Capitolo 3

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La vedo che se ne va con Stefania e sbatte la porta uscendo. "Leo ma perchè ti comporti così?" "Perché..." sospira e appoggia alla sedia incorriamo le braccia sotto a petto "perché state sempre con Stefania..zia sta sempre e solo con lei, ora che avete una figlia tutta vostra, non avrete tempo per me...per questo ho fatto quella battuta" mi abbasso alla sua altezza e gli prendo le mani "Leo..tu sarai sempre il nostro nipotino, noi ti amiamo, e anche se ora c'è Stefania ti ameremo allo stesso modo, è solo..piccola, e ha bisogno dei genitori" "anche io ho bisogno di voi, è come se voi foste i miei genitori"
Ora piango
"Siamo i tuoi genitori..e quelli di Stefania...E siccome la zia..passa un brutto periodo, noi dobbiamo starle vicino, fa tanto per noi, ogni giorno, e tu non hai avuto un comportamento corretto con lei" "lo so.." Abbassa lo sguardo "quindi, dovrai chiederle scusa" gli punto il dito contro, "ok.." "bravo" gli lascio un bacio tra i capelli "ora, mangia, io vado a fare una telefonata" prendo il telefono e vado a chiudermi nella camera di me e Diana. Fa tre squilli e risponde "pronto?" "Hey..hai rubato la bambina e te ne sei andata, dove sei tesoro?" "Sono al parco, sto tornando" "va bene, a dopo" "a dopo". Dopo dieci minuti Diana è a casa e Leo gli si fionda addosso "scusami zia, scusami, scusami" lei gli sorride, e lo prende in braccio "non fa nulla piccolo", sorrido li prendo entrambi in braccio, tipo sacco di patate, Diana sulla spalla destra e Leo sulla spalla sinistra "ah! Thomas!" Ride lei, sento il suo telefono squillare, "aspetta" prende il telefono dalla tasca posteriore, "Marcus?" Mette il cellulare all'orecchio "non hai visto il messaggio che ti ho mandato?" Riesco a sentire "no" "controlla" "sei in viva voce" lo informa, appena vede il messaggio subito diventa bianca, vedo che la mano dove ha il telefono trema, "tesoro..tutto ok?" Le chiede fermando la mano tremante  
"C-come ha fatto?" Chiede come voce tremante "non lo sappiamo, ma hey, devi calmarti alla fine non sai dove abiti ora-" "sta zitto Marcus!" Marcus si zittisce "Che è successo?" Prova a parlare ma i singhiozzi che voleva fermare glielo impediscono, gli prendo il telefono di mano
Nicola Rossi:
Evaso di prigione, RICERCATO
"Leo..puoi prendere Stefania e andare di sopra in camera tua?" Gli chiedo continuando a fissare il telefono "certo" prende la bambina dal passeggino va di sopra come ho detto, sento il suo respiro farsi pesante e piano piano si accascia per terra "Marcus, ti richiamo" attacco e mi occupo di lei. Le prendo le guance "amore, respira con me...va tutto bene, vedi? È semplice" le faccio "vedere" come si respira "dentro e fuori" gli spiego lentamente "dobbiamo andare via...dobbiamo...andare-" "no, tesoro lui non sa dove abiti ora" "lo saprà! Come è riuscito a scoprire di Leo, o come è venuto a sapere di quando mi sono trasferita qui...oddio e se scoprirà di Stefania? Si vorrà vendicare e-" "Dian, va tutto bene" "smettila di dire che va tutto bene!" Urla piangendo "basta! Ora basta stronzate, Thomas!" Si alza da terra poggiandosi al bancone "non va niente bene!" Mi alzo anche io continuando a ascoltarla "ogni fottuta volta che provo ad alzarmi! Fallisco! E ricado, e rivado ancora...e sinceramente mi sono stancata di cadere! Voglio...essere felice, e pensavo che dopo Stefania sarei riuscita a farcela, perché oltre a te e a Leo ah ed o anche un altra motivazione per andare avanti..ma nulla! Zero! Non riesco ad andare avanti! E ne ho provato tutte!" "Possiamo farcela, puoi farcela, riusciremo a tirarci fuori da questa situazione, ok?" Si asciuga am qualche lacrima fuggita dal suo controllo "ok.." apro le braccia e lei si fionda tra di esse.

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