Capitolo 7

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È arrivato il fatidico giorno. Oggi vado dalla psicologa con mio marito, non so per quale ragione ma sono nervosa. Arriviamo dalla mia psicologa che ci accoglie nel suo ufficio con un grande sorriso. Io e Thomas ci sediamo su due poltrone e lei sulla sua sedia con le rotelle che aveva vicino alla scrivania, "allora, tu devi essere Tom, il marito di Diana" "si sono io" sorride, "Diana qui parla molto di te, dice che sei la ragione per cui va vanti, che è fiera di te, che ti ama tanto, e tante tante tante altre cose sdolcinate" si volta verso di me e mi sorride "come mai ha chiesto la mia presenza?" Chiede lui "perché volevo sapere un po' com'è Diana dal tuo punto di vista" Thomas annuisce "dal mio punto di vista Diana è...tanto forte, tanto, è sempre disposta ad aiutare gli altri, ma non aiuta mai se stessa, ha sempre bisogno di attenzione altrimenti va a pensare alle cose più improbabili" "tipo?" Chiede la psicologa "pensa che me ne andrò da un giorno all'altro" quando Thomas ha pronunciato queste parole mi ha fatto uno strano effetto, mi sono sentita...capita. "È vero?" Si rivolge a me la dottoressa,annuisco con gli occhi lucidi "perché pensi questo?" "Perché...tante persone se ne sono andate dalla mia vita, persone a cui io ho dato l'anima, a cui io ho dato tutta me stessa,mettendole sotto la mia ala, ma loro mi hanno abbandonata, e ho paura che posso succedere di nuovo, anche involontariamente, come...no è troppo brutto da dire" ci ripenso, Tom mi prende la mano mettendola sul suo ginocchio "nessuno ti giudicherà" sussurra "come la morte" la psicologa annuisce cercando di confortarmi con un sorriso "e perché credi che Tom potrebbe abbandonarti in questo modo..brusco?" "Perché l'uomo che mi ha molestato è evaso di prigione, è stato Tom a salvarmi quel giorno, e prima di cercare me, cercherebbe lui" "tu invece Tom? Che ne pensi?" Domanda a lui "io penso che...sia vero, si cercherebbe prima me, e mi fa paura...ma non per me, non mi interessa quello che potrebbe fare a me, più tosto quello che potrebbe rifare a Diana" mi indica, la dottoressa annuisce guardando il vuoto "non sei preoccupato neanche per tuo nipote e tua figlia? Che potrebbero rimare senza padre?" "Per loro si" "il fatto è che.." inizio a parlare io "so cosa significa stare senza genitori...e odierei me stessa per aver messo in pericolo lui, sposandolo e facendo una bambina con lui, non confondete le mie parole, sposarti è stata la scelta più bella di sempre, ma ti ho messo in pericolo" "è stata una mia scelta starti vicino" si rivolge a me "allora, Diana è spaventata per te..Thomas, come tu lo sei per lei, ora lei prova le stesse cose che stai provando tu, non ha paura per lei, ma per te" ci fu qualche minuto di silenzio, "ok, non fa nulla, è una cosa buona" si volta volta verso di me "vuol dire che ci proteggeremo a vicenda" sorrido alle sue parole. Dopo  aver parlato un altro pò ci alziamo dalle poltrone per andarcene "Diana" mi chiama la dottoressa "questo è il nome degli anti-depressivi che devi prendere" mi da un foglio in mano "grazie.." sussurro con voce flebile "ci vediamo, arrivederci" "arrivederci" usciamo dal suo ufficio, e Thomas mi stringe a se mettendo un braccio sulla mia spalla. Passiamo in farmacia e prendiamo gli anti-depressivi, "la dottoressa ha detto che ne devi prendere in base a come ti senti" mi passa la scatolina lui, "va bene" sussurro mettendomi in borsa. Andiamo a prendere i bambini a casa dei genitori di Thomas. "Ciao Harry" lo saluto, era al tavolo con Leo a parlare mentre dondolava tra le sue braccia Stefania "dammela" si avvicina a lui Tom "mi fai impressione" do un bacio sulla testa a Leo, "che avete fatto?" Chiedo "nulla, abbiamo giocato con le macchine, tutti e tre...tutto ok?" "Mh mh" annuisco poco convita, Stefania inizia a piangere e la prendo in braccio, "credo c abbia fame" vado in bagno ad allattarla, non voglio farlo da vanti ai fratelli di Tom.


"Allora?" Chiede Harry interessato "le hanno diagnosticato la depressione" "è depressa?" Sussurra Harry "non l'hai vista? Harry, non ha più quella luce negli occhi di una volta, non sorride più come quando l'ho incontrata, la sua risata? Falsa, fottutamente falsa, non è come quella che ho sentito quando l'ho vista per la prima volta, non la vedo più sorridere sinceramente da tanto, forse da troppo, gli hanno dato delle pillole, non so cosa devo fare per farla stare meglio, io non riesco a vederla così, capisci? Piange tutti i giorni, o da vanti a me, o in bagno" "Tom dalle tempo, le sono morti i genitori, e la sorella, non il pesce rosso" sospiro strofinandomi la faccia "darei di tutto per vederla sorridere di nuovo". Scende al piano di sotto con Stefania in braccio, e la da a me "Diana ti va di fare un giro con gli altri? Ci hanno invitato entrambi" "no grazie Harry, ora me ne vado a casa mi fa male la testa" si tocca la tempia, "va bene, ti voglio bene" alla abbraccia "anche io" "forza campione" prendo sulle spalle Leo "si va a casa".

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