PIANO B

"Mogli, mariti, cioccolato, teste rosse e volpi perverse Parte 1"

(capitolo speciale di バレンタイン デー)

Due giorni a San Valentino

"Waaah!!! Naho chan guarda qua! Guarda quanto sono carini questi honmei choko a forma di cuore, peccato che il loro prezzo sia troppo alto, se non avessi utilizzato tutta la mia paga per comprare il nuovo cd degli Stray Kids, avrei potuto comprarli e donarli a Nakamura kun"

Quel grido stridulo e pieno di entusiasmo fece sobbalzare Hanamichi e Mito.

I due ragazzi, dopo un mezzo pomeriggio trascorso a bighellonare per le strade parecchio trafficate della città, avevano deciso di sostare in quel piccolo konbini situato a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Gli altri membri della Gundan, si erano congedati da loro da diverso tempo, preferendo chiudere in bellezza quel sabato tentando la sorte in una delle molte sale giochi del quartiere. Nonostante l'invito insistente da parte dei tre amici, Yohei e Sakuragi avevano rifiutato all'unisono preferendo di gran lunga investire i propri averi in una bevanda calda, seppur presa ad una delle tante macchinette all'interno del market, piuttosto che perdere quei pochi spiccioli al gioco.

"Tanto lo sanno tutti che sono abbastanza sfortunato quando si tratta di giocare a pachinko" aveva esclamato con un'aria fintamente afflitta il rossino intento nel congedarsi dagli amici "Sono già il re del basket ed il tensai dell'amore, mica posso eccellere in tutto" aveva continuato sogghignando divertito.

"Ma sentitelo, mister modestia. Sull'essere il re del basket avrei qualche obiezione da fare, semmai potresti definirti il re delle espulsioni" iniziò a sfotterlo Takamiya scoppiando a ridere.

"Esatto. Sulla questione re dell'amore poi dovremmo chiedere più informazioni a quel surgelato di Rukawa" continuò Noma spalleggiando l'amico in quella scherzosa presa in giro.

"Ben detto, se si fosse degnato di uscire con noi avremmo potuto chiedergli se la sua dolce mogliettina dai capelli rossi è davvero così devota e servizievole come dice di essere"

I tre scoppiarono in una sonora risata mentre Hanamichi sentì la rabbia montargli dentro e, senza troppe cerimonie, iniziò a caricare verso gli amici pronto a distribuire testaste a destra e manca come se fossero volantini.

"Voi.... maledetti bastardi. Adesso vi faccio passare io la voglia di ridere del tensai. Grrr!" ringhiò fra i denti.

"Ok! Ok! Adesso datevi tutti una bella calmata. Imbecilli che non siete altro. E tu Hanamichi stai fermo" Mito era intervenuto sedando gli animi, trattenendo il rossino per il colletto della maglietta e fulminando gli altri tre con uno sguardo duro e di rimprovero.

"Eh. Eh. Massi, Hanamichi lo sai no che stiamo scherzando" si erano ricreduti i tre ragazzi chiocciando all'unisono quelle che, con grandissima interpretazione, dovevano fungere da parole di scusa. "Nessuno metterebbe mai in dubbio la tua sovranità..." continuò trattenendosi dalle risa Okusu.

"Grrr. Non prendetemi per il culo..."

"Bene. Noi ce ne andiamo. Sono stanco e ho voglia di qualcosa di dolce. Voi andate pure a buttare tutti i vostri risparmi in quelle macchinette mangia soldi, mentre noi ci godremo una bella cioccolata calda con doppia panna" tagliò corto Mito scampando così il pericolo rissa.

Sentendo la parola cioccolata e panna il rossino si acquetò subito. Il suo migliore amico, non a caso, aveva volutamente catturato la sua attenzione mettendo nella stessa frase due dei suo ingredienti dolci preferiti. Così, poco dopo, i due adolescenti si erano congedati dal gruppo senza lasciarsi dietro particolari rancori.

"Grrr. Quei maledetti..." aveva continuato a sbuffare per un po' sottovoce Hanamichi camminando a passo lento verso il primo konbini ben fortino disponibile. In quel particolare momento della sua vita, il ragazzo era a corto di finanze, motivo per cui, aveva deciso, in comune accordo con Yohei, di concedersi quella delizia fuori programma usufruendo delle macchinette automatiche presenti in quasi tutti i minimarket della zona.