La prima volta

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Quella sera fu la sera più bella di quegli ultimi mesi per Alessandro. Era stato in grado di confessare i suoi sentimenti, di aprirsi e di dimostrare quanto ci teneva e non si era mai sentito meglio.

Era come se si fosse tolto un peso, come se dirle quelle due paroline gli avesse permesso di rendere tutto ancora più reale, più vero. Lui che non aveva mai dato peso alle parole, lui che viveva di silenzi, di gesti.

Ma lei lo aveva fatto aprire in modi che non pensava fosse possibile.

Dopo quelle parole, era stato un turbinio di emozioni. Cosmary lo aveva baciato, prendendo la sua faccia tra le mani, sospirando forte. Era un bacio profondo, alla francese, alternato da morsi e respiri l'uno sul volto dell'altro.

«Mi fai impazzire così» sussurrò appena lei iniziò ad accarezzargli la schiena, infilando di prepotenza le mani sotto la sua maglia.

«Non ci sono le telecamere» rispose Cosmary, forse realizzandolo per la prima volta dopo quei pochi giorni passati a dormire.

«Che vuoi fare?» le chiese Alex, forse con uno sguardo che lasciava già capire le sue di intenzioni. Per non parlare dei pantaloncini del pigiama che aveva indosso, che non lasciavano di certo segreti sulla condizione delle sue parti basse.

La ragazza gli sorrise ammiccante, ma anche dolcemente. Era assurdo quanto quella ragazza riuscisse ad essere dolce e sexy allo stesso tempo. Era pura ma tanta roba, era bellissima fuori ma specialmente dentro.

«Vorrei fare l'amore con la persona che amo» sussurrò, così piano che fece quasi fatica a sentirla.

Eccola lì, in tutta la sua tenerezza, piena di amore e dolcezza solo per lui, che lo guardava con quegli occhioni pieni di emozioni, quegli occhi che lo avevano fatto innamorare.

E non ci pensò due volte, forse nemmeno un secondo fece passare tra le parole di Cosmary e il momento in cui le sfilò la maglia. Le sganciò il reggiseno delicatamente, per poi accarezzare il suo seno con dolcezza e desiderio.

La voleva così tanto, ma voleva anche godersi ogni istante: senza fretta, senza telecamere, senza orari da rispettare. Erano solo loro due, che si amavano.

Cosmary era felice, ma allo stesso tempo terrorizzata. Le tornavano in mente sempre le sue paranoie e i fantasmi del suo passato.

"Ti usa solo per il sesso" era la frase che più le rimbombava in testa, la frase che le aveva detto una compagna di classe quando raccontò della sua prima volta.

La sua migliore amica lì per lì l'aveva difesa, come è giusto che sia, dicendo che era solo invidiosa, che Cosmary aveva trovato un bravo ragazzo che le voleva bene.

In realtà era stata la prima a metterla al corrente di quella che non era altro che la verità, che lei faticava a vedere, presa dall'amore.

Ed ora, con Alex che le baciava il seno e con le mani che scendevano sempre di più, era terrorizzata dall'idea che la sua migliore amica avesse ragione ancora una volta.

Eppure Alex le aveva appena detto di amarla, era finalmente riuscito ad ammettere i suoi sentimenti, quindi non dovevano esserci problemi di quel genere. Ma la mente non si comanda, le paure non sono facili da gestire, specialmente se hanno a che fare con i traumi del passato.

Si era irrigidita, lo riusciva a sentire, e anche il ragazzo lo notò dopo poco.

«Ehi piccola» sussurrò, ad un centimetro dal suo viso. «Che succede? Vuoi fermarti?»

Era stata la dolcezza con cui aveva detto quelle parole, lo sguardo preoccupato e la verità che gli leggeva negli occhi a farla calmare immediatamente.

take my hand and hold it - cosmexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora