quel sentimento lo avrebbe distolto da elementi più importanti della sua vita come l'avvicinarsi dei giochi interscolastici e, il volersi concentrare al meglio sia negli allenamenti che nello studio.

"Ok. Va bene ho capito. È vero, forse negli ultimi tempi ho iniziato a pensare che la volpe abbia un certo lato... come posso dire... affascinante, ma non ho nessuna intenzione di alimentare questo pensiero. Voglio solo concentrarmi sugli allenamenti e sul portare la squadra alla vittoria. Visto che sono il genio indiscusso del basket" aveva cambiato discorso Sakuragi gongolandosi com'era solito fare nelle situazioni d'imbarazzo.

"Se vabbè... cerca di arrivare puntuale agli allenamenti e non saltarne più nessuno, tanto per incominciare" era stata la risposta di rimprovero di Ryota.

"Già e cerca di non perderti troppo dietro alla visone delle chiappe di Rukawa visto che, a quanto ho sentito, continua a farti mangiare la sua polvere" ci si era messo Mitsui scoppiando a ridere e battendo il cinque con il capitano della squadra per quella battuta.

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