Mistery Shadow

Capitolo Venti

Questa storia è scritta da : Rita Mandarini

"Allora mi vuoi dire cosa ti frulla per la testa tanto da farti allontanare da Magnus?"
Jace seguì il suo parabatai lungo il corridoio fino a una piccola saletta.
"Sto contattando il miglior esperto di magia dimensionale che esista!"
Alec si era fermato vicino alla finestra ed aveva iniziato a scrivere un messaggio di fuoco.
Jace lo guardò come se stesse farneticando e gli si mise davanti per guardarlo negli occhi.

"Lui stesso si definisce così, almeno, Magnus mi ha raccontato che Ragnor si definisce così!"

Jace stava trattenendo a fatica una risata e la sua espressione iniziava a contagiare anche Alec che si raddrizzó e finì di scrivere il messaggio di fuoco indirizzato all'amico stregone e ultimó la runa per inviarlo.

" Ok, ci sono, spiegami il tuo piano".
"Spero che Ragnor arrivi il prima possibile, non so quanto Magnus riesca a tenere in piedi il sogno e devo sapere quanto di ciò che ho pensato sia fattibile".
Alec prese fiato e si preparò a rendere partecipe delle sue idee il suo parabatai, quando alla sua destra si aprì un portale dal quale uscì in un lampo Ragnor, ma non era da solo, Catarina atterró subito dopo di lui, dirigendosi direttamente da Alec che abbracciò frettolosamente prima di dire:
"Sa bene quanta energia consuma con la magia onirica! Perché non mi ha fatto venire prima di iniziare?"
"Cos'è che hai pensato sia fattibile?" Disse lo stregone dalla pelle verde accomodandosi sulla poltrona più vicina.
Jace si appoggiò al muro con le braccia incrociate dicendo : "Più prima possibile di così…"
Il console prese la parola e iniziò a spiegare.
"Ok, bene, così lo dirò a tutti in una volta, dirlo ad alta voce me lo fa sembrare ancora più irrealizzabile, ma starà a voi dirmi se è così."
Tre paia di occhi lo guardavano in fiduciosa attesa così Alec si fece coraggio.
"Crediamo che Azazel stia cercando di aprire un varco per tornare nel nostro mondo col suo seguito di demoni, accompagnato però anche da tutti i demoni più fedeli di Lucifero, Principe compreso."
"È tuo marito vorrebbe intrappolarlo in un sogno? Per poi fare cosa? "
La stregona iniziava a preoccuparsi sempre di più. Jace si intromise.
" Per guadagnare tempo ma non sappiamo per quanto potrà farlo durare e non sappiamo come agire dopo. Però sembra che il nostro console abbia avuto un'idea! "
" Ascoltami Ragnor, so che sei il massimo esperto di magia dimensionale che esista," Lo stregone aveva un'espressione molto compiaciuta sul viso, ma non interruppe lo shadowhunter.
" Vado al sodo, sarebbe possibile, durante un sogno indotto dalla magia onirica creare un vuoto spazio-temporale in cui relegare un principe dell'inferno senza che lui possa uscirne?"
Lo stregone dalla pelle verde spalancò gli occhi sorpreso, si alzò e iniziò a camminare in circolo per la stanza massaggiandosi le tempie. Gli altri lo guardavano, Alec in attesa, Jace seguendolo con le mani intrecciate davanti alla bocca, e Catarina con sempre meno pazienza, in ansia per l'energia che stava usando e che avrebbe dovuto usare l'amico di una vita per quell'impresa.
Ragnor si bloccò di colpo, si mise di fronte agli amici e con un gesto plateale disse:
"È una grande idea! Si vede che dopo anni passati con uno stregone inizi a capire di magia anche tu!"
Concluse con un grosso sorriso e un occhiolino per Alec che finalmente rilassó le spalle sorridendo di rimando.
"Bene, mettiamoci all'opera! Alec tu resta con Clary e Magnus mentre io e Ragnor cerchiamo di entrare nel sogno di tuo marito."
Alec alzò una mano per fermarlo.
"Non ho nessuna intenzione di lasciarti entrare nel sogno di mio marito senza il sottoscritto! E prima che tu faccia qualche battutina, intendo dire che non ti lascerò andare a combattere da solo contro Azazel e il suo esercito di demoni, e nemmeno Clary te lo permetterà! "
Il capo dell'istituto di NY alzò le mani in segno di resa e prese il cellulare.
" Ok ok, dico a Izzy e Simon di prepararsi a raggiungerci col portale che qualcuno sta per aprire. " Fece una specie di inchino girandosi per inviare un messaggio.