Il Diavolo & La Sua Ninfa

Cap 1

30 anni prima

Esattamente 30 anni fa, due ragazzi di quindici anni, uno Italiano e l'altro Albanese, stavano scappando in quel momento dall'orfanotrofio di Roma.

Due ragazzi che esattamente 30 anni prima, avrebbero dato il via a una dinastia di potere, che sarebbe stato tramandato di generazioni in generazioni.

Loro non avevano mai avuto niente dalla vita, erano stati entrambi abbondati da due madri che erano state messe incinte e non avendo voluto abortire, avevano tenuto entrambi i bambini, che poi una volta che sarebbero venuti al mondo, sarebbero stati mandati in orfanotrofio.

Non erano mai stati scelti, mai stati adottati, erano sempre quelli scartati, che nessuno voleva, perché entrambi irrequieti.

E nessuno voleva un bambino che non si comportava in modo corretto, no la sfida sarebbe stata troppo ardua.

I due ragazzi erano cresciuti insieme come due fratelli di sangue che si difendevano l'un l'altro dai bulli dell'orfanotrofio, con la promessa che appena avrebbero potuto sarebbero risorti come delle fenici, scappando da quel luogo che tanto odiavano e si sarebbero presi il mondo.

Beh non proprio il mondo, ma avere in mano L'Italia e L' Albania sotto il proprio dominio direi che un piccolo passo per espandere un grande potere.

Due Boss che uniti come fratelli, avrebbero passo dopo passo accresciuto il loro potere, riguadagnandosi tutto ciò che nella loro vita era stato loro preclusa.

Ma qui non parliamo della loro storia, ma ben si, come è nato tutto questo, e dove si trovano ora i loro figli, grazie a l'enorme sacrificio che hanno compiuto molti anni prima.

Anno dopo anno, dal giorno stesso che scapparono dall'orfanotrofio del terrore.

Durazzo, Albania.

-Anton, a che punto siamo con il carico di droga da mandare in America?-

-Manca poco fratello, i ragazzi sono quasi pronti per mandare il carico al Boss locale.-

-Bene, ci frutterà un sacco di soldi.

La nostra droga è la migliore in circolazione, faremo soldi ha palate.-

-Ne avevi dubbi Carmine?-

-Io? Nessuno, non vedo l ora di andare al locale e farmi una sana scopata, ho bisogno di rilassarmi, vieni?-

-Passo Ca, finalmente ho trovato il mio gioiello raro e non me lo farò di certo scappare, per una scopata con un insulsa puttana, che anni a dietro me ne sono servito.

E poi devo dirti una cosa.-

Carmine sorrise a tali parole, condivideva appieno il pensiero di suo fratello.

Quando trovi il tuo angelo è bene tenerselo stretto, perché l'amore in un mondo pieno di oscurità e sangue, da un senso di purezza, nella tua vita piena di enormi atrocità.

Facendoti sentire letteralmente vivo.

Fare una scopata dopo una giornata di "lavoro" era rilassante in quel momento, ma comunque rimaneva un momento fugace.

Ma quando lo facevi con la propria donna, beh quella era tutt'altra storia.

Lui ancora non aveva trovato la donna che gli faceva battere il cuore, ma sperava che sarebbe successo il più presto possibile anche a lui.

-Che succede?-

Chiese accostandosi ad Anton, mentre lanciava un' occhiata verso i suoi ragazzi, che stavano sistemando il nuovo carico delle armi appena arrivate dalla Turchia, nel capanno.

-Adele è incinta.-

Disse, tutto orgoglioso di se stesso, mentre un largo sorriso gli illuminava il volto austero.

-Cazzo fratello, auguroni!-

Disse dandogli una pacca sulla spalla, sorridendogli con vero entusiasmo.

-Dovremmo festeggiare. Quando hai intenzione di sposare quella splendida colomba bianca?-

-Entro fine mese, voglio che si trasferisca immediatamente al nostro casale.-

-Ben fatto ragazzo!-

Si sorrisero, dandosi un forte abbraccio fraterno, quell'evento andava festeggiato, il primo erede del loro potere che avevano sudato e conquistato in quei cinque anni, aveva appena dato inizio alla loro dinastia.

Continua