Capitolo quattordici

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Il tempo insieme a Tae, quella settimana che era rimasta, era bruciata via.
Tutto bruciava; mi sembrò che le ore non avessero misure, le ore sembravano minuti ed essi mi parevano secondi.
Il tempo non si poteva contare, non potevo contarlo senza di lui, tutto era fermo.
Passavo le mie giornata a pensare, pensieri su pensieri, caddi in un loop di paranoie assurdo: osservavo la riva del mare sporca di alghe o da qualche gruppo di schiuma che proveniva dalle onde.
Avanti e indietro, e così che mi sentivo.
Il mio corpo andava avanti e la mia mente rimaneva li, bloccata.
Mi dimenticai di capire cosa mi circondasse, preferivo osservare in silenzio, accennavo qualche parola ogni tanto a chi me la rivolgesse: qualcuno trovò ridicola la mia reazione ma io ero fedele alle mie emozioni, alle mie sensazioni, gli davo ascolto. Gli altri non mi capivano: l'unico a riuscirci era Tae. Rimaneva li con me a osservare il tempo che ci passava davanti a comprendere, perché nessuno dei due aveva capito le cose come stessero andando, fino a quando non ci siamo soffermati e guardale, a ispezionarle per bene.
Ero in preda altalenanti malinconie, sempre di corsa ma fermo, a esorcizzare il tempo, non volevo fermarmi mai, non volevo pensarci neanche a un solo momento, a quel momento che sarebbe arrivato, dovevo salutarlo. E non avrei mai utilizzato la parola "addio" no, perché io non riuscirò mai a dirglielo. Sarò davvero pronto a lasciarlo andare? Ad attenderlo in un lasso di tempo impreciso, confuso.
Chissà quanti altri giorni passeranno prima di rivederlo.

Un giorno mi trovò steso sulla sabbia, proprio come le prime volte, come quando passavamo le serate in riva a mare,Io e lui.
Mentre i miei occhi erano persi fra le nuvole di una giornata uggiosa, Tae si sedette affianco a me, l'indomani sarei dovuto partire, nella sua carezza sentì una forza di coraggio e pensai a quando ero stato egoista, pensavo solo al mio dolore; dall'altra parte c'era il mio ragazzo che altrettanto soffriva, mi disse che sarebbe partito il giorno dopo il mio, che non avrebbe avuto senso rimanere lì, senza di me. Aggiunse anche una frase che si palesò come un ancora per tutto il tempo che saremo stati distanti:" Jungkookie, l'amore ha bisogno di tempo. Solo il tempo potrà aprire il nostro amore."  Li in quel momento non lo compresi, solo in seguito, con una certa maturità acquista lo avrei capito. Tae era più grande di me, mi avevo insegnato un sacco di cose tra cui la più importante, amare.
Per tutto il tempo che aspettavamo, i suoi occhi erano diventati un riparo, nessuno dei due poteva prevedere l'impossibile eppure i nostri occhi erano rimasti intenti a guardarsi come il primo giorno.

L'ultima notte insieme la passammo nella mia stanza, e tutto mi sembrò per un attimo essere tornato al suo posto: lui che saliva di nascosto togliendosi le scarpe per non farsi sentire nel cuore della notte ed io che lo aspettavo impaziente.
Eravamo stretti su quel letto, ed io cercai di farmi più piccolo possibile.
Mi strinsi tra le sue braccia quando entrò dentro di me. Il sesso con lui era qualcosa di eccezionale, nessuno lo avrebbe superato proprio perché forse, non era sesso fra di noi, ma amore.
Le sue dita mi accarezzavano la pelle nuda, il palmo della mano faceva su e giù su i miei fianchi, sul mio ventre, mentre la sua voce calda mi sussurrava all'orecchio che niente e nessuno avrebbe permesso di separarci, che non avrebbe mai dimenticato me, ne tanto meno il mio odore:" il tuo profumo è una calamita per il mio corpo".
Per la millesima volta quelle lenzuola erano impregnate del nostro sudore, dell nostra voglia di amarsi, viverci.
Avrei voluto rispondergli che per me era lo stesso, che un giorno ci saremo riuniti, ma le lacrime mi impedirono di parlare. Non volevo scoppiare l'ennesimo pianto, sapevo già che l'indomani non sarei riuscito a trattenermi.
L'alba del giorno arrivò, in segno che sarei dovuto partire. Tae uscì di nascosto dalla mia camera alle prime luci fredde del mattino, per l'ultima volta.

The Novecento Hotel| TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora