Avviso:
La storia è puramente inventata, ogni scena, descrizione, non è preso da nessun fatto reale.
Attenzione la storia, contiene scene esplicite di sesso e parole volgari.
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Adrian
In pochi minuti ero già arrivato a casa, grazie alla velocità della mia auto, parcheggiando nel garage sotterraneo della villa, scesi dalla mia macchina, dopo aver spento il motore, avviandomi verso l'ascensore che mi avrebbe condotto direttamente al mio piano, dove si trovava la nostra ala privata.
Spostai lo sguardo verso l'orologio sulla pulsantiera dell'ascensore, notando che erano scattate appena le quattro di notte, immaginando quella deliziosa donna, sommersa nel mondo dei sogni, che presto sarebbe stata destata dal mostro che l'avrebbe svegliata in un modo assai piacevole.
"-Il Diavolo sapeva come destare la propria donna dal suo mondo fatto di bellissimi sogni.-"
Ghignai maliziosamente a tale pensiero, mentre l'ascensore prese a salire, dopo aver premuto per il mio piano, pronto come un predatore a scattare sulla sua deliziosa e innocente preda.
Dio, il desiderio per quell'incredibile donna, mi incendiava la mia anima oscura.
Sentii il famoso tin dell'ascensore che pronunciava l'apertura delle porte e uscii.
Mi diressi con passo sicuro verso la mia camera da letto, dove un ignara e bellissima ninfa stava dormendo sogni tranquilli che presto sarebbero stati disturbati da un diavolo seduttore.
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Entrai dentro la camera sommersa da un luce soffusa che proveniva dal mio comodino e dalla vetrata che dava su un cielo pieno di stelle.
Spostai lo sguardo verso il letto, trovando la mia bellissima donna, addormentata sopra le lenzuola di seta blu avvolta con un solo un asciugamano addosso, mentre una lieve brezza notturna entrava da una finestra leggermente aperta.
Era una visione, sembrava una Dea della seduzione, pronta a essere presa da un fottuto Dio della guerra.
Ho si quello mi rispecchiava molto.
Era stesa a pancia in giù, mentre stringeva il mio cuscino, mentre l'asciugamano gli era risalito sotto a quel sederino sodo e sexy, dandomi una completa vista, di quella sensuale visione.
