Cap 28

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Adrian

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Adrian

Era notte inoltrata quando feci rientro alla villa insieme a mio fratello.

Pronti per la resa dei conti, che sarebbe arrivata domani stesso.

Avevo chiamato Albert Rama, per invitarlo domani mattina verso mezzogiorno alla villa, che avevo un affare da proporgli se gli andava e lui aveva abboccato.

Ero tutto un fremito, non vedevo l ora di mettere le mie mani su di lui e su quel figlio bastardo per eliminarli una volta e per tutte dalla faccia della terra.

Uscii dall'ascensore con i pensieri a mille, mentre salutavo mio fratello, dirigendomi verso la porta della camera da letto, aprendola silenziosamente, trovandola immersa in una luce soffusa che partiva dal mio comodino, trovando la figura sinuosa nella mia bellissima donna, immersa completamente sotto le coperte calde, e il camino scoppiettante che riscaldava la camera.

Uscii dall'ascensore con i pensieri a mille, mentre salutavo mio fratello, dirigendomi verso la porta della camera da letto, aprendola silenziosamente, trovandola immersa in una luce soffusa che partiva dal mio comodino, trovando la figura sinuosa...

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Richiusi la porta alle mie spalle, mentre mi avvicinavo verso la cabina armadio, posando la pistola, per poi avvicinarmi al comodino, posando telefono e portafoglio, dirigendomi con passo silenzioso verso il bagno per una doccia veloce

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Richiusi la porta alle mie spalle, mentre mi avvicinavo verso la cabina armadio, posando la pistola, per poi avvicinarmi al comodino, posando telefono e portafoglio, dirigendomi con passo silenzioso verso il bagno per una doccia veloce.

Pochi minuti dopo ero in camera completamente nudo e desideroso di far mia quella incantevole donna, che animava e illuminava la mia anima oscura.

Mi avvicinai al letto con passo da predatore, salendoci silenziosamente, mentre le spostavo le coperte calde da sopra il suo corpo, trovandola con indosso una delle mie maglie, facendomi sorridere di cuore.

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