Cuore a sonagli

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I giorni dopo la puntata Alex iniziò a fermarsi spesso a sbirciare le prove di Cosmary. Ormai conosceva a memoria i suoi orari e sapeva bene quando c'era qualche professionista più tranquillo, come Francesco o Elena, che lo lasciavano entrare senza problemi.

Cosmary gli sorrideva sempre quando entrava, la spronava ed era sempre contenta di passare del tempo con lui, anche semplicemente così.

«Metti i tacchi, proviamo Wild Side» annunciò Elena, mentre cercava la canzone tagliata sulla chiavetta.

Cosmary annuì mentre Alex iniziava già a farsi rosso. Sapeva bene che reazione aveva quando lei ballava sui tacchi e sapeva anche di cosa parlava quella canzone.

Lui non era mai stato uno di quei ragazzi che pensavano solo al sesso, di certo non era la prima cosa che faceva quando si approcciava a qualcuno, ma dopo quasi due mesi di convivenza con Cosmary poteva dire che stava letteralmente impazzendo.

Dal momento in cui si svegliava la mattina e la vedeva nel letto affianco al suo, fino a quando la sera usciva in accappatoio dal bagno perché aveva dimenticato qualcosa.

Quante volte si era ritrovato a fantasticare e ad immaginarsi mente la bloccava per non farla tornare in bagno, quante volte aveva desiderato stringerla e fare l'amore.

Quante volte aveva pensato a quanto sarebbe stato bello. E non perché Cosmary lo attraeva fisicamente, cosa in ogni caso vera, ma perché sentiva una connessione così forte con lei che sapeva sarebbe stato speciale e magico.

Proprio mentre questi pensieri si facevano strada nella sua mente, la ragazza iniziò la coreografia e davvero fece del suo meglio per trattenere l'imbarazzo.

Era magnetica, sensuale, forte, bellissima. Era perfetta. E non lo pensava perché era il suo ragazzo e voleva fare sesso con lei, lo pensava da comune spettatore, una persona che la guardava mentre faceva quello per cui era destinata.

Eppure, per quanto le sue intenzioni erano delle migliori, restava sempre un ragazzo di vent'anni con la ragazza più bella del mondo davanti, che ballava in modo sensuale su una canzone più che allusiva.

Quando la coreografia finì sentiva di essere diventato un peperone, non aveva nemmeno bisogno di vedersi allo specchio per esserne certo.

Cosmary gli lanciò uno sguardo veloce, non riuscì a capire bene quale fosse il suo stato d'animo ma sicuramente aveva colto l'imbarazzo reciproco e il desiderio che avevano entrambi.

«Alex devi venire più spesso» scherzò Elena.
«Non l'hai mai fatta così bene, brava!».

Cosmary sorrise, seppure non del tutto convinta. Sentiva che c'era qualcosa che non andava, anche se non capiva cosa.

Si era sentita bene mentre ballava, era consapevole che la presenza di Alex aveva beneficiato la coreografia perché non pensava ad altro che a lui ogni volta che la faceva, ma quando si era fermata un'ondata di stanchezza l'aveva investita, facendole sentire tutto ovattato.

«Tutto bene?» chiese Alessandro, che ormai aveva imparato ad osservare ogni sua espressione e riusciva a capire subito quando qualcosa non andava.

Lei annuì, per poi rispondere che era solo un po' stanca dalle prove.

«Dai, va' a riposare» concesse allora Elena.
«Per oggi abbiamo finito».

Cosmary ringraziò e iniziò a preparare le sue cose per andare in casetta. Si levò i tacchi e iniziò a raccogliere le sue cose che aveva sparso un po' per la sala.

Alex si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia, rendendosi poi conto che la ragazza stava tremando.

«Ehi piccola» sussurrò, prendendo entrambe le sue mani tra le sue. «Stai bene?»

take my hand and hold it - cosmexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora