Capitolo 2

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Stavo cucinando con Stefania in braccio. Devo dire che è una bambina tranquilla, quando cucino è sempre molto curiosa quindi si sporge sempre in avanti per vedere. "No, Stefania" rido quando prende dal bancone il mestolo pieno di sugo e lo agita sportando tutto, "ferma" cerco di prenderlo ma davvero lo mette da per tutto "ma che fate?" Ride Tom scendendo al piano di sotto "ti prego devi disarmare questa bambina" si avvicina a lei e dopo svariati tentativi ci riesce, "è furba" ride prendendola in braccio "perfavore puoi pulire tu, sto cucinando" "certo" mette Stefania nel seggiolino, prende lo straccio e pulisce. "Zia" mi chiama Leo scendendo "si?" "Puoi firmare questo?" Mi da il suo diario, però copre la scritta "posso leggere?" "Nah, non è nulla di importante" "Leo, fammi leggere" si rassegna e toglie la mano "davvero? Una nota?" Abbassa lo sguardo "Leo che hai fatto?" "Ho solo fatto una battuta in classe e la maestra mi ha messo la nota" "hai preso una nota?" Si interessa Tom "quello che hai fatto è sbagliatissimo, Leo, sei in punizione, per cinque giorni, capito?" Firmo sul suo diario, "è l'unica nota che ho preso! E tu mi metti in punizione?!" "Si, ma l'hai comunque presa la nota" sbatte i piedi per terra e se ne va in camera sua, sbattendo la porta. Mi letto la mano sugli occhi poggiando l'altra sul fianco, sento delle mani prendermi la vita, così riapro gli occhi "un giorno ti ringrazierà" sussurro Tom "si, speriamo, sai non credo di star facendo un ottimo lavoro con lui, magari si sente trascurato perché ora c'è Stefania" "è possibile, dobbiamo passare del tempo con lui, ma dopo la punizione" "sono d'accordo" Stefania riprende il mestolo e sparge tutto il sugo di nuovo "ma che cosa ha contro il mestolo?" Glielo riprendo e lo metto lontano da lei, inizia a piangere, "mi sa che ha fame" la guarda Tom "non credo, ha mangiato cinque minuti fa" "forse è il pannolino" faccio uno sguardo malizioso, e lui sbuffa "l'ultima volta l'ho fatto io, quindi tocca a te, forza" prende Stefania e alla porta di sopra "ti amo" gli urlo da sotto "io no" scherza lui.
Metto a tavola "è pronto scendete" urlo, Tom arriva con Stefania in braccio ma Leo non viene, vado nella sua camera e lo trovo sul suo letto con un fumetto delle Marvel in mano, "Leo, è pronto" "non vengo" "devi mangiare qualcosa" "non voglio venire!" "Leo non fare storie e scendi!" viene anche Tom che mi prende il fianco cercando di tranquillizzarmi "cosa succede?" "Non vuole scendere a mangiare" lo informo "Leo, ma perché fai così?" "Perché mia zia non è una buona zia!" Scende di sotto battendo i piedi per terra "porta rispetto a tua zia!" Si innervosisce "lei ha fatto tanti sacrifici per te" gli punta il dito "lascia stare Tom, se non sono una brava zia, é colpa mia, non sua" prendo Stefania e la borsa e usciamo a fare una passeggiata.

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