Epilogo

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Questo capitolo è stato scritto da : Monia Curreli

Erano ormai passati un paio di giorni dalla "sconfitta" di   Lucifero, tutti stavano  in qualche modo cercando di rimettere insieme i pezzi, non era facile specialmente per Kit, le ferite psicologiche inferte da tutto ciò che era accaduto facevano più male di quelle fisiche, ma Ty non lo lasciava solo un attimo, e quella presenza silenziosa sembrava lenire ogni cosa.

Erano seduti attorno al grande tavolo della Sala e parlavano davanti a una tazza di Tè quando la porta si spalanco lasciando entrare tre persone.

"Mark finalmente!" Julian guardò il fratello con fare accusatorio.
"Scusa se stavamo indagando per voi, certo non pensavamo che in meno di 4 giorni riuscivate a combinare tutto questo! "
Julian sorrise al fratello mentre Kieran ai avvicinò al tavolo
"Come state?"
Ty di istinto strinse la mano di Kit seduto al suo fianco, mentre Jace sorrise.
"Stiamo bene, siamo Shadohunters!"
Kieran restituì il sorriso, prendendo posto vicino alla sua nuova famiglia.

Kit si alzò all'improvviso lo sguardo fisso su Ty.
"Posso parlarti un attimo in privato?"
Ty ricambiò immediatamente lo sguardo
"Certo! Arrivo!"
Irene fece per muoversi ma Ty le accarezzo la testa intimandole di aspettarlo lì
"Coraggio andiamo!"

"Ragazzi non tardate tra poco dovremmo salutarci e vogliamo cenare tutti assieme"
Magnus alzò lo sguardo malizioso
"So che vorreste solo mangiarvi a vicenda...ma vi aspettiamo qui!"
Alec rise richiamando all'ordine il marito.

Kit e Ty camminarono per in po' in silenzio uno a fianco all'altro.
"Quindi tornerai alla Scholomance domani stesso?"
Ty sospiró pesantemente
"Già, non vorrei ma prima torno meglio è, ho perso troppe lezioni!"
Kit abbassò lo sguardo triste
"Già, perdonami, la colpa è anche mia!"
Ty gli strinse  la mano
"Non dirlo nemmeno per scherzo, la colpa è di Lucifero e basta!"
Kit rialzò lo sguardo
"Resta!"
Ty lo guardò triste
"Non dico per sempre, anche se non posso dire di non desiderarlo, ma stanotte resta con me Ty, ti prego!"
Ty gli prese il viso tra le mani baciandolo dolcemente, si staccarono solo quando entrambi sentirono il bisogno d'aria.
"Cosa diremo agli altri?"
Kit sorrise sincero
"Possiamo sempre dirgli che dobbiamo mangiare prima di un lungo digiuno! Anche se dubito che chiederanno spiegazioni!"
Ty rise stringendo la mano di Kit tornando nella sala.

La serata si era rivelata davvero piacevole, Magnus aveva fatto apparire ogni tipo di cibo e soprattutto di Alcool, avevano riso e scherzato, prima di salutarsi promettendosi di vedersi in condizioni piacevoli il prima possibile.

Magnus e Alec furono gli ultimi a salutare Tessa e  Jem,  proprio quando stavano per entrare nel portale Magnus vide Ty e Kit sgattaiolare via e gridò
"Ty non fare indigestione mi raccomando!"
Alec rise tirandosi dietro il marito.
Mentre Ty rosso come un pomodoro spariva dietro la porta della camera di Kit.

Non appena chiusa la porta Kit  sollevò una mano, il palmo caldo ad incorniciare il lato del volto di Ty, il pollice che delicato percorse la via invisibile fino alla bocca del ragazzo.

«Sono qui, per te. Perdiamoci insieme, perché ti ho ritrovato  adesso e non ho intenzione di lasciarti.»

«Kit...» Ty lo esalò con un solo filo di voce. Le sue palpebre si chiusero facendo scendere una lacrima che luccicò lungo la sua guancia. I suoi occhi restarono chiusi mentre lo Shadohunter si avvicinò maggiormente fino a quando le loro labbra non si toccarono.

Kit con il labbro superiore si incastrò alla perfezione sotto l'arco di Cupido perfettamente disegnato di Ty, catturò la sua bocca tremante e già dischiusa per assaporare quelle labbra che non aveva mai dimenticato. Rimase immobile per qualche istante, quei pochi secondi che permisero ad entrambi di fissare nella memoria quel momento.
Poi Ty si mosse, lento e languido contro la bocca di Kit che lo assecondò come se non avessero mai fatto altro nella vita.

