Cap 22

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Adrian

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Adrian

Stavo uscendo in quel momento dall'ascensore facendo un cenno di saluto con la testa a mio fratello, mentre le porte dell'ascensore si richiudevano conducendolo al suo piano.

Arrivai di fronte alla porta della mia camera da letto, sentendo dei leggeri movimenti li dentro.

Abbassai lo sguardo verso il mio orologio sul polso e vidi che erano scattate appena l'una di notte.

Che ci faceva ancora sveglia a quest'ora?

"-No che mi dispiacesse, anzi mi ha risparmiato di svegliarla a modo mio.-"

Ghignai maliziosamente al mio stesso pensiero, mentre aprivo la porta della camera, trovandola sommersa nelle luci bianche dei faretti che ricoprivano la soffitta.

Spostai lo sguardo nella camera, trovandola intenta a mangiarsi un pacco enorme di patatine seduta di fronte alla vetrata che dava sul panorama circostante intorno alla nostra villa.

Dio se era bella, con quelle curve morbide, e illuminata dalla luce della stanza, era un qualcosa d'incredibile hai miei occhi.

Richiusi la porta alle mie spalle, vedendola voltarsi verso di me, cogliendomi con un enorme sorriso dolce.

-Ciao amore mio.-

Mi avvicinai verso la cabina armadio sfilandomi il capotto e la pistola –Che ci fai ancora sveglia mia piccola ninfa?-

Dissi, uscendo da lì mentre mi avvicinavo al comodino al lato del mio letto, depositando il cellulare e portafoglio, dirigendomi subito dopo con passo sicuro verso quella deliziosa e incantevole donna, che continuava a mangiare tutta soddisfatta quelle schifezze.

Trattenni un sorriso divertito, mentre il mio sguardo non abbandonava un solo attimo, la sua sensuale figura, seduta sul divanetto di fronte alla vetrata.

-Non avevo sonno e poi avevo fame.-

-Ovviamente, bambolina.-

Dissi, arrivando di fronte a lei, posando entrambe le braccia hai lati del suo corpo, su i braccioli del divanetto, avvicinando il mio viso al suo.

Vidi il suo viso tingersi deliziosamente di rosso, facendomi sorridere maliziosamente.

Amavo l'effetto che avevo su di lei, mi faceva sentire fottutamente bene e potente.

Arrivai a una spanna dal suo adorabile viso, sfiorando le sue deliziose labbra con le mie, per poi catturarle quelle dolci labbra leggermente salate dalle sue amate patatine notturne.

-Mm..-

Mi staccai da lei, tirandomi su, mentre il desiderio stava iniziando a divampare per tutto il mio essere, con la voglia di far mia la mia donna.

-Che ne dici bambina, di posare quel pacco maxi e di venire a fare una doccia rilassante con me?-

Sussurrai con voce suadente, mentre le sfilavo il pacco di mano, allungando l'altra mano verso la sua, intimando di afferrarla per tirarla su.

Il Diavolo & La Sua NinfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora