Questa strada senza macchine

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Le prove della puntata non erano andate bene, Cosmary ne era fin troppo a conoscenza, ma non poteva farsi influenzare troppo dai suoi malumori prima della puntata ufficiale.

Alex se ne era accorto, in una sola settimana aveva imparato ad osservare la ballerina e a capire i suoi stati d'animo. Era preoccupata, un po' delusa e visibilmente in ansia. Doveva fare qualcosa, decisamente, non poteva vederla così e restare al suo posto.

Ma cosa poteva fare? Il contatto fisico non era da lui, eppure era la cosa che gli veniva più spontanea in quel momento, con lei specialmente.

Allora le si avvicinò lentamente, per poi poggiare una mano sulla sua spalla, stringendola.

Cosmary non si era resa conto che stava trattenendo il respiro finché non sentì il tocco di Alex, che le provocò il sospiro più grande della sua vita.

«Ehi, calma» le disse, guardandola dritta negli occhi. Ogni volta lo lasciavano senza fiato.

Lei annuì timidamente, non aveva il coraggio di parlare, come se avesse paura che una volta aperta la bocca non sarebbe uscito alcun suono, ma era davvero grata per quel gesto.

Anche se in poco tempo, sapeva che poteva contare su di lui.

«Ragazzi, si inizia!» annunciò una voce fuoricampo della produzione, come ogni settimana.

Entrare nello studio faceva sempre un certo effetto, poi dopo due anni di pandemia e davvero poco contatto con il pubblico quell'arena era come una boccata d'aria fresca.

La puntata andava avanti, Alex cantò la sua versione della canzone di Brunori, cercando di calibrare ogni parola verso Cosmary, per darle un'altra dose di sicurezza e di conforto. Pensava così tanto a lei che stavolta fu lui a sbagliare, dimenticando completamente le parole. Non gli era mai successo prima, ma a quanto pare i suoi pensieri non erano così limpidi e liberi come invece pensava. Chi era lui per darle sicurezza quando era il primo che non ce l'aveva?

Quando poi si girò verso Luigi che gli disse i versi che continuava a sbagliare, girò lo sguardo anche verso di lei, che gli stava sorridendo con tutta la dolcezza del mondo. E loro due, il suo migliore amico e la ragazza che gli stava facendo perdere la testa, furono il suo motore.

Quando finì la canzone Maria iniziò a prendere in giro il cantante e fece mandare un video. Lei era consapevole che prima o poi sarebbe successo, non pensava che sarebbe arrivato così presto. Voleva sotterrarsi.

Ci teneva ad Alex, le faceva piacere rivedersi con lui, notare cose che magari da dentro non riusciva a vedere, ma oltre all'estremo imbarazzo aveva il terrore che la maestra non prendesse di buon occhio questa faccenda.

Si rese conto di essere immersa nei suoi pensieri finché Maria non le chiese come stava.

«Leggermente in imbarazzo» rispose, nascondendosi dietro le sue mani.

Alex si girò verso di lei e la guardò come per tranquillizzarla. Era come se quei due si capissero senza aver bisogno di parlare.

È tutto un po' troppo, ma fa parte del gioco, era quello che pensavamo entrambi e si erano capiti.

Quando toccò a lei, Cosmary non si sentiva per nulla pronta, era tesa e non sentiva che quella coreografia la rappresentasse al meglio.

Lei voleva emozionare, voleva sentire il pavimento, voleva far vedere quanto avesse studiato in questi anni e che non era solo in grado di fare la bella ragazza.

Anche perché non si sentiva così.

E mentre ballava tutti questi pensieri le risuonavano in testa, pensava che non era abbastanza, che non sarebbe mai piaciuta alla maestra e che l'avrebbe sostituita dopo la coreografia.

take my hand and hold it - cosmexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora