Capitolo Ottavo

98 5 2
                                    

Questo capitolo è stato scritto da : anonimo

Livvy si era già abituata alla sua forma incorporea, ad essere morta sostanzialmente. Ty in tutto quello era diventato la sua unica ancora per non impazzire del tutto. L'unica cosa che le mancava era stare con la sua famiglia, ridere, giocare e anche partecipare a tutta quella faccenda in primo piano e non standosene dietro le quinte avendo come unico interlocutore suo fratello. Livvy aveva sentito un freddo glaciale appena aveva visto il ciondolo, come se quel ciondolo fosse vivo. Si era sentita spinta a toccarlo a prenderlo e a conoscerlo, come se ci fosse rimasto qualcuno o qualcuno gli avesse lasciato la sua essenza. Il suo spirito aveva sentito una vecchia presenza che l'aveva fatta raggelare, ma era molto distante, come se avesse lasciato la sua dimora. Ora Ty era seduto li accanto a lei e la stava guardando, la stava aspettando.

"Come hai visto, quella collana appartiene alla nostra famiglia. Ho scoperto che in un modo o nell'altro tutte le famiglie più influenti del conclave sono unite da qualche parentela. Alla Scholomance negli archivi ho notato che una donna di nome Tatiana ha ereditato dei cimeli e anche la tenuta di Idris dei Blackthorn. Non c'era scritto come la donna sia morta, né tantomeno c'erano notizie sul padre, ma so che aveva un figlio. Ma la cosa che mi ha sorpreso di più, era la totale assenza di ciò che fosse successo al figlio nell'arco di anni, come se fosse morto e poi tornato in vita." Ty si girò di scatto verso sua sorella.

"E nessuno ne sapeva nulla? Il conclave è stato sempre bravo a nascondere ciò che non volevano far sapere. Come hanno fatto con la faccenda dei Parabatai. Ma se c'è un solo modo per riaverti con noi Livvy..."

"No Ty, non c'è nessuno modo. Mi piace la tua compagnia ma non volevo tutto questo. Non mi posso allontanare senza che ti rubi energia vitale. Perciò ti prego Ty, basta." Disse Livvy in preda allo sconforto. Avrebbe voluto tanto non essere mai morta, avrebbe voluto tante cose che purtroppo non avrebbe avuto mai. Ty la guardava con quei suoi occhi grigi e penetranti e Livvy si ritrovò a distogliere lo sguardo.

Dopo un attimo infinito di silenzio con suo fratello che guardava fisso davanti a sé e che aveva preso dalla sua tasca uno dei soldatini di Julian, Livvy continuò:

"La collana dei Blackthorn era stata in qualche modo registrata negli archivi ma senza nessuna testimonianza della sua esistenza. Semplicemente c'era scritto che c'era una collana senza nessun'altra notizia a riguardo." Ty ascoltava con attenzione per accogliere ogni informazione. Vedere suo fratello senza le cuffie le faceva uno strano effetto. "Ora abbiamo scoperto che questa collana era in mano a un Herondale. Una certa Lucie. E quando Tessa ci ha mostrato il ciondolo è come se mi avesse chiamato ad avvicinarmi."

"Ecco perché ti era quasi pietrificata, eri freddissima, più del solito." Disse Ty. "Quel ciondolo ha qualche incantesimo sopra, ma perché attirare i fantasmi, e chi è stato a fare ciò? E cosa c'entra con Kit?"

*******

Ty non smetteva di pensare a tutta la faccenda. Dopo la morte di Richard, voleva solo cercare di riscattarlo per Kit. Ty aveva imparato a gestire un po' i rumori e l'assenza delle cuffie per un motivo importante non lo disturbava. Livvy e Ty si girarono appena sentirono la porta dietro di loro che si apriva. Erano Tessa e Jem.

"Ty, cosa ci fai qui da solo?" Disse Tessa. Ty non era mai da solo, ma nessuno lo sapeva. Irene andò incontro a Tessa, probabilmente con la speranza di trovare Mina. Tessa provò ad accarezzarla ma prima che lei la toccasse la lince si spostò nuovamente verso il suo padrone. Il ragazzo l'accarezzò mentre lei guardava Livvy in cerca di altre carezze. Tessa guardò l'animale con interesse ma non disse nulla.

"Stavo pensando." Disse solamente Ty. Jem si sedette accanto a lui senza toccarlo.

"Ty, volevamo dirti un'altra cosa su questo ciondolo. Ma è meglio che ci siate tutti. È arrivato il tempo di non nascondere più il segreto di Lucie. E lei sarebbe d'accordo." Disse Jem. Tessa annuì a quell'affermazione.

"Ci vediamo tra poco allora." Disse Ty sbalordito. Jem e Tessa avevano mentito... ma perché? Irene si era acciambellata sulle sue gambe e si era addormentata. Ty amava quell'animale, gli aveva portato veramente tanta compagnia in quel periodo alla Scholomance.

Tessa e Jem se ne stavano andando, ma non sentì la porta chiudersi. Appena si voltò vide ancora Tessa sulla porta che guardava Irene.

"Ty, ricordati sempre che mai nessuno ti giudicherà per le scelte che tu hai fatto o che farai, soprattutto la tua famiglia non lo farà. Ma ricordati sempre di non ferire le persone che ami." Ty non ebbe il tempo di rispondere perché Tessa era già rientrata. Ma cosa poteva rispondere? Ogni scelta fatta aveva ferito qualcuno, soprattutto Kit. Cercava di non pensare a quel bacio, ma era impossibile.

"Ti amo Ty, ti amo."

Adesso quelle parole gli giravano in testa più di prima, quel giorno le aveva sentite come se fossero dei sussurri, all'inizio non gli aveva dato importanza ma ora le cose erano cambiate ed erano cambiati loro due.

******

Jem e Tessa erano nella loro camera. Jem guardava fuori dalla finestra della sua stanza con in mano il ciondolo di Lucie, era un segreto così grande e adesso l'avrebbero rivelato. Avevano mentito su ciò che potesse essere il ciondolo di Lucie ma non potevano più nasconderlo. Tessa stava addormentando Mina ma lei non ne voleva sapere. La sua Mina, la sua dolce e meravigliosa bambina. Jem si sentiva vivo da quando aveva avuto Mina, da quando aveva avuto Tessa. I suoi nipoti all'epoca era una di quelle cose che lo facevano sentire vivo nonostante fosse un Fratello Silente, ma adesso la sua vita era cambiata veramente tanto. Tessa lo abbracciò da dietro dandogli un buffo bacio sulla spalla.

"Jem a cosa pensi?" Jem si girò e diede un tenero bacio sulle labbra a sua moglie.

"Al ciondolo. Ti ricordi quando ci furono tutte quelle uccisioni? E se fosse tutto collegato anche ora? Kit ha un potere enorme che vorrebbero tutti. E se qualcuno l'avesse scoperto? E se più di qualcuno vorrebbe il suo potere per vincere su altri?" Tessa lo guardò con occhi tristi e anche lei aveva avuto i suoi stessi timori.

Sentirono bussare alla porta ed entrò Magnus.

"Finalmente vi ho trovato, ci sono cattive notizie da New York. Siamo tutti in salotto e c'è pure il resto della mia famiglia."

"Andiamo allora." Jem cominciò a pensare al peggio, sperava soltanto che tutti i suoi timori non si avverassero.

Jem si trovò tutti quanti in soggiorno. Suo figlio aveva delle cuffiette nere attorno al collo e attorcigliava il filo tra le dite. Ty era nel lato opposto e lo fissava. Ma c'erano anche Jace e Clary accompagnati da Izzy e Simon. E con loro c'era anche Maia.

Jem si chiese come mai Lily non fosse con loro.

"Scusate stavamo facendo addormentare Mina." Disse Tessa.

"Finalmente siete qui." Disse Clary. "Lily ha trovato un cadavere di un giovane Shadowhunter a Central Park, vicino all'ingresso della Corte Seelie."

"Era marchiato?" chiese Jem. Tutti aspettarono la risposta dei ragazzi.

"Si. Lily avrebbe spiegato meglio ma non è voluta venire, anzi la vediamo veramente poco in questo periodo. Ma mandandole la foto dei vostri cadaveri, le rune non corrispondono. Guardate." Disse Izzy.

Jem, Magnus e Tessa guardarono la foto e si scambiarono uno sguardo impaurito: quello che videro non era nulla di buono. I peggiori timori dei due genitori si stavano avverando. Jem strinse il ciondolo di Lucie che aveva in tasca e guardò suo figlio che lo stava fissando a sua volta e sentì su di sé tutti gli occhi dei presenti. Come avrebbero fatto ora a spiegare che non era solo Azazel che stava arrivando?

Mistery ShadowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora