Capitolo 8

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"Allora, sei pronta ad assistere alla famiglia Cullen che gioca a baseball?" mi chiede Rosalie, ci troviamo in un grande spiazzo d'erba, quando siamo arrivati la prima cosa che ho notato sono stati i segni tracciati nel terreno per delimitare un campo da baseball, è molto più grande di un normale campo poiché le distanze che ricoprono i vampiri sono molto più ampie di quelle ricoperte dagli umani "Puoi dirlo forte" dico ridacchiando "Quando avrai capito come funziona giocherai anche tu" mi sorride, Rosalie ed io andiamo molto d'accordo, non conosco ancora la sua storia ma in qualche modo sento che siamo molto affini, e anche lei sembra pensare lo stesso dato che coglie ogni occasione per trascorrere del tempo con me, ma se Rosalie con me è gentile e accomodante con Bella è l'esatto opposto, non so esattamente il perché, ma da quel che ho capito Bella vuole diventare come noi e a Rose la cosa non va giù, infondo la capisco, anch'io non mi capacito di come Bella possa desiderare di essere un mostro, la sua vita si avvicina a quella che per quelli come noi è la perfezione: dei genitori che le vogliono bene, la possibilità di crescere, invecchiare, andare al college, avere dei figli e senza che nessuno si chieda perché il suo aspetto non cambia mai. É proprio vero che Dio da il pane a chi non ha i denti, non che io creda in Dio, penso che a questo punto della mia vita la fede sia l'ultima cosa di cui abbia bisogno. 

Osservo Jasper e Emmett che si allenano lanciandosi tra loro la palla, Rosalie è sempre accanto a me "Sai? Non ho mai visto Jasper così" rompe il silenzio "Che intendi?" le chiedo "Così..." cerca la parola giusta da usare "Allegro, ecco" abbasso per un istante lo sguardo "Perché mi dici questo?" domando ancora "Perché credo sia merito tuo Katherine, passate molto tempo insieme e a lui fa bene" fa una piccola pausa "Jasper non ha mai avuto qualcuno con cui confidarsi o trascorrere il tempo, per quanto noi insistessimo lui si richiudeva sempre in se stesso nella sua camera, ma da quando sei arrivata tu è cambiato, parla di più e soprattutto sorride di più" queste parole mi scaldando il cuore, per quanto il mio cuore possa essere davvero scaldato "Ne sono felice" dico solamente questo per non tradire me stessa, non posso di certo dirle che la cosa mi entusiasma e mi riempie di gioia da cima a fondo.  "Finalmente siete arrivati!" esclama Emmett in direzione della Jeep da cui scendono Bella e Edward "Ce ne avete messo di tempo" continua imperterrito.

Dopo essersi sistemati ai propri posti i Cullen iniziano ufficialmente la partita, Bella ed Esme fanno da arbitri e io mi limito solo ad osservare. Alice lancia la palla e Rosalie è pronta a ricevere, rilancia la palla e inizia a correre per raggiungere tutte le basi, mi illudo per un secondo che sia un home run ma Edward è molto veloce e rispedisce la palla lì da dove è arrivata. Il gioco continua e ad ogni set si cambia battitore, i tuoni contrastano gli scontri tra la mazza e la palla e anche quelli tra Emmett e Edward. É ancora una volta il turno di Rosalie per battere, Alice le manda la palla e Rose dopo averla battuta inizia a correre.

"Fermatevi!" 

Alice interrompe la partita, in un attimo siamo tutti riuniti intorno a lei "Stavano andando via ma poi ci hanno sentiti" dice rivolta a Edward che già è a conoscenza della visione "Andiamocene" si rivolge a Bella "É troppo tardi Edward" lo ferma Carlisle. Ci sono degli intrusi in questo territorio e la cosa non si mette bene, Edward ordina a Bella di sciogliersi i capelli ma dubito che possa servire più di tanto, chiunque sentirebbe il suo odore anche a distanza di decine di chilometri e a  dare voce ai miei pensieri è Rosalie "Come se bastasse, si sente l'odore da chilometri" Edward la ignora e si para davanti a Bella per coprirla. Accanto a me ci sono Emmett e Jasper, Carlisle è al centro e padroneggia su di noi mentre accanto a lui si posizionano Esme, Rosalie e Alice. Edward e Bella rimangono qualche passo indietro.

Dalla nebbia del bosco compaiono tre figure, al centro vi è un uomo, scuro di pelle, e al suo fianco una ragazza rossa di capelli e un ragazzo biondo. Si avvicinano a noi fino a fronteggiarci, hanno tutti e tre uno sguardo curioso, l'uomo al centro regge una pallina da baseball "Credo che questa appartenga a voi" dice per poi lanciare la pallina a Carlisle che, pronto, l'afferra "Grazie" ringrazia con un leggero sorriso di cortesia "Mi chiamo Laurent e questi sono Victoria e James" si presenta l'uomo indicando rispettivamente la rosso e il biondo "Carlisle, e questa è la mia famiglia" risponde Carlisle, li squadro curiosa e noto che i loro occhi saettano su ognuno di noi studiandoci "Temo che le vostre attività venatorie possano causarci qualche problema" riprende Carlisle calmo "Oh le nostre scuse, non sapevamo che il territorio fosse già occupato" gli occhi di Laurent sono rossi come rubini e ciò mi lascia immaginare che la sua dieta non sia esattamente come la nostra "Si beh...Noi presiediamo stabilmente da queste parti" osservo James attentamente: scruta con intensità Edward e inspira l'aria circostante, non credo che Bella gli sia passata inosservata "Allora...Possono servirvi altri tre giocatori?" cambia tono Laurent, adesso sembra più amichevole, tutti osserviamo Carlisle e attediamo con ansia una sua risposta, Laurent notando la sua esitazione lo sprona "Oh andiamo, solo una partita" Carlisle sembra ritornare in se "Certo, perché no? Qualcuno se ne stava andando, prendete il loro posto" il riferimento a Bella e Edward è evidente.


Change -Jasper Hale-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora