Capitolo 15

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Apro gli occhi e nella stanza non c'è nessuno, mi volto verso la parte del letto di Tom, e sopra c'era un biglietto
Io e i bambini siamo andati sul set, tu vieni con calma, a dopo. Ti amo
Mi strofino la faccia prima di alzarmi dal letto. Dalla valigia prendo un semplice vestito nero.
Prendo un caffè da Starbarks. E mentre bevo il mio caffè chiamo Marcus. "Hey bella!" Urla "ciao riccio" "che ore sono lì?" Chiede lui "le nove, da te dovrebbero essere le due?" "Giusto! Che fai?" "Vado sul set di nwh, Tom mi aspetta lì con i bambini, tu?" "Io sto andando a fare lezione alle bambine". Parliamo tutto il tempo finché le bambine a chi doveva fare lezione arrivano e mi attacca. Mi rendo conto che il set è troppo lontano e mi fanno male i piedi così chiamo un taxi. E che fatica per chiamarlo!. "Salve, può portarmi-" mi fermo quando alzo lo sguardo e noto che alla guida c'è l'ultima persona al mondo che io avessi voluto vedere "ciao" sventola la mano con un sorriso malizioso, cerco di uscire dalla macchina ma lui mette le chiusure, batto le mani al finestrino cercando di sfondarlo "ferma!" Fa un salto e si mette dietro, mi stende sul sedile e si mette a cavalcioni su di me "mhh" passa le labbra sul mio collo mentre singhiozzavo "non preoccuparti" ferma la mia mano tremante "non ti farò del male...non ora".

"È possibile che Diana ancora non sia venuta?" Mi guardo intorno con Stefania in braccio "magari dorme ancora" alza le spalle Sam "no, alle nove si sveglia" "dipende da cosa avete fatto la sera prima" do un pugno sulla spalla a Harry "sto incominciando a preoccuparmi" mi mordo le unghie "arriverà" "io la chiamo" prendo il mio telefono e la chiamo "pronto?" Mi risponde una voce maschile "chi parla?" "Oh, il maritino" ride la voce "chi sei?" "Ma come? Non ricordi? Mi hai preso a pugni...mi hai fatto arrestare..." "Nicola..." sussurro con voce flebile, i miei fratelli si voltano verso di me preoccupati "esatto" "dov'è Diana?" Chiedo allarmato "proprio qui...avanti parla" non sento nulla dall'altra parte del telefono "parla!" Sento le urla di Diana, erano strazianti "siamo sulla tredicesima!" La sento urlare "lasciala!" Le urla finiscono "cosa vuoi da lei?" "Deve pagarla per avermi fatto andare in carcere" "non è stata lei, non stato io, lascia lei è prendi me" "non è così semplice, la porterò in un posto dove non potrai sentire le sue urla non preoccuparti" "no aspetta-" attacca, "Nicola ha preso Diana" chiudo gli occhi facendo scendere una lacrima "come?!" Esclama Harry "sono sulla tredicesima, andiamo" mi abbasso all'altezza di Leo e lo prendo in braccio, mia vicino a Zendaya "hey Tom-" "puoi tenere i bambini è urgente" glieli do "aspetta e cosa dovrei-" "vi amo" do a entrambi un bacio sulla fronte, corro via ignorando le urla di Zendaya.
Scaliamo in macchina e corriamo sulla tredicesima, mi guardo bene intorno, guardo tutte le macchine, quando affianco a me noto una macchina rossa che andava a tutta velocità, dentro c'era Diana che batteva i pugni su di essa "è lei!" Esclamo, i miei fratelli fanno una foto alla targa mentre io cerco di inseguirli, li perdo di vista e si mischiano in mezzo alle persone "chiamate la polizia" finalmente li ritrovo ma sono troppo lontani.

Siamo in un grande edificio, isolato, lui mi sbatte per terra e chiude la portiera "la smetti di piangere?! Sei fastidiosa!" Mi prende per i capelli e andiamo dentro l'edificio, attorno a noi c'erano mobili ricoperti da teli impolverati, mi sdraia per terra incollando i musi polsi al pavimento impolverato, mi mette di nuovo su di me chinandosi sul mio seno "sai...quando ero in carcere...il mio pensiero eri tu" trova la zip del vestito abbassandola "non hai idea...di quando avevo voglia, di te" mi sfila in vestito e iniziai a si guizzare più forte "immaginavo il sapore della tua pelle" mi bacia appena sotto al seno "al tuo profumo..." mi slaccia il reggiseno "ti prego...io non ho fatto nulla" "sta zitta"
*se non volete leggere saltate fino al prossimo annuncio*
Mi bacia il seno mordendomi i capezzoli, si slaccia in pantaloni e toglie la maglia fino a rimanere in boxer, continuavo a singhiozzare rumorosamente, scende baciandomi lo stivavo e la pancia arrivando alla mia parte intima, mi apre le gambe e io urlo il più forte possibile, lui mi prende il collo non facendomi respirare "sta zitta, sta vola non c'è nessuno che ti venga a salvare, è inutile che urli...sai che c'è? Posso trovarmi una migliore, magari ubriaca" mi dà un pugno sul naso, rompendomelo, me ne da un un altro che prende in pieno l'occhio destro, me ne da un altro invece che prende lo zigomo sinistro, strizzo gli occhi
*finito*
"lasciala!" Sento la voce di Tom, infatti apro gli occhi e lo ritrovo sopra Nicola a dargli un pugno dopo l'altro, arrivano Harry e Sam che coprono il mio corpo nudo con una coperta molto calda, sento le sirene e la polizia arrivare, e cercano di separare Tom da Nicola "Tom!" Lo chiama Harry, si volta verso di lui, e mi vede tremante tra le sue braccia con solo la coperta addosso, si pulisce un pò di sangue sulla bocca e corre da me, mi prende in braccio riscaldandomi tra le sue braccia "è tutto ok amore, è finita, è tutto finito davvero ora" arrivano i medici che controllano le mie ferite "signora..ci sente?" Tutto girava, le voci erano ovattate, "signora, riesce a sentirci?" "Non vi vedo.." sussurro "sta per svenire" "amore..." qualcuno mi prende il viso tra le mani e battendo gli occhi riesco a riacquisire la vista "hey.." prendo la sua mano sulla mia guancia "i bambini?" Sussurro con voce flebile "stanno bene, tu?" "Non lo so...sai Tom...forse sto per raggiungere la mia famiglia" tossisco varie volte "no...no amore non lo farai" sento la sua voce spezzata "hai solo...qualche graffio, è tutto ok" "ti amo..." sussurro.

"Dove sono?" Mi guardo intorno "Diana.." mi giro e vedo la mia famiglia, Stefania, mamma e papà "siete voi?" Mi avvicino a loro "siamo noi tesoro" ci sediamo un un telo e solo ora notò che siamo sulla spiaggia di Gaeta, in Lazio, "sai tesoro, ti abbiamo osservata da qui su, e siamo molto fieri di te" mette la sua mano sulla mia spalla mio padre "esatto" esclama Stefania buttandosi stelle mie gambe e mettendo le mie braccio attorno al suo collo "sono felice che tu abbia chiamato tua figlia come me, e che ti stia prendendo cura di Leo, grazie" "scusate ma io non capisco cosa sta succedendo" le lacrime iniziano a cadere velocemente "non sono...morta, vero?" "No..non preoccuparti" mi fa un sorriso rassicurante mamma,"ti ricordi qui?" Si guarda intorno "venivamo tutte le estati" "ricordo quando io e Stefania ci buttavamo dalle-" "spalle di papà" diciamo in coro io e lei "salivamo imporsi sulle tue spalle, e ci buttavamo a mare" rido asciugandomi le lacrime "per questo avevo sempre mal di schiena" prende me e Stefania e ci
Butta sulle sue gambe mentre noi ridevamo, anche la mamma ci abbraccia, "posso chiedervi una cosa?" Chiedo mentre metto la testa sulla spalla di Stefania "mh mh" annuisce lei "che ne pensate di Tom?" "Penso sia il padre perfetto per Leo e Stefania" mi sorride papà "io penso che ti proteggerà fino alla fine" mi accarezza i capelli mamma "e tu?" Chiedo a Stefania che era rimasta in silenzio "penso che ti ha salvato la vita...molte volte" mi abbraccia. Passiamo tutto il pomeriggio a parlare di me e della famiglia che mi sono fatta. "Diana...ti stai risvegliando" si asciuga le lacrime mamma, "no..non voglio, non voglio andarmene, non voglio stare senza di voi di nuovo" "tesoro" mi prende il viso tra le mani Stefania "i bambini hanno bisogno di entrambi i genitori" "anche io..." singhiozzo "sei crescita con entrambi i genitori, è andata male dopo...ma ora i tuoi figli hanno bisogno di te, e Tom ha bisogno di una moglie" alla abbraccio stringendola forte a me, e all'abbraccio si uniscono anche mamma e papà "ti amiamo tanto..e siamo fieri di te" incomincia piangere anche papà "anche io vi amo".

"Si sta svegliando" apro gli occhi e da vanti a me c'è Tom "hey.." sussurra con le lacrime agli occhi, alzo lo sguardo al cielo "grazie.." sussurro prima di abbracciare Tom e stringerlo forte a me.

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