Sole spento e silenzioso,
sguardo vacuo e nebbioso.
Cerco tra le coltri uno spiraglio,
affamata di luce, ma è abbaglio
quello che scorgo e che mi conduce
in uno stato catatonico:
mi sto per accasciare.
Mi ridesta una mano sconosciuta,
gentilezza, unico tonico,
mi rigenera e mi fa sperare.Stelle brillanti e chiassose,
custodi delle mie notti inoperose,
amalgama di sogni e miraggi
mi rileggo in nuove chiavi,
cerco nei loro abbracci
legami privi di lacci,
vitalità, comprensione e slanci.
Ingorda di profondità
so che dal buio nasce l'adattabilità
ma senza punti di luce non c'è lucidità.Elisa Giusto
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RIEMERSA - Poesie (ottobre-dicembre 2020)
PuisiScrivo per tramutare in farfalle i macigni che mi pesano sul cuore. 🦋