Capitolo 1

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"Amore" mi bacia il collo Tom svegliandomi "mh" mugolo "sono le dieci, direi di alzarci" "si..solo cinque minuti" sento un mugolio che non era il mio "shh zitta" ride Tom, mi giro e nel letto trovo Stefania "che ci fa lei qui?" "Sta notte ha pianto, non volevo lasciarla sola" "io non l'ho sentita piangere"  inizia a balbettare "neanche io" Leo entra nella stanza, "ciao piccolo" gli faccio spazio nel lettone e lo faccio stendere accanto a me. "Dormito bene?" "Si" risponde lui giocando con Stefania "dai dalla un pò a me" mi lamento "no, perché dovrei?" "Perché l'ho partorita io?" "Ma io ti ho aiutata" "smettetela, Stefania va a me" se la stende vicino Leo, le mette un braccio attorno e la abbraccia facendo attenzione a non andarle addosso. "Va bene, ma ora davvero dovete darla a me" la prendo "Leo tu vatti a lavare ok? Ti va di andare al parco?" "Si, andiamo!" Si alza dal letto e va nella sua camera, abbasso un pò la maglia per allattare Stefania. "Se era maschio potevamo anche chiamarla Harry" "Thomas, stai fantasticando, è femmina, arrenditi" "non dico che mi dispiace che lei sia femmina, solo sto pensando a alcuni nomi se fosse stata maschio" rido rivolgendo lo guardando alla bambina "io sono felice che sia femmina, almeno non sono l'unica qui" rido "dai dalla a me" si lamenta lui "ma deve mangiare, aspetta" si mette dietro di me prendendomi per i fianchi guardando la bambina con me. "È proprio bella" sussurra "è uguale a te, mi sembra ovvio" mi bacia la guancia.
Siamo andati al parco, e facevamo attenzione ai paparazzi, Leo va a giocare con i suoi amici e io, Tom e Stefania ci siamo messi sulla solita panchina. "Diana" mi chiama lui rivolgendo lo sguardo per terra "dimmi" "tra quattro mesi..dovrei partire" "come?" "Mi hanno chiamato per registrare Spider-man No way home" "ma..è appena nata Stefania, non dovresti prendere quei mesi di vacanza per la paternità?" Mi volto verso di lui "mi dispiace, sono il protagonista, ho firmato, sono obbligato ad andare" "certo.." metto Stefania nel passeggino, mi alzo e vado via, voglio stare un pò da sola. So che non è colpa sua, ma è appena diventato padre, io mi sono presa una pausa dal bar, dovrebbe farlo anche lui dal cinema, sono...arrabbiata.
Dopo venti minuti torno da Tom che dondolava tra le sue braccia Stefania che piangeva, "dalla a me" la prendo in braccio e inizio ad andare avanti e indietro, smette subito di piangere. "Tra le tue braccia subito si tranquillizza" si passa una mano tra i capelli, continuo a dondolarla senza rispondergli "Diana ti prego...sai che non dipende da me" "lo so che non dipende da te, anche per questo sono arrabbiata, perché non possiamo fare nulla, io voglio..." faccio un respiro profondo prima di ricominciare a parlare "io voglio che tu sia un padre presente..Leo non ha avuto un padre, e lo sai quanto sta male" comincio a parlare con voce spezzata "come reagirà quando saprà cosa ha fatto suo padre? A Stefania..a me, e cosa voleva fare a lui..quando saprà che ha la faccia di un molestatore?" "Vuoi dirmi che pensi che io diventerò come lui?" "Cosa?! No, dico solo..che vorrei tu fossi presente, tutto qui" si alza e mi prende le spalle "capisco la tua paura...ma per quanto vorrei rimanere qui..devo andare....aspetta" guarda il vuoto sorridente "hai la pausa della maternità al bar no? Venite con me, non ho intenzione di perdermi un anno di vita di mia figlia" "sei sicuro? Con Leo e Stefania? Non credi che sul set faranno casino, non credo sia una buona idea" "Leo è responsabile e Stefania una bambina tranquilla...dai" mi supplica "va bene" "si!" Esulta abbracciandomi

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