Capitolo 28

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"Amore.." qualcuno mi scuote le spalle "Diana dobbiamo fare l'intervista" apro gli occhi e da vanti a me c'è Tom "mi sta scoppiando la testa" sussurro "è il post sbornia, tieni" ride dandomi una pillola in mano che prendo con il bicchiere d'acqua sul comodino, "mettiti qualcosa di comodo, e non truccarti, loro ci fanno vestiti e ci truccano, ok?" "Va bene". Busso alla porta di Harry che mi apre in boxer "che volete?" Chiede scontroso "puoi tenerci i bambini?" Chiede Tom "mh mh, solo fateci rivestire" sorride imbarazzato. Andiamo a fare l'intervista, e una ragazza dai capelli rossi mi porta in un camerino "ciao, sono Camila, e il mio compiti è quello di truccarti e farti bella, ok?" Mi dice con enfasi "va bene Camila, io sono Diana" "oh lo so, la Signora Holland". Mi trucca leggermente sotto mia richiesta, mette fondotinta, correttore, eye-liner, e un ombretto chiaro. "Allora, questo è il tuo vestito" mi fa vedere una camicetta poco scollata grigia di seta, e una gonna dello stesso colore a tubino "ma è bellissimo" "vero? Tom è venuto da me e mi ha esplicitamente detto che il tuo vestito non doveva essere troppo scollato perché-" "lo odio" finisco la frase al posto suo "giusto, ora ti lascio sola così puoi metterti il vestito" "ok, a dopo" "a dopo" esce dal camerino e io indosso il bellissimo e elegante vestito. Mi fanno i boccoli, dopo di che esco dal camerino e da vanti a me trovo Tom parlare con qualcuno con un caffè in mano "sei bellissima" sussurra "undici anni che ci conosciamo e tu ancora ti sbalordisci quando mi vedi?" Chiedo mettendo le mie braccia attorno al suo collo "non ci farò mai l'abitudine" ride "La signora e il signor Holland?" Ci chiama un signore "qui" alza la mano Tom "bene, potete sedervi lì che iniziano" "oh Gesù" sussurro nervosa stringendo la mano di Tom "tranquilla, puoi anche non rispondere ad alcune domande se non vuoi, stringimi due volte la mano se hai bisogno di aiuto" "va bene" lo bacio, ci sediamo da vanti alle telecamera "3..2..vai!" L'intervistatrice inizia a parlare "salve a tutti io sono Alice Quents, e oggi sono qui con due persone molto speciali, il famoso attore Tom Holland e sua moglie Diana Holland" ci inquadrano "come state?" "Bene, grazie" risponde Tom "allora, come vi siete conosciuti?" "È una storia molto divertente" rido "racconti tu?" Mi chiede Tom "certo, in pratico io ero al parco con mio nipote, quando però lo sento urlare e lo vedo correre verso di me, così lo prendo in braccio e iniziai a dirmi «aiutami Zia aiutami» vedo più arrivare un cane verso di noi,quel cane era Tessa" "il tuo cane?" Indica Tom, Alice e Lui annuisce "così arriva Tom che si scusa, poi la storia si è prolungata quando casualmente viene nel bar dove lavoro" "casualmente o.." "no no, casualmente per davvero" "insomma era destino ride lei "Diana da dove vieni?" "Sono italiana, vengo da Napoli" "a te piace Napoli Tom?" Chiede a lui "certo che si, insomma a chi non piace Napoli? Ci sono andato un paio di volte con lei ed è stato fantastico, e tutte queste volte parlava Napoletano e io annuivo e sorridevo come per dire: «ma di che sta dicendo questa?» infatti ho molti ricordi divertenti" "tipo?" Sorride Alice lui ride ricordando una situazione "allora dovete sapere che Diana è molto cazzuta, non si fa problemi a litigare con qualcuno, così un giorno un signore ci urta la macchina e lei scende.." continua a ridere contagiando me e Alice "o mio Dio" sussurra "scende dalla macchina e io la seguo, la volevo fermare ma si mette da va ti questo signore e gli urla di tutto in Napoletano" "che gli avevi detto?" Chiede Alice a me "si possono dire le parolacce qui?" Chiedo "no" "allora non posso dirlo" faccio ridere sia Alice che Tom "Mi incuriosisce una cosa però, tu hai un nipote Diana vero?" Annuisco "che ora è anche nipote di Tom" "è come se però fosse sempre stato anche mio nipote" "ok, quindi voi crescete Stefania che sarebbe vostra figlia, e vostro nipote" "esatto, ma per noi Leo è un figlio, lo abbiamo cresciuto insieme, ha imparato una lingua nuova con Tom, ci chiama mamma e papà" alzo le spalle "che cosa dolce, e vostra figlia? Che mi dite di lei?" "Lei ha nove mesi adesso" sorrido ripensando al bellissimo faccino della mia bambina "ti va di raccontarmi del tuo parto?" "Anche questa è una storia divertentissima" ride Tom "dai racconta tu" sorrido a lui "bhe, stavamo noi due con la mia famiglia e stavamo parlando appunto del futuro parto di Diana e avevo iniziato a simulare le sue urla e dicevo cose tipo: «è tutta colpa tua! Tom! Dov'è Tom?!» inizia a urlare mentre io morivo dalle risate "quando però Diana veramente inizia a urlare, e inizialmente pensavo che stesse scherzando, finchè non vedo acqua per terra e realizzo che gli si sono rotte le acque" anche l'intervistatrice ormai stava ridendo con le lacrime agli occhi "è stato molto divertente" annuisco io "a chi assomiglia di più tra i due?" "Questa cosa sicura la vuole raccontare lui" lo guardo e lui annuisce ridendo "è una mia copia ma..ha gli occhi di Diana, infatti quando è nata speravo fosse maschio solo per chiamarlo Harry" "come Harry Potter?" "Si" ride "ringraziando il signore è femmina". L'intervista va alla grande, ci volle un po' ma alla fine mi sono sentita a mio agio, abbiamo riso molto e le domande non erano così imbarazzanti come mi aspettavo. Finito di fare l'intervista torniamo in albergo, e troviamo la porta sella camera di Harry aperta, infatti lui era appoggiato ad essa e salutava la ragazza che se ne stava andando "guarda chi è ancora viva" ride Harry "zitto, mi fa ancora male la testa" "hai bevuto molto ragazza" "decisamente, mi hai raccontanti tutta la storia della tua vita" sorride la ragazza "e non mi hai fermato?!" Esclamo guardando Harry "eccome se ci ha provato, ora però devo andare, ciao" "ciao" si baciano un ultima volta e se ne va "mamma!" Corre verso di me Leo dalla camera di Harry "ciao tesoro!" Esclamano prendendolo in braccio "dov'è Stefania?" Chiedo ad Harry "qui" la prende in braccio dal seggiolone "vuoi venire da papà? Si lo vuoi" fa la solita vocina Tom, "noi ci riposiamo, te che fai?" "Vado a dormire, di nuovo" ride Harry "a dopo allora" "a dopo" andiamo in camera nostra e mi tolgo il vestito, mi strucco e mi metto una maglia di Tom. Mi butto sul letto matrimoniale dove c'erano tutti e tre "sono tanto stanca" sbadiglio "dovresti dormire allora" mi bacia la fronte "e dovrebbe farlo anche lei" fa il solletico a Stefania "ha pianto tutta la notte" "ero ubriaca fradicia non sentivo nulla" rido "allora notte" sussurra lui "notte" sentiamo Stefania mugolare qualcosa "p-p" "o mio dio Diana!" Mi scuote "penso stia per parlare!" Mi siedo sul letto come Tom "avanti tesoro puoi farcela, io chi sono?" "Pa- papà.." riesce a dire "si! Sii!" Tom mi prende in braccio e mi bacia mentre io ridevo "sii!" Continua a urlare mentre abbraccia Stefania.

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