Non poté esitare oltre e cinse il collo dello Shadohunter con entrambe le braccia portandoselo maggiormente vicino, un secondo dopo le dita che affondavano tra le ciocche corvine di Ty.

Si ritrovarono addossati al muro, i pensieri di Ty tutto rivolti a Kit che gli stava attaccato tanto da sentire il corpo completamente aderente al suo, ma non si premeva con spasmodica foga per fargli perdere la testa. Ma questo non significava che quella labile vicinanza fosse sufficiente.

Ty, inarcò la schiena e Kit non esitò a far scorrere un braccio dietro di lui per stringerlo a sé.

Si baciarono per una piccola eternità, respirando l'aria uno dell'altro perché non necessitavano di altro se non vivere quel momento il più a lungo possibile.

Fece scendere le mani lungo il collo di Kit  iniziando in modo lento a farle scorrere prima sulle spalle poi lungo la schiena. Sentire la forte muscolatura muoversi per assecondare il suo tocco lo fece gemere contro la bocca che non aveva smesso un secondo di baciarlo.

Il braccio intorno alla sua vita lo strinse maggiormente e la mano che non aveva mai lasciato il suo volto si spostò leggera a lato del suo collo, mentre lentamente le labbra di Kit  iniziarono a scorrere lungo la sua mandibola,  gli carezzò con la bocca la pelle tesa fino a raggiungere la base del suo collo.

Ty non resistette e subito le sue mani corsero ai fianchi di Kit, un istante dopo dita tremanti s'insinuarono sotto la maglietta, toccando la pelle calda dei muscoli dorsali che si tendevano mentre Kit si chinava per baciarlo con maggiore trasporto. Le sue mani risalirono portando nel loro percorso la maglietta oltre la testa di Kit.

Ty rimase un solo istante a rimirare la perfezione di quel torace, ma le labbra del suo uomo tornarono a reclamarlo in fretta. In pochi minuti erano entrambi non solo privi di aria nei polmoni, ma senza nulla a coprirgli la parte superiore del corpo, poi Kit iniziò a slacciargli i pantaloni e senza esitare li fece scivolare lentamente lungo le gambe liberandolo anche dell'intimo.

In piedi, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi anche Kit  si liberò dei propri vestiti.

Ty lo guardò a sua volta sentendo il proprio cuore impazzire a quella vista. lo stupì  la sua voglia di riaverlo vicino, o meglio l'esigenza quasi spasmodica di risentire la sua bocca sulla propria pelle, un attimo dopo avevano raggiunto il letto.

Ty si chinò poggiano le ginocchia contro il materasso per poi gattonare fino a baciare nuovamente la bocca di Kit che lo aspettava.

Non staccando però mai la bocca dalla sua pelle ipersensibile iniziò a ridiscendere lungo il suo corpo.

Le labbra carezzavano delicate e solo quando arrivò al suo inguine fece uscire la punta della lingua
Kit era perso nella sua bolla di beatitudine ed eccitazione.

«Non voglio che tu ti allontani da me, mai più. E' come se avessi sentito la tua mancanza per tutta la vita, anche quando potevo vederti tutti i giorni. Non lasciarmi mai, Kit. questa volta non potrei sopravvivere.»

«Sarai la mia casa da oggi.» Ty lo guardò con occhi lucidi trattenendo il respiro. Kit scelse quel momento per ribaltare le posizioni e sfiorare il suo interno coscia con la punta del naso facendolo scorrere fino a raggiungere  il suo intimo.

«Ti amo, Ty. Non dimenticarlo mai.»

Kit amò ogni istante.

Ty avrebbe voluto che durasse per sempre, anche sapendo che questo non poteva essere possibile.

Fecero l'amore lentamente, assaporando ogni istante, godendo di ogni bacio. Amando ogni sospiro dell'altro ed innamorandosi ancora una volta ancor di più.

«Ty, sono troppo pesante, lascia che mi sposti.»

«No, resta così, voglio sentirti vicino ancora  per un po'.»
Si addormentarono così, stretti uno nell'altro, sicuri che anche se l' indomani avrebbero ripreso la loro vita nessuno poteva separarli, nemmeno in principe dell' inferno

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