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"Come va?" Chise cauto. Erano seduti in cucina con davanti una calda tazza di caffè e latte. "Perché?" Disse solamente.
"Non ti seguo."
"Perché mi aiuti?"
"Ari..." sospirò. "Ci sono cose che non sai."
"Mi nascondi qualcosa, non è così?"
Cinque chinò il capo in segno si assenso.
"Si, ma ti prometto che ti spiegherò tutto."
"Voglio riposare adesso."
"Va bene. Andiamo a letto."

"Cosa è successo?" Si sedette sul letto di Arianna.
Non ricevendo una riposta continuò. "Ari hai promesso che avresti lasciato che ti capessi, perché non riesco più a farlo."
"Non riesci più?"
"Ci conosciamo da prima di quanto tu possa immaginare."
Arianno ignorò quella frase, non perché non gli diede importanza ma perché sentiva ancora il peso di tutto ciò che era successo fino a qualche ora prima.

"Va bene." Sussurrò mentre il letto si abbassava per lo sforzo esercitato dalle sue mani per alzarsi. Si avvicinò al suo zaino, lo aprì e ne estrasse un libro.

Uno abbastanza piccolo, non poteva avere più di 400 pagine. Pensò Cinque.

Arianna glielo diede. E vedendo le sopracciglia contrattatte di lui aprì bocca. "È un libro che ho letto." Cinque sfogliò velocemente le pagine e notò che era pieno di appunti, sottolineature a frasi fissate. Capì che doveva concentrarsi a capire le parole da lei evidenziate e messe in risalto, la descrivevano.

"Si, ma tu non farlo ti prego. È marcio, è sudicia come cosa. Non anche tu, ti prego. Non TU."

La mente di Arianna era avvolta da quei pensieri. Aveva paura ed è chiaro per cosa: lui non poteva fare lo stesso.

Rileggere quelle pagine provocava in lei la voglia di rifare tutto da capo e non voleva assolutamente che si sporcasse in questo modo anche la mente di Cinque.

Arianna era la persona più sincera del mondo...quando si trattava del conto degli altri.Altrimenti la sua etichetta era bugiarda.
Non mentiva, non spesso, ma ometteva qualche dettaglio ogni tanto, soprattutto se si parlava del suo passato.
Non voleva che sapessero, non si fidava di nessuno. "Questa sono io, o mi lasci o mi prendi sapendo che nulla sarà mai facile o semplice." Scrisse una volta nel suo diario quando aveva solo poco più di dieci anni e capì ormai che il mondo le aveva voltato le spalle.
Bastava una minima cosa per farle cambiare umore e modo di agire, poteva prendere confidenza ed essere anche dolce ma certe volte bastavano anche solo i suoi pensieri per renderla ghiaccio.
Era così Ari, come un enigma troppo complicato per essere anche solo visto.

"Puoi restare qui, per questa notte." Staccò gli occhi da terra per guardare quelli del ragazzo seduto davanti a lei. "Mia mamma è a lavoro, tornerà domattina."

Cinque acconsentì, non l'avrebbe mai lasciata sola in quelle condizioni. No, non l'avrebbe mai lasciata a priori.

Si alzò e fece per andarsene ma un braccio lo gli afferrò la mano. "Non andare, ti prego."
"Resta."
E Arianna sperò davvero che lo facesse.
"D'accordo." Disse soltanto.

Si stesero nel letto. "C'è la possibilità che faccia qualche incubo stanotte." Non le lasciò finire la frase che intervenne. "Ci penserò io, non ti lascio."

In the end It's him and IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora