Capitolo 2

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Ho sempre pensato di essere nata sotto una cattiva stella ma credevo che la mia sfortuna fosse andata via insieme alla mia vita quando sono morta, invece, a quanto pare non è così e ne ho avuto la conferma quando una volta oltrepassata la soglia dell'aula del corso avanzato di biologia ho visto seduto al primo banco il ragazzo biondo della mensa, quello che aveva suggerito agli altri di non fissarmi. 

"Salve professor Truman, sono Katherine Mellark" lascio da parte il biondo e mi rivolgo al professore impegnato a leggere un fascicolo di fogli "Oh si, benvenuta signorina Mellark, questo è il libro del corso" mi porge il libro e mi sorride "Si accomodi in quel posto libero" mi indica il posto alle mie spalle e noto che è proprio quello accanto il ragazzo biondo "La ringrazio" mi avvio verso quello che sarà il mio nuovo posto per tutto l'anno e una volta poggiato il libro mi accomodo.

"Bene, buongiorno ragazzi" il professor Truman attira l'attenzione di tutti spiegandoci quello che avremmo fatto oggi "Oggi per iniziare avevo intenzione di farvi dissezionare una rana" posa sul banco di ognuno una vaschetta con all'interno una rana morta "Usate gli strumenti che vi ho fornito per smembrarla e poi scrivete le componenti del corpo sul foglio" di certo non è il miglior modo per iniziare l'anno ma essendo un corso avanzato di biologia credo che sia normale amministrazione fare a pezzi una rana, l'unica fortuna è che so come si usano queste specie di strumenti.

"Ciao" il biondo alla mia sinistra mi rivolge la parola e subito la mia testa scatta nella sua direzione "Ciao" ricambio il saluto "Io sono Jasper Hale" si presenta, devo dire che questo nome gli si addice "O meglio dire Jasper Hale Cullen" due cognomi addirittura "Katherine Mellark" l'osservo e noto che la sua attenzione è rivolta ai miei occhi "Se per te non è un problema preferirei scrivere io" dice "Oh, va bene" acconsento, non credo sia tanto difficile smembrare una rana, sono però sorpresa da questa sua richiesta, forse non riesce a mantenere bene il controllo davanti al sangue, magari è stato trasformato da poco e non ha molta esperienza, o forse sono io che mi sto facendo prendere la mano e sto diventando paranoica. 

"Allora, da dove vieni? Non ti ho mai vista qui a Forks" mi domanda mentre infilo i guanti in lattice  "Vengo da New York" afferro il bisturi e inizio a incidere un taglio orizzontale lungo la gola della rana morta "Ci vuole coraggio a lasciare una città come New York per una come Forks, posso chiederti perché hai deciso di venire qui?" sembra in vena di conservazione; eseguo un taglio orizzontale anche fra le due zampe posteriori e li unisco con un'incisione verticale "Non ho mai amato molto New York, credo che sia una città troppo affollata e caotica. Preferisco di gran lunga una città solitaria come questa." 

"Capisco, però Forks è anche molto piovosa e fredda rispetto a New York" ripiego la pelle della rana verso l'esterno per esporre alla vista la cavità addominale "Si è vero, ma non mi piace molto il Sole, diciamo che prediligo la pioggia" mi volto a guardarlo e gli sorrido leggermente "Tu invece?" adesso tocca a me fare le domande, afferro le pinzette e rimuovo tutti gli organi interni della rana, noto il mio compagno scrivere mentre risponde "Io e la mia famiglia abitiamo qui da molto" annuisco, concentrata sul mio lavoro "Sei brava con quelli" mi indica con lo sguardo gli strumenti che reggo nelle mani "Mio padre era un medico, me l'ha insegnato lui" un sorriso amaro prende vita sulle mie labbra ripensando a Samuel "Che coincidenza anche mio padre è un medico, lavora all'ospedale di Forks" anche questa volta annuisco per poi indicargli gli organi da trascrivere sul foglio. 

"Ahia!" contemporaneamente io e Jasper ci voltiamo verso un ragazzo seduto quasi in ultima fila "Tutto bene Donovan?" chiede il professor Truman "Si, solo un piccolo taglio" lo rassicura il ragazzo, mi volto verso il biondo e noto i suoi occhi scurirsi "Jasper" lo chiamo ma non mi presta attenzione, il suo sguardo è fisso sulla mano del ragazzo, capisco che sta per perdere il controllo quando lo vedo respirare profondamente "Ok usciamo da qui" velocemente sfilo i guanti e lo afferro per il braccio "Professor Truman, Jasper non si sente molto bene, lo accompagno a prendere un po' d'aria" il professore acconsente senza chiedere nulla e veloci ci dirigiamo verso l'uscita dell'aula.

"Jasper, devi calmarti" mi piazzo di fronte a lui e alzo lo sguardo per guardarlo negli occhi, i quali ora sono completamente neri "Jasper guardami" gli ordino e così fa "Non respirare" sembra ascoltarmi, infatti il suo respiro si arresta "Ascoltami, mantieni il controllo. Era solo un po' di sangue, sei in grado di resistere" mi trovo costretta a soggiogarlo, lui guarda verso la finestra del corridoio e quando sembra essersi calmato si volta verso di me "Grazie" gli rivolgo un leggero sorriso "Non preoccuparti, ci sono passata anch'io" dopo un paio di secondi si irrigidisce "Come ci sei riuscita?"

"A fare cosa?"

"Sai di cosa parlo, oggi hai fatto la stessa cosa con mio fratello in mensa"

"Non è nulla Jasper, non ci pensare"

"No che non ci penso. Come ci riesci?" il suo tono si fa severo "É una capacità che ho da quando sono diventata un vampiro, proprio come quella di tuo fratello" gli dico arretrando di un passo "Di cosa si tratta?"  

Change -Jasper Hale-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora