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Sola.

Era così che si sentiva, ma no perché non avesse delle persone pronte a stare al suo fianco ma perché era lei che cacciava sempre tutti.

Diversa.

Sapeva di non poter essere capita, neanche lei riusciva a farlo. Si sentiva diversa e si chiedeva perché non potesse tornare alla sua vecchia versione.

Era bellissima, la vecchia Ari.
Sempre sorridente, si fidava subito delle persone e non aveva problemi a fare amicizia con chiunque. Stava simpatica a tutti quella ragazza.

"Ma cosa mi è successo?"

Si chiedeva spesso cosa l'avesse portata a cambiare così tanto. I problemi ci sono stati, ma alcuni ne affrontano di peggiori a testa alta, quindi perché lei era diventata così?

Niente riusciva più a toccarla, a farle del male.Non si fidava, era spesso irritante e scortese.Non le interessava se qualcuno potesse ferirsi.Che imparavano a starle alla larga invece di offendersi.

La verità è che lei aveva tutti i motivi per andare avanti, il problema è che se ne privava. È come se le avessero strappato via l'anima e andava avanti per inerzia.

Lei stava bene lì, nel suo piccolo mondo infernale, nel dolore ci trovava conforto. Non voleva cambiare, non voleva essere felice, voleva solo finire di sprofondare.

"Come stai?" Si svegliò così Arianna quel pomeriggio , con una mano che le accarezzava il volto."che ore sono?" Ignorò la precedente domanda allungandosi nel letto constatando che aveva il suo corpo sopra di lei.Un senso d'ansia cominciò a invaderla.

"Non puoi solo rispondere alla mia domanda?"Domandò lui con voce roca. "Cosa è successo?" Insistì lei.

Cinque sbuffò per non aver ricevuto una risposta.
"Nulla di quello che stai pensando" disse alzandosi e prendendo un vassoio mentre lei si metteva seduta con le ginocchia verso il petto. "Ti ho portato il pranzo" Disse porgendoglielo.

Arianna iniziò a mangiare tutto. "Non me ne lasci un po'?"chiese col finto broncio lui. "No." Rispose solamente."Ed io con cosa pranzo?" Riprese discorso lui. "Non sono affari miei."

"Matt?"riprese a parlare dopo un po'.

"Possiamo non pensare a lui per favore?" Propose scocciato da quella domanda.

Era stato davvero quello il suo primo pensiero? Il fidanzato che ha tradito invece che me?

"Sono seria."
"D'accordo Mrs. Incasinta, lui sta ancora in ospedale, non mi ha detto quando sarebbe rientrato."

"Strano."Disse prima di sussultare per via di Cinque che si era posto davanti a lei e le aveva afferrato le caviglie distendendogliele.

"Perché strano?" Parlò perfettamente a suo agio mentre si posizionava in mezzo alle sue gambe e baciava dei punti sulle coscie, non permettendo alle sue mani di perdersi nemmeno una parte di esse.

"C-cosa stai facendo?"

"Pranzo anch'io."

Stronzo.

"Sai ora che ci penso puoi prendere qualcosa dal mio piatto."

"Oh no, il mio mi sta piacendo moltissimo." Rispose con un ghigno continuando a baciarle le coscie. Arianna si lasciò scappare un piccolo sorriso.

Fino a quando non sentirono un battito di mani e dei passi riecheggiare nella stanza.

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EII COME STATE?TUTTO BENE?💓
SPERO CHE VI STIA PIACENDO.

In the end It's him and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora